P.ZZA DEL POPOLO, CENTRO DESTRA CHIUDE CAMPAGNA ELETTORALE

Meloni: "Costruiremo nazione basata sul merito"
’’Grazie per questa piazza piena, carica di entusiasmo, orgoglio, grazie a tutti gli italiani che non hanno creduto alle menzogne della sinistra". Così Giorgia Meloni chiudendo la manifestazione della campagna elettorale del centrodestra in piazza del Pop
olo.
"La sinistra per tutta la campagna elettorale ha detto che facciamo paura. Ma a chi facciamo paura? A qualcuno in effetti sì... Ci temono gli amici degli amici che occupano posizioni non meritate solo perché avevano la tessera del Pd in tasca. Costruiremo una nazione basata sul merito, non vogliamo sostituire il sistema di potere della sinistra con un sistema nostro: noi vogliamo servire le istituzioni, è una differenza fondamentale".
"Ci temono inciucisti e trasformisti - scandisce ancora - coloro che hanno piegato le istituzioni al loro tornaconto: fanno bene ad avere paura, noi costruiremo un governo saldo e coeso, con un forte mandato popolare. Piaccia o no alla sinistra, il nostro governo durerà 5 anni, sarà stabile unito e serio".
Quindi lancia la sfida al centrosinistra: ’’Gli inciuci sono pronti a rifarli... Noi del centrodestra ci avete visto su questo palco... Dall’altra parte ci sono Calenda Conte Letta, Di Maio... Apparentemente si fanno la guerra. Voglio sfidarli: dichiarino entro domani sera quali sono i partiti con o quali si vogliono alleare per un eventuale governo. Escano allo scoperto, prima del voto dicano la verità".
Accusando gli avversari di non avere idee ma di invitare gli elettori a votarli turandosi il naso afferma: "E’ arrivato il momento di non turarsi più il naso e di respirare aria di libertà a pieni polmoni... Il 25 settembre finirà" l’Italia che vuole la sinistra.
"Noi siamo pronti e lo vedrete... Domenica fino all’ultimo voto...", assicura.
"Con il centrodestra al governo questa Nazione tornerà a produrre energia, estrarremo il gas nei nostri mari e sbloccheremo incentivi alle rinnovabili".
"L’Italia - aggiunge - non sarà più un esperimento del modello cinese per il Covid. Basta con il ’modello Speranza’ e questi apprendisti stregoni!".
"Lo Stato non produce ricchezza, la producono le imprese e i lavoratori, lo Stato - insiste - non deve rompere le scatole a chi vuole fare. Per troppo tempo lo Stato ha trattato i cittadini come sudditi. ".
E avverte: "Se abbiamo i numeri, siamo pronti a fare il presidenzialismo anche senza la sinistra".

’’Noi siamo qui perché abbiamo un grande futuro da realizzare insieme. Ci domandiamo quale Italia vogliamo costruire per il futuro? Noi vogliamo costruire un’Italia dove non ci siano cittadini di serie B, vogliamo costruire un’Italia dove nessuno abbia a temere se va al governo un suo avversario politico’’.
’’Diciamo tutti insieme, Viva Giorgia, viva Fdi! Viva Matteo, viva la Lega... viva Forza Italia, viva la libertà!’’’, ha concluso il leader azzurro.

Il leader della Lega, nei suoi 25 minuti di intervento, si è rivolto agli alleati per chiedere “la cancellazione del canone Rai”, un passaggio salutato dal boato della piazza e da centinaia di cartelli “stop canone”. "Via il canone Rai dalla bolletta e dalle tasse dei cittadini italiani. Se Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua", dice. "Basta col dazio dei 90 euro di canone Rai", attacca. "Basta il canone pagato per far fare comizi a pseudo intellettuali di sinistra".
Sul tema dell’energia "serve subito un decreto per bloccare aumenti di bollette luce e gas, se non lo farà questo governo, lo farà il prossimo di centrodestra".
Parla, poi, di immigrazione. "Evviva il suono delle campane e guai a chi viene nel nostro Paese per cambiare i nostri usi e costumi" dice, mentre risuonano le campane di Santa Maria degli Angeli. "Chi arriva deve rispettare la nostra storia, di popolo accogliente e generoso, ma non di fessi" precisa.
Al reddito di cittadinanza "cosa succede se Salvini, Giorgia e Silvio vincono le elezioni? Per quello che mi riguarda viene lasciato nelle tasche di chi non può lavorare, io voglio un Paese che non dimentica nessuno, ma se tu prendi denaro pubblico e dici di no a una offerta di lavoro, perdi qualsiasi privilegio e diritto a continuare ad avere soldi pubblici".
"Letta anche oggi ha parlato di Ius scholae, io dico no. La legge in vigore già rende l’Italia il Paese europeo che concede più cittadinanze di tutti", spiegando "che la cittadinanza non è un biglietto premio al luna park, va scelta e voluta al compimento del 18esimo anno di età".
Si rivolge, infine, alla piazza capitolina gremita. "Che spettacolo, fatevi sentire, fate arrivare all’ufficio di Gualtieri e Zingaretti l’avviso di sfratto" dice rivolgendosi alla folla. "Lo dico da romano di adozione, l’avviso di sfratto di Roma e dei romani. Pensavamo di aver toccato il fondo con la Raggi e, invece, Gualtieri riesce a fare peggio".
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