Papa Bergoglio un uomo straordinariamente normale
Il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio era ancestrale, rimasto indietro a 3 secoli fa, dai tempi della riforma di Benedetto XIV Papa Lambertini. Grazie a Papa Bergoglio la riforma è partita e vede tra le maggiori novità la gratuità e la brevità dell’iter. Le cause verranno trattate per via giudiziale e non più per via amministrativa.
Inoltre al rientro dalla pausa estiva durante la prima udienza il Papa ha dichiarato che, " i risposati non vanno trattati come scomunicati, fanno sempre parte della Chiesa, non aggiungiamo altri pesi ai figli dei divorziati. E’ importante che questi figli sentano la Chiesa come madre attenta a tutto, sempre disposta a incontro e ascolto."
Da quando ha avuto inizio il suo Pontificato papa Francesco ci ha oramai abituati a gesti e fatti straordinari, questi enunciati non sono gli unici, analizziamone alcuni : Martedì 8 dicembre 2015 avrà inizio il Giubileo che si concluderà il 20 Novembre 2016. Il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della speranza e del perdono. Quest’anno Giubilare non esclude nessuno e tutti quelli che si accosteranno alla chiesa misericordiosamente riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati. In virtù di questo il Papa ha riconosciuto la validità delle assoluzioni alle Fraternità Sacerdotali e ha esortato tutti i sacerdoti a dare l’assoluzione dei peccati, anche, dal peccato dell’aborto fatto o procurato.
A riguardo dell’emergenza dell’immigrazione clandestina ha dichiarato " Carissimi religiosi e religiose i conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi, i conventi non sono nostri, sono della Carne di Cristo che sono i rifugiati. Aprite voi cattolici le chiese per accogliere e riparare gli immigrati ".
Rivolto ai suoi fedeli e a tutte le comunità ecclesiastiche ha detto " se una persona è gay e cerca il Signore e ne ha volontà, chi sono io per giudicare, non si devono discriminare e emarginare queste persone. Non importa quello che si è, conta quello che si fa."
Fra tutte le definizioni attribuite al Papa "straordinariamente normale" è quella che più lo rappresenta. Straordinario perché ha saputo con le parole e con i gesti operare un cambiamento epocale nella chiesa bigotta e moralista e in buona parte dell’umanità. Normale perché ha affermato semplici pensieri comuni a molti di noi, esortandoci all’onestà, alla solidarietà, alla generosità e alla semplicità. E’ un uomo che fa le cose nel modo meno solenne possibile, scende tra la folla parla, scherza, sorride, abbraccia, evita discorsi ufficiali preparati. La sua semplicità, la sua disponibilità e la sua normalità gli hanno fatto conquistare il cuore degli italiani.
Alcuni video come quello dell’incontro con le suore di clausura al Duomo o la consegna al volo della pizza a Napoli o la visita a sorpresa ad una baraccopoli, sono diventati virali, cliccati per l’unicità e l’informalità di quello che stava accadendo. In onore della sua visita nella città di Napoli erano stati organizzati addirittura dei concerti, ma il Papa ha detto No, perché la sua visita non doveva essere un evento, qualcosa da festeggiare, ma il passaggio normale quasi dovuto del capo della Chiesa per ribadire fermamente il suo No e quello del Vaticano alla camorra, all’illegalità alla precarietà. E per esortare le persone a rispettare le leggi, la vita propria e quella degli altri come un dono ricevuto da Dio ha indossato un casco, un gesto che non è passato inosservato e che è valso più di mille raccomandazioni.
Inoltre quando la leader del partito radicale Emma Bonino si è ammalata di tumore le ha telefonato esortandola a pregare e a tenere duro. Probabilmente l’aver affrontato la sofferenza e la malattia( ricordiamo che il Papa a 17 anni si ammalò di poliomelite) l’aver toccato con mano i limiti umani e l’aver imparato per forza di cose essendo vissuto in posti dove la povertà era la normalità, lo hanno reso un uomo straordinariamente normale. In una delle sue tante dichiarazioni ha detto "Ho l’impressione che il mio Pontificato sarà breve." Noi Italiani ora più che mai lo esortiamo a non fermarsi e a non abbandonarci proprio adesso, poi sarà quello che il Signore vorrà, noi gli auguriamo lunga vita.
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