PERCORSI DI-VINI
Il Taurasi docg

La storia continuamente ci presenta i suoi figli, e qui la storia torna indietro fino all’epoca romana quando nei primi anni dell’impero, intorno all’anno 180 a.c. sulle spoglie della città di Taurasia, venne insediata una colonia militare con il compito di ridare impulso alla viticoltura locale per produrre vini per l’impero. Sembrava, infatti, che su questi territori, prevalentemente di origine vulcanica, l’Aglianico fosse stato in grado di esprimersi in tutta la sua potenza. Forse i Greci avevano intuito questa sua particolare attitudine tanto da portarlo, intorno al VII/VI secolo, durante le loro incursioni per essere coltivato.
Non avevano torto. Questo vitigno spigoloso, duro, scontroso, robusto, tecnicamente difficile, se trattato nel giusto modo è in grado di generare uve di notevole pregio, con tannini che richiedono tempo per il loro affinamento ma che una volta completato il processo evolutivo donano struttura, corpo e longevità al più rinomato Taurasi DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) prodotto con l’85 per cento di uve Aglianico (da disciplinare di produzione) ed il 15 per cento di altri uvaggi, ma attenzione deve affinarsi almeno per un anno in botte e almeno tre anni in invecchiamento prima di poter essere commercializzato.
Il Taurasi DOCG è un vino di struttura, pienamente avvolgente ed austero al palato con astringenza idonea e molto lungo sul finale. All’olfatto note di frutti a bacca rossa, sottobosco e pepe creano le condizioni ideali per ottenere, in un secondo tempo, i profumi tipici del legno quali il tabacco, il miele, il cuoio. Un insieme di sensazioni ci avvolge, dal tannino spigoloso che necessita di essere accarezzato per apprezzarne la potenzialità, al gusto caldo, avvolgente, quasi intrigante che riesce ad ammaliarci se in abbinamento con piatti dotati di ottimo spessore aromatico come primi piatti a base di carni e formaggi a pasta dura stagionati.
Il Taurasi DOCG viene prodotto nella zona di Avellino, in Campania, coltivato tra i 100 ed i 600 metri sul mare, è in grado di coniugare perfettamente il territorio ed i suoi abitanti generando quei profumi che si elevano nell’aria soltanto all’avvicinarsi alle tante aziende viticole che lo producono, perlopiù a carattere familiare con generazioni che si susseguono in un lento corso della nostra storia.
Grazie ai Greci, ai Romani ma assolutamente grazie ai Produttori attuali che caparbiamente conducono le vigne con elegante pazienza per farle arrivare a generare importanti frutti della terra.
Buona degustazione.
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