ORIGINE COVID, NUOVO RAPPORTO USA: NESSUNA CERTEZZA

In Italia ulteriori 7.548 contagi e altri 59 morti - I dati dalle Regioni - Zona gialla, "Sicilia e Sardegna oltre i parametri" - Riapertura scuole, Sasso: "Sì a test salivari, vaccino non basta"

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Origine Covid, nuovo rapporto Usa: nessuna certezza

Ancora nessuna certezza da parte dell’intelligence Usa sulle origini del coronavirus. Il presidente Joe Biden ha ricevuto martedì un rapporto riservato che il Washington Post definisce "inconcludente" riguardo alle ipotesi che il patogeno abbia compiuto il salto da un animale a un essere umano attraverso un processo naturale, oppure che sia sfuggito da un laboratorio cinese. La comunità dell’intelligence Usa, riferisce il Post, nei prossimi giorni valuterà se rendere pubbliche parti del documento.

Il rapporto è il risultato di un intenso lavoro durato 90 giorni, dopo che Biden aveva incaricato a maggio le agenzie di intelligence di produrre un documento "che possa portarci più vicini a una conclusione definitiva" sulle origini del virus.

Ma nonostante l’analisi di informazioni di intelligence già esistenti e la ricerca di nuovi elementi, gli esperti Usa non sono riusciti a trovare un consenso unanime sulle conclusioni del loro lavoro, secondo quanto riferito al Post da funzionari dell’amministrazione.

La direttiva di Biden, giunta dopo gli attacchi lanciati alla Cina dal suo predecessore Donald Trump, era stata decisa dopo che a maggio il presidente aveva ricevuto un rapporto dalle agenzie di intelligence che si concentrava su "due probabili scenari", senza però giungere ad una conclusione definitiva. Biden riferì che due agenzie di intelligence erano orientate nel sostenere l’origine naturale del virus, mentre una terza propendeva per l’ipotesi della fuga dal laboratorio.

La Cina è tornata a contestare la "politicizzazione" da parte degli Stati Uniti della ricerca delle origini del coronavirus. Rispondendo a una domanda sulla mancanza di certezze da parte dell’intelligence Usa, il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha ripetuto che "quello che gli Stati Uniti stanno in realtà facendo è spostare la responsabilità del loro fallimento nella risposta interna alla pandemia".

"Un rapporto per prove che riguardano esclusivamente la politica, ovviamente non arriverà mai a una conclusione scientifica sulle origini del Covid-19, ma saranno solo interferenze - ha detto Wang nel briefing con la stampa - e comprometterà gli sforzi a livello globale sul tracciamento delle origini e la cooperazione nella risposta alla pandemia".

Per il gigante asiatico, "l’accusa di mancanza di informazioni da parte della Cina è una scusa per coprire il fallimento degli Usa nel fare affidamento sull’intelligence per tracciare le origini del virus". E, secondo le parole di Wang, "quello che importa" agli Stati Uniti "non è come trovare le origini del virus, ma come utilizzare questa questione per reprimere altri Paesi e fare i propri interessi".

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cms_22947/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 7.548 contagi e altri 59 morti

Sono 7.548 i nuovi contagi da coronavirus in Italia, secondo i dati - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile.

Si registrano altri 59 morti.

Sono 244.420 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che fanno rilevare un tasso di positività pari al 3%. Al momento sono 135.724 (+399) le persone positive al coronavirus.

Calano i ricoverati con sintomi (-16) e i pazienti in terapia intensiva (-5) in 24 ore. In totale sono 4.023 i ricoverati con sintomi mentre 499 i ricoverati in terapia intensiva. Gli ingressi in rianimazione in 24 ore ammontano a 34.

Dall’inizio dell’emergenza sono 4.502.396 i contagiati dal Covid-19 in Italia mentre sono 128.914 le vittime. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 4.237.758 (+ 7.081).

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I dati dalle Regioni

LOMBARDIA - Sono 605 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 5 morti.

SARDEGNA - Sono 487 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 3 morti.

SICILIA - Sono 1.409 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 9 morti.

LAZIO - Sono 442 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 4 morti.

CAMPANIA - Sono 569 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 14 morti (6 avvenuti nelle ultime 48 ore, 8 in precedenza ma registrati ieri).

EMILIA ROMAGNA - Sono 412 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 7 morti.

ABRUZZO - Sono 120 i nuovi contagi di coronavirus. Si registra 1 morto.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 222 i contagi da coronavirus. Si registra 1 morto.

PUGLIA - Sono 327 i contagi da coronavirus. Si registrano 2 morti.

TOSCANA - Sono 654 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano altri 7 morti.

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cms_22947/Zona_gialla,_Sicilia_e_Sardegna.jpgZona gialla, "Sicilia e Sardegna oltre i parametri"

Sicilia e Sardegna sempre più a rischio zona gialla e, di conseguenza, verso regole più rigide e restrizioni legate al cambio colore. Se a livello nazionale resta stabile il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva e di area non critica da parte dei pazienti Covid (rispettivamente al 6 e al 7%), questi indicatori continuano a muoversi in alcune Regioni che da giorni sono in bilico sulla soglie massime previste dai nuovi parametri per il passaggio in zona gialla. E’ il quadro che emerge dai dati dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati alle 19.03 di oggi.

La Sicilia sale di un punto percentuale e raggiunge quota 20% sull’occupazione dei posti letto in area non critica, mentre resta per il secondo giorno all’11% di occupazione delle terapie intensive. Entrambi i dati sforano le soglie massime, del 15% per i ricoveri ordinari e del 10% per le intensive. Sale anche la Sardegna, ma alla voce terapie intensive: l’occupazione di questi reparti aumenta di un punto percentuale raggiungendo quota 12%, dunque sopra la soglia del 10% prevista per il passaggio di colore. Mentre resta stabile al 14% l’occupazione dei reparti di area non critica (appena sotto la soglia massima).

cms_22947/Riapertura_scuole,_Sasso_Sì_a_test_salivari.jpgRiapertura scuole, Sasso: "Sì a test salivari, vaccino non basta"

"Le quarantene, le chiusure delle scuole e la conseguente deprivazione culturale per i nostri ragazzi si possono evitare soprattutto con un adeguato tracciamento. Rapido, efficace, poco invasivo e soprattutto gratuito: i tamponi salivari. Ci sono aziende italiane che li producono e li vendono a 3 euro". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che aggiunge: "Se il Ministero della Salute non vuole utilizzarli, deve assumersene la responsabilità. Si tratta di una scelta politica, non scientifica visto che l’Iss li ha convalidati. Piuttosto che di accusare, discriminare, sospendere o licenziare i lavoratori della scuola informiamo, chiariamo i dubbi e promuoviamo unitamente ai vaccini anche i tamponi salivari".

"Il vaccino non basta. Vaccino necessario, fondamentale, ma non sufficiente ad evitare i contagi ed inesistente poi per una larga fascia della popolazione studentesca, quella di età minore di anni 12. Contagi evitabili con un adeguato tracciamento della comunità scolastica".

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