Nel mondo sono 24.749.453 i casi da Coronavirus e 837.340 i decessi. Vaccino,Di Lorenzo:"Da settembre ogni momento è buono"
In Italia le vittime dall’inizio della crisi sono 35473. Covid, Ordine Medici: "Protezioni ancora centellinate, pronti a denunce"
Sono 24.749.453 i casi da Coronavirus registrati finora nel mondo. Tra questi, i morti legati al Covid-10 hanno raggiunto quota 837.340. È questo il quadro fornito dagli ultimi aggiornamenti della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti sono ancora il Paese più colpito, in cima con quasi 6 milioni di contagi e 181.775 decessi. Seguono il Brasile, con 3.804.803 casi e 119.504 morti, e l’India che conta 3.463.972 e 62.550 decessi. Anche il Messico ha un conteggio preoccupante di vittime: 63.146.
"Continuiamo a lavorare con cauto ottimismo. In attesa fiduciosa che, entro un tempo abbastanza contenuto, si possa registrare un risultato positivo" sul vaccino anti Covid-19 frutto di un’alleanza tra l’università britannica di Oxford, la divisione Advent dell’Irbm di Pomezia (Roma) e il colosso farmaceutico anglosvedese AstraZeneca. Lo spiega Piero Di Lorenzo, amministratore delegato e presidente Irbm, dopo che l’Unione europea ha firmato proprio con AstraZeneca il primo contratto per l’acquisto del futuro prodotto-scudo. "Come ha detto il presidente di AstraZeneca", gruppo che sarà il distributore del vaccino, che "sta coordinando la produzione a rischio e ha il polso globale della situazione - ricorda Di Lorenzo - dalla fine di settembre qualunque momento è buono" per centrare l’obiettivo.
"Per quanto ci riguarda - continua il presidente e Ad di Irbm - continuiamo a fare il nostro lavoro che è quello della messa a punto delle dosi sperimentali. Incrociamo le dita" e "allo stato - ribadisce - siamo con cauto ottimismo in fiduciosa attesa del risultato finale. Siamo alla fase finale della fase III", l’ultima dell’iter di sperimentazione clinica, ricorda Di Lorenzo. "Penso quindi che" in Ue "abbiano ritenuto che questo candidato vaccino sia abbastanza avanzato e che quindi fosse giusto farsi avanti per prenotare".
Nuovi contagi nell’emergenza di coronavirus nelle ultime ore. Il totale sale a 266.853 secondo i dati diffusi dal ministero della Salute. Rispetto a ieri le vittime dall’inizio della crisi sono 35473. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 79 (+5). I guariti segnalati nelle ultime 24 ore sono 1.322 e portano il numero complessivo a 208.224 Da ieri sono stati eseguiti 99.108 tamponi, il totale sale a 8.509.618 test.
Sulla fornitura dei dispositivi di protezione per i medici "ancora oggi emergono una disparità tra le regioni e una mentalità di centellinare sulla distribuzione dei materiali. Mi è stato raccontato di pacchi di guanti da 100 divisi e contati, uno ad uno, nella distribuzione a medici di famiglia, come se si temesse di eccedere. Sulla protezione, però, non si può scherzare. E noi vigileremo, pronti a denunciare alla magistratura di fronte a scarsità o mancanza di dispositivi. 176 medici morti sono un monito". A dirlo è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli Odontoiatri, Filippo Anelli.
La sicurezza, continua, "è un diritto. Non c’è amministratore che possa accampare qualsiasi tipo di scusa per giustificare una riduzione dei dispositivi. Questo paventa una lesione del diritto all’integrità psicofisica", aggiunge Anelli.
Già con l’apertura delle scuole, ricorda il presidente dei medici italiani, "il rischio è che il virus torni a circolare di più. L’attività di sorveglianza che i medici devono avere in questa fase diventa assolutamente decisiva. E quindi i medici vanno attrezzati perché siano messi in condizioni di lavorare bene, con obiettivo zero mortalità. Se non viene fatto, non ci resta che denunciare alla magistrature. Il diritto alla sicurezza è insopprimibile. I nostri morti gridano vendetta".
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.