NO ALLA GUERRA
Papa Francesco chiude il “Bahrain forum for dialogue”

"Nel giardino dell’umanità, anziché curare l’insieme, si gioca con il fuoco, con missili e bombe, con armi che provocano pianto e morte, ricoprendo la casa comune di cenere e odio”.
La visita di Francesco in Bahrain non è certamente pura formalità. L’obiettivo del Santo Padre è quello di far dialogare tutti i leader mondiali; le sue parole irrompono come tuoni in un contesto di ipocrisia velata.
Bergoglio conclude il forum con tutti i leader allo Sakhir Royal Palace di Awali esaltando la potenza di Cristo sul male. Il vero scopo della sua visita in Bahrain, come si accennava poc’anzi, è proprio quello di stimolare il dialogo. Una pratica tanto antica, ma spesso dimenticata, specialmente nell’ambito del conflitto che vede contrapposte Russia e Ucraina. Gli interessi di pochi rischiano di compromettere la tranquillità dell’umanità intera. Anche su questo versante il Papa si esprime in modo netto: “Mentre la maggior parte della popolazione mondiale si trova unita dalle stesse difficoltà, afflitta da gravi crisi alimentari, ecologiche e pandemiche, nonché da un’ingiustizia planetaria sempre più scandalosa, pochi potenti si concentrano in una lotta risoluta per interessi di parte, riesumando linguaggi obsoleti, ridisegnando zone d’influenza e blocchi contrapposti”.
Le fratture ideologiche e morali sono troppe nel mondo, e per rimediare occorre far emergere la vera essenza del cristianesimo. L’indifferenza è il vero male di questo secolo, soprattutto dinanzi alle difficoltà dei nostri fratelli. Pertanto, in conclusione del forum, Francesco rivela senza filtri la cruda realtà che ci circonda: “Da una parte il mare calmo e dolce della convivenza comune, dall’altra quello amaro dell’indifferenza, funestato da scontri e agitato da venti di guerra, con le sue onde distruttrici sempre più tumultuose, che rischiano di travolgere tutti. E, purtroppo, Oriente e Occidente assomigliano sempre più a due mari contrapposti”.
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