PERCHE’ IL ROSATELLUM E’ L’UNICA LEGGE ELETTORALE POSSIBILE

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Dopo anni che il Parlamento discute di leggi elettorali, dopo anni spesi a studiare sistemi per rendere la scelta agli elettori, la Camera ha approvato la nuova legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum”, su cui si sono accordati PD, Lega Nord, Forza Italia e i loro alleati minori.

Dopo anni di Porcellum, il Parlamento ha provato a reintrodurre le leggi Mattarella, che, per alcuni anni, erano riuscite a dare maggiore stabilità al sistema politico italiano, ma pochissimi soggetti politici hanno dato il loro assenso e non è stato possibile trovare una convergenza numerica, che consentisse di approvare la legge. Si è provato con il modello tedesco, ma il MoVimento 5 Stelle, che si diceva favorevole, ha, di fatto poi, affossato la legge. MDP si è dichiarata contraria a quella legge, salvo poi dirsi favorevole quando non era più in discussione e molti esponenti di quel gruppo si sono dichiarati in passato favorevoli ai collegi uninominali. Giravolte continue, giravolte che richiamano la democrazia, la mancata discussione, i diritti dei cittadini di scegliere. In verità, questo Parlamento sono anni che discute di leggi elettorali invano.

Non essendo possibile votare con il Consultellum al Senato e con l’Italicum rivisto alla Camera, con il Rosatellum si fa un passo avanti importante: si ritorna al concetto di coalizione, si chiarisce la proposta politica con cui ci si candida a governare il Paese, con trasparenza di fronte ai cittadini. Anche se la maggioranza degli eletti sarà in quota proporzionale in collegi plurinominali, i cittadini vedranno bene nella scheda quali sono le coalizioni e i progetti politici tra cui dovranno scegliere.

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La nuova legge prevede che 232 deputati alla Camera e 116 senatori siano eletti in collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui vince il candidato più votato, mentre l’assegnazione dei restanti seggi avviene con metodo proporzionale, nell’ambito di collegi plurinominali. Le soglie di sbarramento nazionali sono del 10% per le coalizioni e del 3% per le liste. I partitipossono presentarsi da soli o in coalizione. La coalizione è unica a livello nazionale e i partiti coalizzati presentano candidati unitari nei collegi uninominali. L’elettore esprime un unico voto che vale per una lista proporzionale bloccata corta ( da due al massimo 4 nomi di candidati sulla scheda e, quindi, conoscibili) in una circoscrizione plurinominale e per il candidato nel collegio uninominale.

L’impianto di questa legge elettorale è sostanzialmente quello del Mattarellum e cioè un proporzionale con liste plurime e con dei collegi maggioritari. In un certo senso, è una legge che ricostruisce il rapporto diretto tra cittadini e politica con l’individuazione diretta di alcuni parlamentari tramite il maggioritario, introducendo anche l’elemento delle coalizioni, che è stato chiesto a gran voce da diversi partiti. Tra le critiche più feroci c’è quella secondo la quale questa legge non garantisce la governabilità. Dopo le due sentenze della Consulta, nessuna legge che si possa fare può garantire governabilità. Saltato il doppio turno, saltato il Porcellum, nessun’altra lo può fare. Questa legge è quindi quella che si avvicina di più e che chiede ai cittadini “da chi volete essere governati?”. Ognuno infatti arriverà con una propria proposta politica e poi i cittadini saranno loro a decidere.

La legge intanto passerà all’esame del Senato, dove i numeri della maggioranza sono molto più risicati e il passaggio della legge stessa non è affatto scontato.

Mary Divella

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