Per celebrare il 25 aprile…

Tra fonti e testimonianze

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La data che ci ricorda la liberazione dalla dittatura nazifascista quest’anno compie settantatré anni. Nei lontani anni ‘40, periodo coincidente con lo svolgersi della Seconda guerra mondiale, l’Italia fu provata da restrizioni e forme di violenza estrema. La lotta partigiana, durante il periodo della Resistenza, aveva tuttavia cercato di contrastare l’indicibile barbarie di un tale regime dittatoriale. In questo momento della nostra storia si costituì l’embrione della nuova democrazia, che avrà come risultato la riconquista della libertà.Il 25 aprile 1945, ricordiamo, i tedeschi e i fascisti furono sconfitti. Mentre gli americani e gli inglesi avanzavano verso Nord, in tutte le città occupate i partigiani si ribellarono per cacciare gli stranieri e abbattere la dittatura. Fu un momento di grande gioia, perché finì la guerra, che era costata tanti morti a tutte le famiglie, e l’Italia tornò libera. Perciò, ogni anno, il 25 aprile si fa festa per ricordare le origini della libertà del nostro popolo.

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L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno: si considera però il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata ed i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città” riferisce un anziano signore, testimone credibile di quei lontani anni per aver combattuto in prima linea durante la guerra. Il 25 aprile, simbolicamente, viene così dunque a rappresentare il culmine della fase militare della Resistenza e, poi, della nascita della Repubblica Italiana e della stesura definitiva della Costituzione. Si legge in un libro scolastico di storia che “È grazie all’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che si deve la proposta rivolta al principe Umberto II, luogotenente del Regno d’Italia, di emanare una legge per celebrare la totale liberazione del territorio italiano. Il principe accettò e il 25 aprile 1946 venne dichiarato festa nazionale”.

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Da allora, numerose iniziative sono promosse in varie città d’Italia volte a ricordare l’“anniversario della Liberazione d’Italia”, come i ritrovi dei partecipanti nelle piazze per infoltire i cortei diretti ai monumenti ai Caduti. Qui vengono poste corone d’alloro mentre si intonano le note dell’inno d’Italia.

Ester Lucchese

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