PIANO ASSUNZIONI SCUOLA, PARTE LA FASE C
Entro il 20 novembre le scuole dovrebbero avere da 3 a 8 docenti in più

E’ attesa per il mese di novembre la fase C di potenziamento degli insegnanti. E al Ministero sono già al lavoro per completare le procedure. Un passaggio importante è quello affidato alle scuole che dovranno aver inviato la richiesta di potenziamento entro il 5 ottobre. Nella legge 107/2015, per la fase C, non è stata inserita una data esatta, nel timore che procedure potessero slittare.
Tuttavia il periodo "novembre 2015" è stato anticipato in numerose interviste dal Ministro Giannini e dal dott. Campione, della sottosegreteria di Faraone, che ha confermato un grande lavorìo per arrivare in tempo a concludere il piano straordinario di assunzioni per l’a.s. 2015/16. Quasi 49mila posti in ballo più oltre 6mila per il sostegno (6.446): una lunga panchina di docenti senza cattedra a disposizione delle singole scuole o di una rete di scuole per attività come la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, logico-matematiche e scientifiche, della musica e dell’arte, delle discipline motorie, delle competenze digitali e laboratoriali, ma anche per la lotta alla dispersione scolastica e al bullismo, per l’inclusione degli alunni disabili, e per l’insegnamento dell’italiano L2 ai non madrelingua.
Un momento di grande ansia dunque per tutti gli interessati, soprattutto perché le notizie che circolano non sono incoraggianti. Il progetto dell’organico di potenziamento non è chiaro nemmeno alle scuole che devono aver espresso le loro preferenze al riguardo entro il 15 ottobre scorso. Come vanno utilizzati questi docenti? Alcuni insegnanti hanno espresso il dubbio che i dirigenti scolastici possano utilizzare i neoassunti come tappabuchi, per sostituire i colleghi assenti. Ma questo andrebbe contro l’obiettivo della legge 107, che è quello di valorizzare il docente.
Se è vero che il docente del potenziamento può essere impiegato per le supplenze fino a 10 giorni, è anche vero che sarà assunto per perseguire gli obiettivi del POF che non possono essere accantonati. Ogni scuola dovrebbe essere in grado di trovare il suo equilibrio, eppure ancora c’è troppa confusione in merito e i tempi sono davvero stretti. Presidi, docenti e sindacati da tempo segnalano le enormi criticità sottese a questa fase. A partire dalla difficoltà di far coincidere il fabbisogno delle scuole con l’offerta dei docenti rimasti nelle graduatorie dopo le prime fasi di assunzione. Mentre infatti abbondano gli insegnanti di educazione fisica, storia dell’arte e musica, altri profili non meno essenziali scarseggiano: si pensi all’insegnamento della matematica alle medie, alle lingue straniere o al sostegno. Per ovviare al problema il Miur ha deciso di procedere non già in base alle classi di concorso ma per aree disciplinari. Ciononostante, possiamo definire lafase C delle assunzioni scuola 2015/16, ancora una vera incognita. Anche se il Ministero ha dato delle linee guida, la novità non è ancora stata compresa e recepita da tutti, in primis da coloro che sono chiamati a organizzare l’organico.
Molti dubbi fondamentali restano, come quello della possibilità di spostare docenti da un ordine all’altro in base alle esigenze o a quante scuole avranno veramente chiesto il potenziamento. E non solo. Novembre è comunque alle porte e la speranza è che si faccia presto chiarezza e che, soprattutto, i neo assunti possano essere valorizzati all’interno delle scuole senza il rischio di essere unicamente utilizzati come tappabuchi.
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