Nel mondo oltre 25 milioni di contagi e 846.395 coloro che hanno perso la vita .
In Italia i decessi salgono a 35.477. Crisanti:"Governo mi ha chiesto piano tamponi"
Sono più di 25 milioni le persone che nel mondo hanno contratto il coronavirus. E’ quanto si legge nell’ultimo bilancio della Johns Hopkins University, che parla di 25.222.709 contagi. Sono invece 846.395 coloro che hanno perso la vita a causa di complicanze legate all’infezione. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito.
Lieve calo nell’incremento dei contagi da coronavirus. Un dato che va comunque rapportato a quello dei tamponi che, da inizio emergenza, sale a 8.591.341. I decessi salgono a 35.477, mentre non si registrano regioni a zero contagi. Crescono gli attuali positivi per un totale di 24.205. E’ quanto emerge dal report quotidiano del Ministero della Salute pubblicato sul sito della Protezione Civile.
Ci sonoulteriori persone in più in terapia intensiva, per un totale di 86. Sono 208.536 i dimessi/guariti totali; 1.251 i ricoverati e 22.868 le persone in isolamento domiciliare.
"Tutto è nato da un colloquio informale con il ministro D’Incà e il sottosegretario Sileri, che mi hanno chiesto cosa fare per affrontare la nuova ondata di contagi. Ho dato il mio contributo di idee e loro mi hanno sollecitato a mettere tutto nero su bianco. La base è passare dai 70/75mila tamponi al giorno in Italia, con punte sporadiche di 90mila, a 300mila. E’ indispensabile soprattutto in questa fase intermedia tra i casi legati ai rientri dalle vacanze e la vigilia della riapertura delle scuole. Dobbiamo prevenire, per limitare nuove chiusure e quarantene". Lo afferma, in un’intervista al ’Corriere del Veneto’, il professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia di Padova e ’papà’ della strategia ’tamponi a tutti’ spiegando di aver messo a punto un "Piano nazionale di sorveglianza" dell’infezione da coronavirus Covid-19, un progetto di tre pagine da quattro giorni al vaglio del ministero della Salute e del Comitato tecnico scientifico.
Quadruplicare i tamponi significa aprire nuovi laboratori. "E infatti il mio piano prevede di attivare venti nuovi laboratori in ogni regione, in grado di arrivare a processare 10mila tamponi al giorno e coordinati dal governo - osserva - Saranno supplementari alle Microbiologie già presenti e gestiti dalle Regioni (nel Veneto sono 14, ndr ), che non si vogliono esautorare ma aiutare. Parliamo di strutture fisse e mobili, cioè tir attrezzati per andare a fare i tamponi e ad analizzarli subito in aree remote o in difficoltà".
Perché ’organizzazione dei tamponi sia efficace "è necessario che la strategia e la sua applicazione siano adottate in maniera omogenea in tutta Italia. Adesso ogni Regione va per conto proprio, generando un caos figlio di decisioni anche sbagliate, che incidono sulla salute di tutti". Il piano, si sottolinea, prevede una spesa iniziale di 40 milioni di euro, più 1,5 milioni al giorno per la gestione.
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