PACE FATTA TRA CUBA E GLI STATI UNITI D’AMERICA. GRAZIE A PAPA FRANCESCO?

Una situazione insostenibile, durata più di 50 anni, finalmente vede la fine. Cuba, una nazione meravigliosa, allegra, colorata, tranquilla , paziente e sofferente a causa dell’embargo durato una vita, finalmente torna ad essere riconosciuta dagli Stati Uniti d’America.
Il Presidente Obama, in maniera molto pragmatica ha ammesso: “L’embargo è stato un fallimento”. Sarà perchè dopo la sconfitta personale subita dai democratici dopo le elezioni di metà mandato, midterm elections, il Presidente abbia voluto tentare un’apertura innovativa e progressista. Sarà perchè l’unico potere esclusivo rimastogli è la gestione della politica estera, sarà perchè glì Americani hanno preso coscienza del cambiamento generazionale di tutta l’America latina , sarà perchè in questi due ultimi anni Obama dovrà tentare il tutto per tutto per riconquistare la fiducia degli elettori o sarà una conseguenza delle lettere che, l’estate scorsa, Papa Francesco scrisse a Raul Castro e a Barak Obama?
E’ bastato un semplice scambio di detenuti politici. Cuba ha liberato il businessman americano Alan Gross, detenuto sin dal 2009, gli Stati Uniti hanno rilasciato tre cubani accusati di spionaggio e si è giunti alla quadratura del cerchio. L’importante è che ci sia stata la fine dell’embargo e la riapertura dei rapporti diplomatici. Dopo 53 anni è finalmente accaduto il “miracolo”. Che io sappia, solitamente, i miracoli li fanno i Santi e, pur essendo affetto da agnosticismo, tra i diversi interlocutori internazionali ne individuo uno solo degno di questo appellativo: Francesco Bergoglio.
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