Oltre 271mila morti nel mondo. Oms: "Impegno per battere virus con vaccino’’
Sono oltre trentamila i morti in Italia. Iss: "Un caso su 5 asintomatico"
Sono più di 271mila le persone che hanno perso la vita nel mondo per complicanze legate al coronavirus. Lo ha reso noto la Johns Hopkins University, che ha aggiornato a 271.732 il totale dei decessi per Covid-19. In Europa il maggior numero di vittime è stato registrato in Gran Bretagna, 31.241, seguita dall’Italia con 30.201 morti.
"La campagna di eradicazione del vaiolo ha avuto uno strumento cruciale che non abbiamo ancora per Covid-19: un vaccino; in effetti, il primo vaccino al mondo è stato quello contro il vaiolo. Come sapete, l’Oms sta ora lavorando con molti partner per accelerare lo sviluppo di un vaccino per Covid-19, che sarà uno strumento essenziale per il controllo della trasmissione del virus". Lo ricorda il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, ricordando il quarantesimo anniversario della dichiarazione ufficiale - era l’8 maggio 1980 - dell’Assemblea mondiale della sanità che il mondo e tutti i suoi popoli si erano liberati del vaiolo.
Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile i decessi sono in tutto 30.201: di questi, 243 sono avvenuti nelle ultime 24 ore. Si registrano però 2.747 guariti in più rispetto a ieri, per un totale di 99.023, e continua a calare anche il numero delle persone attualmente positive (in tutto 87.961, -1.663). I ricoverati con sintomi scendono sotto i 15mila: al momento sono 14.636, in calo di 538 unità nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva sono 1.168 (-143), mentre in isolamento domiciliare si trovano 72.157 persone.
Il 20,4% dei casi di Covid-19 diagnosticati in Italia è asintomatico, il 15% paucisintomatico, il 33% lieve, il 16,9% severo e il 3,1% critico. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità presentato oggi a Roma.
"Stiamo andando verso un numero di casi segnalati molto basso in tutte le Regioni", ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa confermando tuttavia una variabilità tra Regioni: "Ce ne sono alcune con un livello di circolazione ancora significativo, altre dove la circolazione è intermedia, altre dove è bassa". E affermando che "attualmente a livello nazionale l’indice di contagiosità R0 è fra 0,5 e 0,7".
L’indice di contagiosità Rt in Italia oscilla molto nelle varie regioni. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, si va dallo 0,29 delle Marche allo 0,96 della Puglia. Spicca il caso della Sicilia, con un valore di 1,12. "In Sicilia sono segnalati pochi casi di infezione con trend in riduzione nell’ultima settimana. L’Rt leggermente superiore ad 1 - hanno sottolineato gli esperti - potrebbe riflettere pregressi focolai limitati e di per sé non implica un aumento diffuso di trasmissione". Ecco il dettaglio regione per regione: Abruzzo 0,75; Basilicata 0,88; Bolzano 0,44; Calabria 0,8; Campania 0,6; Emilia Romagna 0,53; Friuli Venezia Giulia 0,51; Lazio 0,62; Liguria 0,65; Lombardia 0,57; Marche 0,29; Molise 0,42; Piemonte 0,53; Puglia 0,96; Sardegna 0,48; Sicilia 1,12; Toscana 0,6; Trento 0,44; Umbria 0.83; Valle d’Aosta 0,52; Veneto 0,53.
In ogni caso ora "siamo a 5 giorni" dall’inizio dall’allentamento delle misure restrittive contro il contagio da Covid-19. "Non abbiamo ancora dati sull’impatto" dell’avvio della fase 2 sulla circolazione del virus. "Lo vedremo la prossima settimana".
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