NOSTRA SIGNORA DI LOURDES

NOSTRA_SIGNORA_DI_LOURDE.jpg

La più conosciuta e la più riprodotta: Nostra Signora di Lourdes è una pietra miliare della spiritualità cristiana d’Occidente.

«Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa d’oro su ciascun piede»: queste le parole di Bernadette Soubirous, la giovane pastorella di Lourdes che vide - l’11 febbraio 1858 - colei che la Chiesa Cattolica riconoscerà essere la Vergine Maria.

cms_29343/FOTO_1.jpg

Nostra Signora di Lourdes - grotta di Massabielle

Bernadette Soubirous - la protagonista dell’evento - all’epoca ha quattordici anni ed è una ragazzina di origini modeste, con pochissima istruzione e dalla salute inferma. Quel giorno si reca alla grotta di Massabielle, sulla riva del fiume Gave, con le sue sorelle per raccogliere legna da ardere. Improvvisamente le appare una giovane donna, una Signora, come la chiama lei, più o meno della sua età e di una bellezza indicibile. Non sapendo che fare dinanzi a questa stupefacente visione, si inginocchia e inizia a recitare il Rosario. La Signora la guarda con amore e le sorride, dando ad intendere che gradisce questa preghiera. Terminata la recita del Rosario, l’apparizione si dilegua.

Pochi giorni dopo, esattamente il 14 febbraio, Bernadette sente l’impulso interiore di tornare alla grotta. Dopo aver recitato una decina di Rosari, la Signora le appare di nuovo e la giovane, su consiglio di familiari e amici informati dei fatti, le consigliano di gettarle addosso dell’acqua benedetta. L’apparizione sorride e scompare.

Quattro giorni dopo, il 18 febbraio, apparendo a Bernadette, la Signora le rivolge per la prima volta la parola, pronunciando la frase che rimarrà nella storia: «Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro.» E ancora: «Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?». Bernadette rimane estasiata dinanzi alla gentilezza di questa donna bellissima e misteriosa che le dà del “voi”.

Tuttavia iniziano i guai.

cms_29343/FOTO_2.jpg

Bernadette Soubirous

La voce delle apparizioni si sparge per il paese, e Bernadette si trova tra l’incudine e il martello: chi le crede, affermando che la bella Signora sia la Vergine Maria, chi pensa che sia una pazza, desiderosa di attirare su di sé gli sguardi della gente per guadagnarci qualcosa.

Il 19 febbraio, Bernadette si reca alla grotta con una candela benedetta e, il giorno seguente, la Signora le insegna una preghiera personale. A differenze delle altre volte, dopo la visione Bernadette mostra un volto serio e triste.

Il giorno della sesta apparizione, il 21 febbraio, un centinaio di persone segue la pastorella alla grotta per assistere all’incontro tra Bernadette e "Aquerò" (Quella là). Dopo l’apparizione, la ragazzina viene interrogata per la prima volta dal commissario di polizia Jacomet.

Due giorni dopo lo stuolo di curiosi sale a centocinquanta; Bernadette riceve dalla Signora un segreto che non rivelerà mai a nessuno.

Il 24 febbraio, dalle labbra dell’apparizione escono le seguenti parole: «Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Bacerete la terra in espiazione dei peccatori!»

Nel giro di un giorno i fedeli raddoppiano. Su richiesta della Signora, Bernadette scava nel terreno a mani nude. Queste le parole della ragazza: «Mi ha detto di andare a bere alla fonte (...) Trovai soltanto un po’ di acqua fangosa. Alla quarta prova potei bere. Lei mi ha fatto anche mangiare dell’erba che si trovava vicino alla sorgente. Quindi la visione scomparve. E poi me ne andai». A chi le dice che con questo comportamento viene presa per pazza, risponde: «È per i peccatori».

cms_29343/FOTO_3.jpg

Santuario di Nostra Signora di Lourdes

Il 27 febbraio assistono all’apparizione ottocento persone; Bernadette beve l’acqua della fonte e compie gesti di penitenza. Il giorno seguente, la giovane prega, bacia la terra e cammina in ginocchio in segno di penitenza davanti a più di mille persone. In seguito viene condotta dal giudice Ribes, che minaccia di chiuderla in prigione.

L’apparizione del 1° marzo 1858 è uno spartiacque: per la prima volta è presente un sacerdote. Nella notte avviene il primo presunto miracolo in favore di Catherine Latapie.

Il giorno dopo la Signora chiede a Bernadette di riferire queste parole: «Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella». La ragazza ne parla all’abbé Peyramale che, però, è più interessato a conoscere il nome della bella Signora che ad erigerle un santuario. Inoltre, pretende una prova: veder fiorire il roseto in pieno inverno.

La mattina del 3 marzo, Bernadette va come di consueto all’appuntamento ma la Signora non si presenta. Tremila persone assistono alla sua delusione. Dopo la scuola, però, sente l’impulso di tornare alla grotta: questa volta la Signora c’è e, su richiesta del parroco, le chiede il suo nome. La bella apparizione sorride senza rispondere. Questo atteggiamento fa andare in collera il parroco, che insiste: «Se la Signora desidera realmente una cappella, che dica il suo nome e che faccia fiorire il roseto della grotta».

Arriva, infine, l’ultimo giorno della quindicina, il 4 marzo 1858. C’è una grande attesa da parte di tutti, soprattutto dei devoti e dei curiosi. Sono ottomila le persone presenti a quella che tutti credono essere l’ultima apparizione. Tutti attendono un miracolo, ma non succede nulla: la visione nemmeno parla.

cms_29343/FOTO_4.jpg

L’Abbé Dominique Peyramale, parroco di Lourdes al tempo di Bernadette

Non sentendo l’impulso di farlo, Bernadette non si reca più alla grotta. Ma il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la solennità dell’Annunciazione a Maria, la Signora torna a farsi vedere dalla giovane pastorella rivelando, finalmente, il suo nome: «Que soy era Immaculada Councepciou» («Io sono l’Immacolata Concezione»).

Bernadette corre dal parroco ripetendo in continuazione nella sua testa queste parole a lei incomprensibili e, una volta riferite, anziché grida di gioia vede facce sgomente. Immacolata Concezione? Non ha senso! E poi, perché la Signora non ha parlato in francese? In effetti, l’apparizione ha pronunciato quelle parole in dialetto guascone, l’unica lingua che Bernadette comprende.

Va detto che appena quattro anni prima, papa Pio IX aveva promulgato il Dogma sull’Immacolata Concezione della Vergine Maria, cosa di cui Bernadette non aveva mai sentito parlare.

Altre due apparizioni ci separano dalla fine.

Il 7 aprile 1858, Bernadette ha tra le mani una candela accesa, la cui fiamma avvolge a lungo la sua mano senza bruciarla.

Il 16 luglio dello stesso anno, infine, ha luogo l’ultima apparizione.

A questo punto la Chiesa si “mette al lavoro” per determinare l’autenticità delle apparizioni e l’identità della Signora che dichiara essere l’Immacolata Concezione.

Lo schieramento è scontato: da una parte gli scettici, dall’altra chi, fin da subito, ha creduto all’autenticità di questi incontri.

La vita, le parole, i comportamenti di Bernadette sono passati al vaglio per anni, ma alla fine nessuno può negare la veridicità delle sue affermazioni. La sua semplicità e, diciamolo, la sua ignoranza, non danno appiglio a nessuna forma di truffa. Perché anche di questo è accusata.

E poi i miracoli, alcuni assolutamente inspiegabili da parte della Scienza, parlano chiaro.

cms_29343/FOTO_5.jpg

Il corpo incorrotto di Santa Bernadette Soubirous. Si trova nella cappella del vecchio convento S. Gildard a Nevers.

Finalmente, il 18 febbraio 1862 il vescovo di Torbes Bertrand-Sévère Laurence, firma la lettera pastorale nella quale dichiara: «Giudichiamo che Maria Immacolata, Madre di Dio, sia realmente apparsa a Bernadette Soubirous l’11 febbraio 1858 e nei giorni successivi (…) e che questa apparizione rivesta tutti i caratteri della verità e che i fedeli possano crederla certa.»

La Chiesa Cattolica pone, quindi, il suo sigillo definitivo sulla vicenda di Lourdes e della sua giovane protagonista.

Bernadette Soubirous lascia il corpo il 16 aprile 1879, all’età di 35 anni.
La memoria liturgica delle apparizioni di Lourdes cade l’11 febbraio di ogni anno, nella Giornata Mondiale del Malato.

Simona HeArt

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram