NEOSINDACO DI NEW YORK GIÀ NELL’OCCHIO DEL CICLONE
Accusato di nepotismo per aver affidato incarichi di spicco al fratello e al migliore amico

Ricopre la carica di sindaco di New York da appena 10 giorni, ma già diverse ombre si stanno levando sul suo operato. Parliamo di Eric Adams, figura che, inizialmente molto amata dall’opinione pubblica, è oggi al centro delle polemiche per la gestione delle nomine istituzionali, secondo molti trattate come “un affare di famiglia” dal politico di origini afroamericane. I fatti sembrano parlare chiaro: in pochi giorni Adams ha affidato le cariche di vice capo della polizia e vice sindaco di New York rispettivamente a suo fratello Bernard e al suo migliore amico, Philip Banks, un ex poliziotto coinvolto anni addietro in un caso di corruzione.
A far indignare ancor più è la cifra a dir poco stellare che spetterà al fratello “separato alla nascita”, come dichiarato dagli stessi in campagna elettorale: ben 242mila dollari annui. Lavorerà presso il Dipartimento di polizia di New York, affiancando quindi un’altra figura resa nota dalle cronache degli ultimi giorni, Keechant Sewell, prima commissaria donna nella storia della Grande Mela. I detrattori di Adams si aspettano - o quantomeno sperano - che la commissione etica della città possa far luce su questa controversa nomina, finora fatta passare in sordina, appurando che Bernard abbia i requisiti necessari per essere investito di tale incarico e che quindi non si tratti di puro favoritismo. D’altra parte, il neo sindaco si è mostrato molto tranquillo, quasi sprezzante dinanzi alle critiche di cui è stato bersaglio, come lui stesso ha ammesso durante una visita in un istituto scolastico del Bronx: “Quando un sindaco si mostra spavaldo, la città mostra spavalderia. La leadership dovrebbe sempre avere una buona dose di spavalderia. Questo è quello che è mancato a New York in questi anni”.
È anche vero che, se guardiamo al passato, vi sono almeno due precedenti: Michael Bloomberg, sindaco in carica dal 2002 al 2013, procurò un incarico presso le Nazioni Unite a sua sorella, mentre Bill De Blasio, predecessore di Adams che ha guidato New York dal 2014 al 2021, ha affidato un programma sulle malattie mentali alla moglie Chirlane, attivista di origini afroamericane. Tuttavia occorre specificare che entrambi i ruoli appena elencati non erano retribuiti, dettaglio di non poco conto in questo frangente.
La questione nomine, che in poche ore ha trovato larga diffusione dentro e fuori New York, ha subito fatto perdere consensi ad Adams, generando malcontento persino nel suo stesso partito. “I newyorchesi si aspettano che gli amministratori pubblici siano arruolati in base alle loro capacità e alla loro qualifica e non perché hanno relazioni di parentela o di amicizia col primo cittadino” hanno fatto presente alcuni rappresentanti di associazioni cittadine.
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