Nel mondo oltre 19,6 milioni di casi.

In Italia i morti salgono a 35.205. Lopalco:"Buone probabilità di evitare seconda ondata"

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Sono 19.665.645 i casi di contagi da Coronavirus registrati globalmente. Questi i dati aggiornati dal sito del Coronavirus Resource Center della John Hopkins University, secondo cui i decessi attribuiti al Covid-19 nel mondo sono 727.353.

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Il totale dei contagiati sale così a 250.566. Sono i dati forniti dal ministero della Salute e consultabili sul sito della Protezione Civile. I morti salgono a 35.205. Sono invece 13.263 gli attualmente positivi nel Paese, con un incremento rispetto a ieri di 310 persone. 37.637 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: il totale da inizio emergenza sale così a 7.249.844. Il totale dei guariti sale a 202.098: da ieri sono 151 i pazienti dimessi e guariti.

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Quattro le regioni italiane dove nelle ultime 24 ore non si registrano nuovi casi: Calabria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Al primo posto la Lombardia invece, dove si registrano 71 casi, seguono l’Emilia Romagna, con 69 casi, la Toscana (61) e il Veneto (58).

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"Definire la contagiosità di una malattia infettiva non è cosa semplice. In effetti, tecnicamente, non esiste una singola misura che possa definire la contagiosità di una malattia infettiva. E quindi molto difficile affermare in un tweet se il Sars-Cov-2 è molto o poco contagioso. Cosa che, purtroppo, molti si azzardano a fare aggiungendo confusione a confusione". E’ la premessa di Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’università di Pisa, in un post su Facebook per fare chiarezza sul livello di contagiosità del nuovo coronavirus. "Se dovessi azzardarmi a dire la mia - è la conclusione - i valori molto alti di R registrati all’avvio delle ondate pandemiche di Covid-19 sono legati alla totale suscettibilità della popolazione (è un virus pandemico), alla durata prolungata dello stato di portatore (per giorni un soggetto infetto è contagioso, anche nella fase pre-sintomatica) e alla completa assenza di misure di protezione, più che alla elevata capacità di trasmissione per singolo contatto. Se fosse così abbiamo buone probabilità di evitare una seconda ondata. Sempre a patto che la trasmissione venga contenuta con misure di prevenzione".

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