NUOVA ESERCITAZIONE CINESE SU TAIWAN

Dei settantuno aerei da combattimento e delle sette navi utilizzate, ben quarantasette hanno varcato la linea di demarcazione dello Stretto

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Giunge la denuncia del Ministero della Difesa di Taipei: la Cina ha condotto un’imponente esercitazione attraversando la linea mediana dello Stretto di Taiwan con l’impiego di settantuno aerei da combattimento. Tale operazione, confermata da Pechino, sarebbe una risposta alle decisioni del Congresso degli Stati Uniti che, all’interno del National Defense Authorization Act con cui sono state finanziate spese militari per difesa e sicurezza nazionale, ha approvato anche diversi aiuti militari in favore di Taiwan. Il governo cinese è ancora fortemente irritato della scorsa visita di Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentati americana, nella provincia in questione. La tensione tra i due paesi continua quindi ad essere elevata.

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Come noto, la Repubblica Popolare Cinese desidera con forza la riunificazione dei suoi territori e non tollera il supporto, economico e militare, che gli Stati Uniti forniscono alla regione ribelle. “L’Esercito popolare di liberazione ha condotto esercitazioni congiunte interforze di preparazione al combattimento nello spazio marittimo e aereo intorno all’isola di Taiwan. Questa è una risposta ferma alla crescente collusione tra gli Stati Uniti e le autorità taiwanesi e alle loro provocazioni” ha commentato Shi Yi, portavoce dell’esercito di Pechino. Da parte cinese, invece, non sono state specificate le forze messe in campo né il luogo esatto delle manovre.

Dei settantuno aerei - prosegue nella denuncia il Ministero della Difesa taiwanese - ben quarantasette hanno addirittura superato la linea mediana dello Stretto, un confine sinora ufficiosamente rispettato dai due paesi. Tra questi aerei, secondo fonti di Taipei, ci sarebbero stati ben sei SU-30, tra i velivoli più tecnologicamente avanzati in possesso della Cina. Anche sette navi da guerra avrebbero accompagnato le manovre.

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L’ufficio della presidenza di Taiwan, intanto, ha annunciato una riunione per rafforzare la difesa nazionale; pare che stia per essere ufficializzata la volontà di aumentare il periodo di servizio di leva obbligatorio, portandolo a oltre i 4 mesi attuali. “Più preparativi facciamo, meno possibilità ci saranno di tentativi di aggressione. Più saremo uniti, più forte e sicura sarà Taiwan” ha commentato Tsai Ing-wen, presidente di Taiwan.

Taipei ha risposto, sia pur simbolicamente, alla “più grande incursione di aerei cinesi in un solo giorno” facendo alzare in volo alcuni velivoli.

Enrico Picciolo

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