Papa Francesco chiama Becciu
Un gesto che dona speranza alla chiesa cattolica
Qualche mesa fa il cardinale Becciu si è trovato al centro di uno scandalo finanziario, dove vedeva lo stesso porporato radicato in sistemi poco chiari alla chiesa cattolica. Inevitabilmente, tutto questo ha avuto ripercussioni sul suo ministero, tanto da essere escluso per i futuri conclavi e per le decisioni cruciali. Come ben sappiamo, la politica interna adottata dal papa si dissocia da quelle precedenti, in particolare per il rigore che lo stesso attua ai suoi principi cardini. Francesco, si sa, è molto duro sui porporati che gettano la chiesa nello scandalo, perché egli stesso sta avviando un processo di ricostruzione complicato e di difficile attuazione.
Nello stesso tempo, il papa ha sempre indicato come via maestra la misericordia e l’umanità come punti cruciali di un nuovo processo storico. Infatti, la telefonata di qualche giorno fa allo stesso cardinale non è passata inosservata, visto anche il periodo liturgico dell’avvento. Pertanto, ridonare la speranza agli afflitti è il compito di ogni buon pastore e in questo, Francesco, ne è l’esempio. Proprio nell’omelia di domenica ai nuovi cardinali, indica la via maestra di Gesù, sottolineando la fermezza e la pazienza dinanzi ai suoi discepoli: “L’atteggiamento di Gesù che non si arrabbia mai, ma con pazienza, educa gli apostoli non a sbandare, ma a seguirlo su quella strada che lo porterà a Gerusalemme e alla morte in croce”.
D’altro canto, l’ultimo libro del pontefice, “Ritorniamo a sognare”, narra la sua difficile esperienza di governo da provinciale gesuita, facendo emergere tutte le difficoltà di quando si è responsabili di altre persone. Certamente, la storia di Becciu ha intaccato i sogni di Francesco, che vedevano nel cardinale una nuova rinascita per tutta la chiesa. Indubbiamente, la piccola rivoluzione di Francesco continua senza sosta, ma deve avere sempre a mente le svariate lotte interne. Tutto questo dev’essere affrontato con estrema lucidità, perché il drammatico momento del Covid ha fatto sì che la chiesa divenisse un faro in mezzo alle tenebre. Occorre non mollare e soprattutto rispecchiare al massimo le virtù cristiane, dove la coerenza e la credibilità giocano un ruolo più importante rispetto alle onorificenze del proprio ministero.
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