PENSIONI: SI RISCHIA UN BUCO DI 16,6 MILIARDI DI EURO
Zanetti: ”Impensabile rimborsare tutti”

La pronuncia della Consulta dei giorni scorsi - che ha definito incostituzionale la norma del Salva Italia che prevede il blocco dell’adeguamento delle pensioni superiori a tre volte il minimo Inps maturate nel biennio 2012-13 - ha davvero generato il panico nel governo, che ora si trova costretto a reperire nuove e non calcolate risorse per adempiere alle richieste della Corte.
L’impegno a cui l’esecutivo non può sottrarsi è semplice: assicurare a tutti i pensionati coinvolti nello stop all’indicizzazione deciso con la riforma Fornero di fine 2011, di poter contare sul rimborso dei mancati adeguamenti sulle mensilità riconosciute dall’Inps. Secondo le prime stime, si parla di 6 milioni di pensionati interessati al blocco dell’adeguamento delle pensioni e un ‘buco’ per le casse dello Stato che, a seconda delle fonti, va dai 5 ai 16,6 miliardi di euro.
Poche ore fa, però, il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti ha gelato le speranze di chi riceve un assegno oltre sette volte il trattamento minimo. “E’ impensabile l’ipotesi di restituire erga omnes l’indicizzazione delle pensioni, in seguito alla sentenza della Consulta. Escludo che sia possibile restituire a tutti l’indicizzazione delle pensioni. Per quelle piu’ alte – quelle che vanno dai 3.500-4.000 euro al mese - sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce piu’ basse.” ha dichiarato Zanetti.
Dunque, nonostante la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco dell’adeguamento all’inflazione, quanti percepiscono pensioni alte possono scordarsi di avere indietro quanto perso a causa della norma Fornero. Questo, secondo quanto affermato dal segretario di Scelta civica Enrico Zanetti, nonché sottosegretario all’Economia del governo.Intanto, in attesa che il governo si muova concretamente, probabilmente con undecreto, le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef continuano a chiedere che “la restituzione del maltolto” sia “automatica da parte dell’Inps e attuata il prima possibile”.
La sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la norma della Legge Fornero sulla perequazione delle pensioni “va attuata dall’Inps” e la restituzione da parte dell’istituto deve essere “automatica”, chiedono insomma Federconsumatori, Adusbef e Codacons. Il Codacons presenterà oggi una “formale diffida all’Inps affinché dia immediata esecuzione alla sentenza della Corte” e si dice pronto a denunciare per abuso di ufficio il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Per Federconsumatori e Adusbef, il Governo deve restituire “il ‘maltolto’ trovando i fondi necessari attraverso una serie determinata lotta agli abusi, agli sprechi, ai privilegi nonché all’evasione fiscale”. Insomma, l’impatto sulle finanze pubbliche sarà rilevante, come ammesso dallo stesso Padoan.
Dal canto suo, Bruxelles aspetta la decisione del governo su come attuare la sentenza della Consulta e ne valuterà l’impatto sui conti, e –aggiunge- “questo non deve compromettere l’impegno italiano a rispettare le regole del Patto”. A partire dall’impegno a contenere il disavanzo entro il 3% del prodotto interno lordo. Una bella grana, insomma, per Renzi e Padoan, che avrà il peso sui conti pubblici come una manovra economica in piena regola. Già, perché i soldi vanno restituiti. “E possiamo dire addio al tesoretto" come lo stesso Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha amaramente concluso.
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