OMS: EUROPA RISCHIA 2,2 MLN DI MORTI ENTRO MARZO

In Italia ulteriori 10.047 contagi e altri 83 morti - I dati dalle Regioni - Super green pass, regole non vaccinati e durata: oggi Cdm

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Covid, allarme Oms: Europa rischia 2,2 milioni di morti entro marzo

L’Europa, investita dalla quarta ondata covid, rischia 2,2 milioni di morti entro la primavera 2022. E’ l’allarme lanciato dall’Oms Europa. Il Vecchio Cintinente "rimane nella stretta morsa della pandemia di Covid-19". E le previsioni non fanno ben sperare. "Possiamo aspettarci che gli ospedali saranno sotto stress per i ricoveri in 25 Paesi e per le terapie intensive in 49 dei 53 paesi" della regione europea "tra oggi e il 1 marzo 2022". Non solo. "Si prevede che i decessi cumulativi segnalati raggiungeranno oltre 2,2 milioni entro la primavera del prossimo anno, sulla base delle tendenze attuali".

"La scorsa settimana, i decessi segnalati a causa di Covid-19 - elenca l’Oms Europa - sono aumentati a quasi 4.200 al giorno, raddoppiando dai 2.100 decessi al giorno alla fine di settembre. Nel frattempo, i decessi segnalati cumulativi per il virus hanno superato la soglia di 1,5 milioni per i 53 paesi di questa regione. Oggi, il COVID-19 è la prima causa di morte in Europa e in Asia centrale, come riportato dall’Institute for Health Metrics and Evaluation".

cms_23924/ursula_von_der_leyen.jpg"Molti Stati membri stanno affrontando una nuova ondata" di Covid-19, ma "siamo in una situazione migliore" rispetto all’anno scorso "grazie alla vaccinazione. I dati mostrano che la possibilità di ammalarsi gravemente, di finire in ospedale o di morire è molto più bassa" se si è pienamente vaccinati, sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Von der Leyen cita "Spagna e Portogallo" come esempi, perché nella Penisola Iberica è vaccinato "tra l’80 e il 90% della popolazione adulta" e, quindi, "il rischio di morte è fino a 40 volte minore rispetto ai Paesi" membri che hanno i tassi di vaccinazione "più bassi". Siamo di fronte, conclude, ad una "pandemia dei non vaccinati" e "la vaccinazione resta la priorità".

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cms_23924/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 10.047 contagi e altri 83 morti

Sono 10.047 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi martedì 23 novembre 2021, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 83 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 689.280 tamponi con un tasso di positività scende a 1,4% dal 2,4% di ieri.

In crescita il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva che sono 560, 11 in più da ieri, con 61 ingressi giornalieri, mentre sono 4.597 i ricoverati con sintomi, 252 in più da ieri. Nelle ultime 24 ore sono guarite 6.965 persone. In Italia al momento ci sono 154.510 positivi.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 23 Novembre 2021)

PIEMONTE - Sono 639 i nuovi contagi da coronavirus oggi 23 novembre 2021 in Piemonte, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 3 decessi. Nel dettaglio, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 639 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 310 dopo test antigenico), pari all’1,1% di 60.000 tamponi eseguiti, di cui 50.517 antigenici. Dei 639 nuovi casi gli asintomatici sono 365 (57,1%). I casi sono 324 di screening, 235 contatti di caso, 80 con indagine in corso. Il totale dei casi positivi diventa 398.173.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29 (-1 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 327 (-10 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 7583. I tamponi diagnostici finora processati sono 9.499755 (+60.000 rispetto a ieri), di cui 2.470794 risultati negativi. Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il totale resta quindi 11.870 deceduti risultati positivi al virus. I pazienti guariti diventano complessivamente 378.364.

LAZIO - "Oggi nel Lazio, su 17.087 tamponi molecolari e 31.544 tamponi antigenici per un totale di 48.631 tamponi, si registrano 1.456 nuovi casi positivi (+516)", ma "259 casi nella Asl roma 1 sono notifiche pregresse", senza le quali "i casi odierni sarebbero stati 1.197. Quattro i decessi (-11), 677 i ricoverati (+21), 84 le terapie intensive (stabili) e +765 i guariti. il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,9%. I casi a Roma città sono a quota 931". Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino quotidiano sull’andamento di Covid-19 in regione. "Oggi, su 4 decessi, 3 non erano vaccinati", evidenzia.

CALABRIA - Sono 163 i nuovi contagi registrati in Calabria oggi, 23 novembre, secondo il bollettino sull’emergenza Covid-19 diffuso dal dipartimento Tutela della salute della Regione. Effettuati 5.035 tamponi. Zero i morti per un totale di 1.483 decessi. Registrati anche +246 guariti, -83 attualmente positivi, -80 in isolamento, -3 ricoverati e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 12).

SARDEGNA - Sono 76 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Sardegna oggi, 23 novembre, secondo i dati del bollettino Covid della Regione. Registrati 4 morti: si tratta di tre donne di 82, 83 e 86 anni, residenti nella provincia di Sassari e di una quarta donna di 86 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna. I nuovi casi di positività sono stati individuati sulla base di 17.782 tamponi processati, tra molecolari e antigenici. Su questo dato, fa sapere la Regione, c’è stato un riallineamento. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 13 (1 in più rispetto a ieri), 48 invece in area medica. In isolamento domiciliare ci sono 2.230 persone (24 in più rispetto a ieri).

ABRUZZO - Sono 115 (di età compresa tra 3 e 89 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 86281. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso e sale a 2579 (si tratta di un 73enne della provincia di Pescara). Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 80050 dimessi/guariti (+181 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 3652 (-67 rispetto a ieri). Nel totale sono ricompresi anche 558 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche.

VALLE D’AOSTA - Nessun decesso e 68 nuovi contagi da coronavirus in Valle d’Aosta oggi, 23 novembre 2021. Il totale delle persone contagiate dal virus da inizio epidemia sale così a 12.819. Secondo il bollettino con i dati Covid della Regione, i positivi attuali sono 443 di cui 432 in isolamento domiciliare, 10 ricoverati in ospedale, 1 in terapia intensiva. I guariti sono complessivamente 11.898, +26 rispetto a ieri, i casi fino a oggi testati sono 95.998 mentre i tamponi effettuati sono 271.758. Da inizio emergenza ad oggi i decessi di persone risultate positive al Covid in Valle d’Aosta sono 478.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 414 i nuovi contagi da coronavirus oggi 23 novembre maggio nel Lazio, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 5 morti. Su 6.663 tamponi molecolari sono stati rilevati 311 nuovi casi con una percentuale di positività del 4,67%. Sono inoltre 21.488 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 103 casi (0,48%). Per quanto riguarda i nuovi decessi: si tratta di due uomini di 82 e 78 anni deceduti in ospedale, una donna di 82 anni deceduta al proprio domicilio, due donne di 79 anni decedute rispettivamente in ospedale e in una casa di riposo. Le persone ricoverate in terapia intensiva scendono a 25, mentre i pazienti in altri reparti sono 229. Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

VENETO - Sono 1.632 i nuovi contagi da coronavirus oggi, 23 novembre, in Veneto, a fronte di 19.463 tamponi molecolari e 104.306 antigenici. Lo registra il bollettino con i dati Covid della Regione. Mentre sono 8 i nuovi decessi. In crescita anche il numero dei ricoverati: nelle aree non critiche sono 365 (+24), mentre nelle terapie intensive sono saliti a 69 (+6).

TOSCANA - Sono 370 i contagi da coronavirus in Toscana oggi, 23 novembre 2021, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione regione anticipati dal governatore Eugenio Giani sui social. "I nuovi casi registrati in Toscana sono 370 su 38.780 test di cui 8.627 tamponi molecolari e 30.153 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 0,95% (4,6% sulle prime diagnosi)", scrive Giani, aggiungendo che i vaccini attualmente somministrati in Toscana sono 6.194.376.

BASILICATA - Sono 37 i nuovi contagi da coronavirus in Basilicata oggi, 23 novembre, su un totale di 736 tamponi molecolari, e non si registrano decessi per Covid-19. Sono i dati del bollettino Covid della Regione riferito alle ultime 24 ore. Dei nuovi casi, 16 sono a Miglionico (Matera) e di questi 8 riguardano bambini, a causa di un focolaio rilevato in ambito scolastico. I lucani guariti o negativizzati sono 21. I ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera sono 19 (-4) e di questi 1 (uno in meno rispetto a ieri) è in terapia intensiva.

CAMPANIA - Sono 750 i nuovi contagi da Coronavirus oggi 23 novembre in Campania, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 14 morti, di cui 5 avvenuti nei giorni precedenti e gli altri nelle ultime 48 ore. Nella Regione sono 22 i posti letto di terapia intensiva, occupati da pazienti Covid, 302 i posti letto di degenza.

EMILIA ROMAGNA - Sono 850 i nuovi contagi da Coronavirus oggi martedì 23 novembre 2021, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 9 morti nella Regione. Da inizio pandemia i decessi sono stati 13.719 nella Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 20.041 tamponi molecolari, per un totale di 6.483.463. A questi si aggiungono anche 16.744 test antigenici rapidi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 2,3%. Da ieri sono guarite 275 persone. In isolamento a casa 14.775 persone nella Regione. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 63, 6 in più rispetto a ieri, 553 quelli negli altri reparti Covid, 4 in meno.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 221 nuovi casi, seguono Modena a 108 e Rimini a 100. C’è, poi, Cesena a 84, Ravenna a 71, Forlì a 67, Imola a 55, Piacenza a 53, Reggio Emilia a 52, Ferrara a 36 e Parma a 3.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.245.929 dosi; sul totale sono 3.543.686 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 396.581.

LOMBARDIA - Sono 1.668 i nuovi contagi da Coronavirus oggi martedì 23 novembre in Lombardia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati altri 7 morti, facendo così salire a 34.298 il numero di vittime da inizio pandemia. I tamponi effettuati sono 153.509, mentre il rapporto test/positivi si attesta all’1%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 67, 2 in più rispetto a ieri, mentre i ricoverati non in terapia intensiva salgono a 736, 50 in più rispetto a ieri.

Sono 659 i nuovi positivi al Covid registrati nelle ultime 24 ore nella provincia di Milano, di cui 266 a Milano città. Quanto alle altre province, a Bergamo si registrano 70 casi, a Brescia 187, a Como 99, a Cremona 68, a Lecco 35, a Lodi 35, a Mantova 84, a Monza 124, a Pavia 70, a Sondrio 8 e a Varese 172.

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cms_23924/super_green_pass.jpgSuper green pass, regole non vaccinati e durata: oggi Cdm

Un Super green pass di durata più breve rispetto agli attuali 12 mesi, con regole per non vaccinati e nuove misure per arginare la quarta ondata di contagi covid in Italia. Oggi sono in programma prima la cabina di regia, poi il Consiglio dei ministri per una stretta annunciata dopo una giornata caratterizzata da un bollettino con 10.047 nuovi casi e 83 morti. Le regioni chiedono un giro di vite che riguardi i no vax e tuteli chi si è vaccinato.

SUPER GREEN PASS PER BAR, RISTORANTI, CINEMA E PALESTRE

Sul tavolo, misure che dovrebbero riguardare l’accesso a bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei. "Una rimodulazione del green pass come durata e come tipo" di certificato "è verosimile. Sicuramente non viene toccato il lavoro", dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a DiMartedì ed escludendo che la svolta riguardi l’accesso ai posti di lavoro: in questo quadro, il tampone negativo dovrebbe continuare a essere sufficiente.

SUPER GREEN PASS IN ZONA BIANCA?

Il presidente del Consiglio Mario Draghi e le forze di maggioranza dovranno definire la profondità delle misure e il loro perimetro. Bisognerà decidere se varare la svolta anche in zona bianca, come chiesto da alcuni governatori nel confronto con l’esecutivo, o se individuare settori off limits per i non vaccinati solo in zona gialla, arancione e rossa.

Le misure non dovrebbero valere per treni ad alta velocità e agli aerei: per spostarsi continuerà ad essere sufficiente un tampone. La durata del ’responso’ negativo potrebbe inoltre scendere da 72 a 48 ore per il molecolare e da 48 a 24 per l’antigenico. Il trasporto locale finora non è stato associato al Green Pass: alcune forze di maggioranza vorrebbero una stretta anche in questo ambito, ma rimane la difficoltà legata ai controlli.

Le linee guida delle regioni, inviate al governo, prevedono che il possesso del green pass non cancelli la necessità di continuare a utilizzare le mascherine. "Nella fase attuale nelle quale la campagna vaccinale è in corso e le indicazioni scientifiche internazionali non escludono la possibilità che il soggetto vaccinato possa contagiarsi, pur senza sviluppare la malattia, e diffondere il contagio, la presentazione di una delle certificazioni verdi Covid-19 non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio, quali in particolare l’utilizzo della mascherina (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2 in ambienti chiusi", si legge.

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