REIKI IL POTERE DELL’AUTOGUARIGIONE, PROVARE PER CREDERE

All’ospedale San Carlo Borromeo di Milano, con la terapia Reiki si cura l’emicrania

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Reiki non è una religione: è un metodo, una filosofia, una disciplina, un modo di vivere e di vedere la realtà. I suoi principi sono regole semplici, ma nello stesso tempo molto profonde, per vivere una vita felice e consapevole. I principi che regolano questa la filosofia sono: solo per oggi non ti arrabbiare, solo per oggi non ti preoccupare, onora i genitori, i maestri, gli anziani, gli antenati. Guadagnati da vivere onestamente. Sii grato alla vita in tutte le manifestazioni. Questa è la meravigliosa medicina per tutte le malattie. "Solo per oggi" è di per sé un principio meraviglioso. Sapere che una cosa, qualunque essa sia, dobbiamo farla solo per oggi, già ci rilassa. Ti amerò per sempre! No, solo oggi, domani non lo so se ci riuscirò. Perché solo al pensiero che una cosa che faccio oggi, devo farla domani e per sempre, già mi annoia e mi passa la voglia. Nella filosofia Reiki noi abbiamo solo l’attimo presente, neanche l’oggi. E’ proprio questo vivere “qui e adesso”, che ci spinge a impegnarci giorno per giorno, senza ansia, senza fretta, concentrandoci sulla realtà, vivendola intensamente. Ci trasciniamo il passato come una zavorra piena di dolore, sofferenza, odio, rancore, ma il passato non esiste più e rallenta il nostro percorso, bisogna lasciarlo andare. Il futuro ci preoccupa perché è incerto, ma deve ancora avvenire. Ci rimane l’oggi, da vivere con leggerezza, attimo per attimo.

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Il termine Reiki è formato da due parole "rei" che significa energia universale e "ki" essenza vitale. Il Reiki è un’antichissima tecnica di benessere olistico, di origine orientale. Riscoperta e perfezionata nel 1922 in Giappone dal maestro Mikado Usui. Fondamentalmente si basa sul regime terapeutico di Ippocrate, che mira a risvegliare e a nutrire la "physis". Questa terapia è in grado di risvegliare il potere di autoguarigione, già insito nel nostro organismo e permette di entrare in sintonia con l’anima che è un tutt’uno con l’energia universale. Tutti noi abbiamo blocchi fisici e psicologici da sciogliere e attraverso questa tecnica, possiamo sentire l’energia fluire nuovamente nel corpo e agire anche a livello emozionale per ottenere un benessere mentale, fisico e spirituale. Il Reiki si pone l’obiettivo di riequilibrare l’energia vitale nell’organismo e garantire maggior serenità. Questa disciplina può essere praticata da tutti: non ha controindicazioni, i benefici sono immediati e riscontrabili.

Il trattamento Reiki è usato anche dalla medicina ufficiale per alleviare vari disturbi, come l’emicrania che è l’espressione di forte stress, di un disagio, di uno squilibrio energetico. Colpisce le persone che fanno leva sulla sfera mentale e che non riescono a scaricare le proprie emozioni. A dimostrarne l’efficacia è stata una sperimentazione avvenuta dal 1987 al 2009 nell’ambulatorio di medicina psicofisica dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano. I risultati sono stati: riduzione del 50% degli attacchi di emicrania, del dolore e del consumo di farmaci. Reiki viene praticato anche all’ospedale Le Molinette di Torino per curare ansia e depressione, all’ospedale Cardinal Massaia di Asti nei reparti oncologici e in molti altri. Il trattamento avviene in un ambiente tranquillo, con luce soffusa. L’operatore con le mani sfiora il corpo della persona e le posiziona sulla parte dolorante prima e sui sette chakra poi, i punti cioè che collegano l’organismo all’energia universale. Questi si trovano alla base del perineo, a livello dell’apparato sessuale, a livello del plesso solare, del cuore, della gola, della fronte e del capo. In questo modo l’operatore può avvertire se ci sono punti di tensione e di ristagno e se qualche chakra è bloccato perché ostruito, quindi lo sblocca con l’energia.

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La malattia per la filosofia Reiki non è una semplice disfunzione fisiologica dovuta a cause meccaniche, bensì una chiara manifestazione di disagio interiore ben specifico, la cui origine nasce sempre nella psiche e si manifesta nel corpo con il dolore. Il mal di stomaco perché l’Helycobacter pylori si è moltiplicato a causa dell’abbassamento delle difese immunitarie e dell’aumento di acidità, dipende – in questa luce – dal non essere in grado di difendersi. Ci si sta facendo del male. Se infatti il capoufficio ci stressa dalla mattina alla sera, egli ci starà sullo stomaco e il sistema psicosomatico farà di tutto per digerirlo, immettendo una quantità di succhi gastrici. E per giorni, mesi e anni, si cercherà di assimilare un macigno di 90 kg di carne, reprimendo la rabbia che sale. Questo è il processo psicosomatico che avviene in noi, non è una novità né una bella invenzione. Il virus, l’incidente, la malattia è qualcosa che arriva dall’esterno perché in quel momento l’attiriamo. Sembra strano, ma è proprio quel che serve all’organismo, secondo la legge cosmica dell’attrazione, per far sentire la sua voce. Avvertirmi che qualcosa non sta andando.

Quando ci avviciniamo a Reiki, siamo già a metà strada per la guarigione e tramite l’operatore ci colleghiamo a una fonte di Conoscenza. A quel punto su di noi scende una vibrazione che annulla giorno dopo giorno le basse frequenze dei condizionamenti familiari, sociali e culturali in cui siamo immersi, in quella roba che lì fuori chiamiamo "realtà", ma che, come nel film Matrix possiamo chiamare neurosimulazione interattiva, cioè illusione.

Il Reiki può essere compreso pienamente solo se lo si pratica!

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Per diventare operatore si frequentano dei corsi che rilasciano un attestato. I livelli sono tre.Ciascun livello prevede la trasmissione di codici detti “ologrammi” che devono essere appresi e richiamati quando si effettua un trattamento. Essi hanno la funzione di collegare l’operatore – e dunque il paziente – alla Fonte.

Tina Camardelli

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