PARIGI, INSEGNANTE DECAPITATO:MOSTRO’ IN CLASSE VIGNETTE DI MAOMETTO
Macron:"insegnava agli allievi la libertà d’espressione, la libertà di credere e non credere"
Insegnante decapitato a Parigi. Il 18enne, accusato dell’omicidio, scrive le Parisien, citando fonti vicine alle indagini, avrebbe gridato ’Allah Akbar’, prima di essere ucciso dalla polizia. L’insegnante aveva mostrato ai ragazzi delle caricature di Maometto, in un episodio che aveva fatto rumore nella scuola e fra gli abitanti del piccolo comune. Il presunto autore della decapitazione di un insegnante vicino Parigi avrebbe rivendicato l’azione su Twitter con foto dell’atroce gesto. In uno dei cinguettii, riferisce Le Figaro, avrebbe scritto: "A Macron, capo degli infedeli, ho giustiziato uno dei tuoi cani d’inferno". L’aggressore avrebbe anche rivendicato l’attacco a nome del gruppo al Ansar. Il sito cita fonti della polizia, secondo le quali il sospetto sarebbe un cittadino russo di fede musulmana, nato a Mosca nel 2002. Faceva parte di una banda di Eragny, il comune dove è stato ucciso. Uno dei componenti della banda è schedato come islamista radicale.
Quattro persone, incluse un minore, sono state fermate stanotte dalle polizia, dopo la decapitazione del professore di Storia nei pressi di Parigi. E’ quanto riferisce la stampa francese, citando fonti giudiziarie. Si tratterebbe di persone vicine alla famiglia dell’aggressore.
LE MINACCE
Figaro scrive che l’insegnante di Storia e Geografia era stato minacciato da alcuni genitori per aver mostrato in classe caricature di Maometto e aveva denunciato il fatto alla polizia. Secondo la testimonianza di un padre di un allievo di fede musulmana, riportata da Le Figaro, il professore era "un uomo simpatico e gentile" che aveva mostrato le caricature di Maometto durante un corso sulla libertà d’espressione. In quell’occasione i ragazzi musulmani erano stati fatti uscire dalla classe perché non fossero turbati dalle immagini. "Mio figlio ha detto che è stato un atto di gentilezza, non di discriminazione", ha aggiunto l’uomo. Ne erano sorte delle polemiche, che sembravano poi essere rientrate, ha raccontato.
MACRON
"Un nostro concittadino è stato assassinato perché insegnava agli allievi la libertà d’espressione, la libertà di credere e non credere". Così il presidente francese Emmanuel Macron ha commentato questa sera l’attacco alla periferia di Parigi in cui è stato decapitato un insegnante, dichiarando che "il terrorista ha voluto abbattere la Repubblica... la possibilità di fare dei nostri figli dei cittadini liberi". Macron ha parlato davanti alla scuola dove insegnava la vittima, dopo aver incontrato la preside. "Voglio dire a tutti gli insegnanti di Francia che siamo con loro, che l’intera nazione è al loro fianco oggi, domani, per proteggerli, difenderli, permettergli di fare il loro mestiere, il più bello che ci sia", ha detto il presidente, parlando con un tono grave, mentre su Parigi e la sua banlieue è sceso il coprifuoco per il coronavirus. I terroristi "non passeranno - ha concluso Macron - i nostri poliziotti, gendarmi, tutti quelli che tengono alla Repubblica, magistrati, funzionari eletti, insegnanti, faremo blocco. L’oscurantismo e la violenza che l’accompagna non vinceranno, non ci divideranno. Chiedo a tutti i compatrioti di fare blocco, di essere uniti, perché prima di tutto siamo cittadini uniti dagli stessi valori".
(fonte AdnKronos - foto dal web)
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