PROTESTE IN TUTTA LA FRANCIA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DEI LAVORATORI

Violenti scontri nella capitale, feriti in 8 tra agenti di polizia e vigili del fuoco

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1° maggio: giorno di manifestazioni pacifiche, ma anche di scontri, nella capitale francese. I sindacati hanno fatto sapere che almeno 210mila persone sarebbero scese in piazza, mentre il ministero dell’Interno ha parlato di 116.500 cittadini, ben 24mila solo a Parigi. Al netto delle stime, ne emerge un quadro di forte tensione. La Francia vive un periodo complesso, a cavallo tra le elezioni presidenziali appena concluse e le legislative che si terranno a giugno. La sconfitta di Le Pen non è stata schiacciante, e il malcontento di nutriti gruppi di manifestanti contro Macron lo dimostra.

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In tutto il paese sono stati registrati 250 cortei. Nella capitale gli animi si sono scaldati maggiormente, con un’ostinata guerriglia tra forze dell’ordine e manifestanti, che ha condotto all’arresto di una cinquantina di persone. Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, si è espresso senza mezzi termini definendola "violenza inaccettabile", aggiungendo che tra gli agenti di polizia e i vigili del fuoco si contano otto feriti per mano di “teppisti francesi e stranieri venuti ad attaccare le istituzioni della Repubblica". Pare che un gruppo di giovani a volto coperto, vestiti interamente di nero, abbiano deviato dal corteo principale per scagliarsi contro le pattuglie e vandalizzare alcune attività commerciali. Gli autori di tanta violenza avrebbero protestato perché contrari alla rielezione di Emmanuel Macron.

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Il corteo parigino era partito da Place de la République verso Place de la Nation, su invito della federazione sindacale CGT-Unsa-FSU-Solidaires, insieme alle organizzazioni studentesche. Le richieste della piazza si incentravano su salari, servizi pubblici, protezione sociale e transizione ecologica, ma anche sulla riforma delle pensioni.

Massimo Montinari

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