PROVE DI DIALOGO TRA UE E TALEBANI

Ma non è un riconoscimento

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Questo fine settimana l’UE ha tenuto un dialogo di due giorni a Doha con i membri del governo dichiarato dai talebani. È stato da subito precisato che questo dialogo non implica alcun riconoscimento da parte dell’UE del governo provvisorio, ma fa parte dell’impegno operativo dell’UE, e viene agito nell’interesse dell’Unione Europea e del popolo afghano.

Le due parti hanno espresso grave preoccupazione per il peggioramento della situazione umanitaria in Afghanistan con l’arrivo dell’inverno. La delegazione dell’UE ha dichiarato che l’Europa intende continuare a fornire assistenza umanitaria a donne, uomini e bambini afghani in difficoltà, secondo i principi umanitari di umanità, indipendenza, imparzialità e neutralità per garantire aiuti a chi ne ha bisogno. Entrambe le parti hanno sottolineato la necessità di supporto umanitario e della partecipazione di uomini e donne alla valutazione dei bisogni e alla fornitura di assistenza umanitaria per garantire la parità di accesso ai beni primari per donne, uomini e bambini. La delegazione dell’UE ha accolto con favore la conferma da parte della delegazione afghana che l’assistenza umanitaria non sarà soggetta a tassazione. La rappresentanza afghana ha ricordato il suo impegno a riprendere il pagamento degli stipendi a tutti i dipendenti pubblici e a garantire lo stato di diritto e il buon governo. La delegazione dell’UE, da parte sua, ha sottolineato l’importanza della democrazia e ha chiesto che ogni possibile riforma costituzionale sia attuata attraverso un processo trasparente e partecipativo. Ha invitato il governo provvisorio a compiere passi rapidi, significativi e concreti verso un’amministrazione inclusiva che rappresenti la pluralità della società afghana in termini di appartenenza etnica, politica e religiosa, con donne e uomini in posizioni di rilievo e ciò che dovrebbe spianare la strada per la riconciliazione nazionale.

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Entrambe le parti hanno espresso il loro impegno per l’integrità territoriale di un Afghanistan sovrano, in una situazione generale di pacificazione nazionale interna ed esterna e attraverso l’interazione con la comunità internazionale basata sulla sovranità nazionale e sul reciproco rispetto e riconoscimento di tutte le sue responsabilità nazionali e internazionali. La delegazione afghana ha confermato nell’incontro il proprio impegno a garantire e facilitare il passaggio in sicurezza dei cittadini stranieri e afghani che desiderano lasciare il Paese. A questo proposito, entrambe le parti hanno sottolineato l’importanza fondamentale di mantenere aperti gli aeroporti afghani e la rappresentanza locale ha chiesto assistenza per il mantenimento delle operazioni di funzionamento degli aeroporti.

La delegazione afghana ha riaffermato il proprio impegno per l’amnistia generale decretata al momento dell’assunzione del potere.

Sebbene l’assistenza allo sviluppo dell’UE in Afghanistan rimanga sospesa, la delegazione dell’UE ha espresso la volontà di valutare la possibilità di fornire un’assistenza finanziaria sostanziale a diretto beneficio del popolo afghano, oltre ai regolari aiuti umanitari. Tale assistenza ("umanitaria+"), offerta esclusivamente attraverso organizzazioni internazionali e ONG e utilizzando i migliori meccanismi di erogazione possibili, aiuterebbe a garantire servizi essenziali (ad es. le conclusioni del Consiglio "Affari esteri" del 21 settembre 2021). Ciò include la garanzia di parità di accesso all’istruzione a tutti i livelli per ragazze e ragazzi con programmi scolastici conformi agli standard internazionali e la tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze.
Nell’incontro, la delegazione afghana ha confermato il proprio impegno a sostenere e rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, compresi i diritti delle donne, dei bambini e delle persone appartenenti a minoranze, nonché la libertà di parola e dei media, in linea con i principi islamici. La delegazione dell’UE ha accolto con favore l’intenzione della controparte a garantire la parità di accesso all’istruzione per ragazze e ragazzi a tutti i livelli e il diritto delle donne a lavorare in diversi settori e a contribuire all’economia e allo sviluppo dell’Afghanistan.

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In risposta alla richiesta della delegazione dell’UE, affinché l’Afghanistan agisca con determinazione per combattere tutte le forme di terrorismo, la delegazione afghana ha ribadito il proprio impegno a non consentire al territorio dell’Afghanistan di fungere da base per l’accoglienza e il finanziamento di qualsiasi persona o gruppo che minacci la sicurezza degli altri, e di intraprendere un’azione decisa anche contro i gruppi all’interno del paese che cercano di compiere tali atti e di ritenere criminali gli autori e gli organizzatori di tali attacchi.
La rappresentanza afghana ha accolto con favore la presenza delle missioni diplomatiche in Afghanistan e ha sottolineato l’impegno a rispettare i diritti e i privilegi concessi a tali missioni e al loro personale ai sensi della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, nonché alla sicurezza del personale locale, e che accoglierebbe con favore un ritorno del personale dell’UE in Afghanistan. La delegazione dell’UE ha fatto presente che la possibilità di stabilire una presenza minima sul terreno a Kabul, che non implicherebbe il riconoscimento, dipenderà direttamente dalla situazione della sicurezza, nonché da decisioni efficaci delle autorità autoproclamate di consentire all’UE di garantire un’adeguata sicurezza del proprio personale e dei propri uffici.

Entrambe le parti hanno espresso la volontà di continuare il dialogo a Doha, mentre la delegazione dell’UE ha ricordato che i cinque parametri concordati dai ministri degli esteri dell’UE nelle conclusioni del Consiglio "Affari esteri" del 21 settembre 2021 fungeranno da principi guida per il futuro impegno.

Entrambe le parti hanno ringraziato lo Stato del Qatar per il generoso sostegno che ha ospitato l’incontro.

Carlo Coppola

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