Oms: "Già 16 mila vite perse, altre dipendono da noi"."Picco in Italia forse questa settimana"

7503 morti in Italia

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"Abbiamo già perso più di 16.000 vite. Sappiamo che ne perderemo di più. Quante dipenderà dalle decisioni che prendiamo e dalle azioni che intraprendiamo". Lo ha detto ai giornalisti a Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. "In passato - ha ricordato il Dg Oms - abbiamo superato molte pandemie e crisi. Supereremo anche questa. La domanda è quanto sarà alto il prezzo che pagheremo". "Ringraziamo il Governo giapponese e il Cio per la saggia decisione di aver rimandato i Giochi Olimpici di Tokyo", ha aggiunto.

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"Chiedere alle persone di rimanere a casa e arrestare i movimenti della popolazione significa guadagnare tempo e ridurre la pressione sui sistemi sanitari. Ma da sole, queste misure non estinguono le epidemie", ha continuato Ghebreyesus, che aggiunge: "Per rallentare la diffusione di Covid-19, molti paesi hanno introdotto misure senza precedenti, con costi sociali ed economici significativi: la chiusura di scuole e imprese, la cancellazione di eventi sportivi e la richiesta di rimanere a casa e al sicuro. Comprendiamo che questi paesi stanno ora cercando di valutare quando e come potranno alleggerire queste misure. La risposta dipende da cosa fanno i paesi mentre sono in atto queste misure a livello di popolazione".

E ancora: "Chiediamo a tutti i Paesi che hanno introdotto le così dette misure di ’lockdown’ di usare questo tempo per attaccare il coronavirus. Avete creato una seconda finestra di opportunità. Come usarla? Espandi, addestra e distribuisci la tua forza lavoro sanitaria e pubblica, implementa un sistema per trovare tutti i casi sospetti a livello di comunità, aumenta la produzione, la capacità e la disponibilità dei test".

"Distanza fisica non significa distanza sociale - ha aggiunto -. Dobbiamo controllare regolarmente genitori, vicini, amici o parenti più anziani che vivono da soli o in case di cura in qualunque modo possibile, per fargli sapere che sono amati".

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L’Italia per Ghebreyesus è stata "veramente incredibile e la cooperazione della popolazione è fantastica, faremo di tutto per supportare e ci sono buoni segnali dallo scenario che gli esperti italiani hanno tracciato. Speriamo che questi segnali positivi continuino, ma sono molto felice che l’Italia stia facendo tutto quello che può".

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"Siamo in costante contatto con i nostri esperti in Italia e con le autorità del Paese - ha aggiunto Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Oms - l’Italia sta affrontando il problema con forza. Ci sono alcune zone in cui c’è una trasmissione molto intensa del virus, ma ci sono altre aree dove i contagi non sono altrettanti intensi e qui si sta tentando di non replicare la situazione del Nord Italia. Ammiriamo molto i colleghi in Italia, il loro lavoro è eroico e faremo di tutto per supportarli nel loro sforzo".

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"Il rallentamento della velocità di crescita è un fattore estremamente positivo. In alcune regioni siamo vicini al punto di caduta della curva e quindi probabilmente il picco potrebbe essere raggiunto in questa settimana e poi cadere. Credo che questa settimana e i primi giorni della prossima saranno decisivi, perché sono i momenti in cui i provvedimenti di governo di 15-20 giorni fa dovrebbero trovare effetto, efficacia". Così Ranieri Guerra, assistant director general dell’Oms, ai microfoni della trasmissioni radiofonica ’Circo Massimo’ su Radio Capital.

"Quello che ci si aspetta dunque è vedere decadere la curva in maniera più rapida nel giro di questi 5-6 giorni", conclude Guerra.

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Sono 7503 le persone morte in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a ieri sono stati registrati altri 683 decessi. Lo riferisce la Protezione Civile.

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Il capo dipartimento, Angelo Borrelli, non ha partecipato alla conferenza stampa perché stamattina ha manifestato sintomi febbrili e una lieve afonia. Borrelli prosegue il suo lavoro da casa mentre il Dipartimento continua ad operare.

(foto dal web)

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