REMON KARAM, UN EGIZIANO IN SICILIA

Nel mio articolo pubblicato il 12 marzo 2023, “I migranti e il Decreto A2 di Entella e Nakone”... Accoglienza e Riconoscenza”
ho raccontato una storia di accoglienza di oltre 2000 anni fa. Con l’antica Enna e gli ennesi protagonisti. In questo articolo, scrivo di un altro esempio di accoglienza della comunità ennese.
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare.
Sopra, la poesia “Allegria di naufragi” di Giuseppe Ungaretti, scritta durante il naufragio bellico della prima guerra mondiale. È bello ricordarla nell’attuale contesto storico. Parla di viaggi, di avversità e di resilienza.
In proposito di naufragi, in questi ultimi giorni, i mass media ci aggiornano sulla vita di Eliàn Gonzalez. Nel novembre del 1999, fu salvato al largo della Florida. Aveva trascorso due giorni in mare abbracciato ferocemente a uno pneumatico. Per lui Fidel Castro, che lo voleva a Cuba per farlo crescere col padre, minacciò gli Stati Uniti di fare scendere in piazza milioni di cubani. Alla fine Bill Clinton si arrese e il giovane Elian, che nel naufragio aveva perso la madre e il patrigno, nell’aprile del 2000 ritornò a Cuba. Diventò, a sei anni, un simbolo del suo Paese. Qualche giorno fa, Eliàn, già ingegnere, è stato eletto a soli 29 anni nell’Asamblea Nacional del Poder Popular, il parlamento monocamerale della Repubblica di Cuba. Al di là dei meriti personali di Elian, non c’è dubbio che tutta la comunità cubana si sia stretta intorno a Elian e ha contribuito positivamente nella sua vita.
A proposito di “viaggi” in mare, in Sicilia un’altra storia procede positivamente. Per le qualità del protagonista e per il positivo contributo dei genitori affidatari, delle comunità di Augusta e di Enna, del 2° Istituto di Istruzione Superiore “Arangio Ruiz” di Augusta” e dell’Università “Kore” di Enna.
Remon Karam, non è a tutti sconosciuto, ormai da anni si parla di lui. Tante le interviste e tanti gli articoli. Tanti gli eventi a cui ha partecipato, spesso come ospite d’onore. L’ultimo è del 24 marzo scorso a Palermo, nell’ambito della XIX Settimana d’Azione contro il Razzismo promossa dall’UNAR – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica.
La sua vita è raccontata nel libro “Il mare nasconde le stelle” di Francesca Barra, 2016, ed. Garzanti.
La stessa Barra, con Claudio Santamaria, ne parla nel 2022, a Roma, dal palco del Concerto del Primo Maggio.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha citato con ammirazione e commozione in un suo recente discorso.
A 14 anni va in cerca di una vita migliore, in un nuovo e per lui misterioso mondo: la Sicilia! Sale su un barcone con circa 180 migranti, in gran parte siriani ed egiziani. Musulmani e cristiani. Dopo un viaggio in mare di sette giorni, il 17 luglio 2013 sbarca a Portopalo di Capo Passero. Minore non accompagnato. Prima e dopo di lui sono sbarcati nel comune più a sud della Sicilia, tanti altri migranti.
Ma anche: Ulisse, dopo la battaglia di Troia; San Paolo, nato a Tarso (Cilicia), oggi in Turchia, nel suo viaggio da Malta verso Roma; gli “Alleati”, il 10 luglio del 1943, per l’operazione Husky.
Invece, tra il 25 e il 26 dicembre 1996, trovarono la morte, a poca distanza dalla riva, i fantasmi di Portopalo. Forse, erano 300. Di certo, non meno di 289.
Nel centro di accoglienza di Priolo Gargallo conosce Marilena e Carmelo di Augusta. Saranno i suoi genitori affidatari. A loro deve moltissimo. Come moltissimo deve anche ai suoi genitori naturali che lo hanno seguito nei suoi primi 13 anni. I più importanti per la formazione della personalità: gli adulti che sono stati ben seguiti da piccoli hanno più successo sul lavoro, sono più equilibrati e hanno rapporti più stabili con i genitori.
È egiziano. È nato al Cairo il 17 giugno 1999. È Cristiano copto, come circa il 15% degli egiziani, mentre l’85% circa è di fede musulmana. Cristiano copto come Patrick Zaki. Lo studente dell’Università di Bologna arrestato al Cairo, il 7 febbraio 2020, per avere scritto nel 2019, sotto falso nome, sul sito egiziano “Darraj”: «Non passa mese senza tragici episodi ai danni dei copti, i cristiani d’Egitto, dai tentativi di espatrio nell’Alto Egitto, ai rapimenti, alla chiusura di chiese o agli attentati dinamitardi e simili». È sotto processo per diffusione di notizie false. Oggi, dopo ventidue mesi di detenzione, è “quasi” libero. Ha un divieto di espatrio e non può lasciare l’Egitto. Prossima udienza, 9 maggio 2023.
Nella foto, Remon con il Presidente Mattarella e i vertici dell’Università Kore di Enna
Il Nostro, come rappresentante degli Studenti al Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna, il 10 dicembre 2021 interviene alla cerimonia di apertura dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università Kore, e non dimentica di esprimere un desiderio che riguarda Patrick Zaki: …ho scelto con convinzione di stare in questa bella Isola, non soltanto perché mi fa sentire, per calore e colore, vicino alla mia Terra d’Oltremare, dove ho lasciato e mi aspettano sempre i miei genitori, quanto piuttosto perché l’Italia, la Sicilia mi riempiono di sogni, che sopravanzano le nostalgie….Ringrazio l’Italia e gli italiani, quelli giusti che mi hanno accolto e aiutato, ma forse di più quelli meno giusti che mi hanno dato la grinta e la voglia di combattere per la libertà e l’uguaglianza. Ringrazio la mia Università, che, oltre ad essere un luogo di formazione, ricerca ed inclusione, mi ha permesso di conoscere persone meravigliose che mi hanno accompagnato nella mia vita universitaria.
Rivolgendosi al Presidente Mattarella, presente alla cerimonia: Se permette, infine, signor Presidente, vorrei esprimere un desiderio: avere fra di noi, il prossimo anno, Patrick Zaki, il mio concittadino egiziano, a cui è stata appena restituita la sua libertà, che ha amato e ama l’Italia come me.
Oggi frequenta il corso di laurea magistrale in Lingue per la comunicazione interculturale.
Con le votazioni del 10 gennaio 2023, è eletto per la seconda volta rappresentante degli Studenti al Consiglio dei Garanti.
Alla sua lista, Kampus e Confederazione degli Studenti, sono stati assegnati 964 voti. Ben 610 le preferenze ricevute dal giovane egiziano, un record. Per la cronaca, all’altra lista in gara, Koinè, sono stati assegnati 730 voti e la più votata è stata Biondo Martina, con 423 preferenze.
Nella foto, il giorno della laurea triennale, Remon con i genitori affidatari
Grazie a chi si è fidato di me. Per chi non l’avesse fatto, prometto di dimostrare di essere all’altezza di questo ruolo prestigioso. We will see. Come ha detto Einstein, il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.
Si chiama Rimon Karam Mahfouz Wisily Hanin. Ma è conosciuto come Remon. Remon Karam.
Quasi la metà della sua vita l’ha vissuta in Sicilia, tra il mare e i monti. Tra Augusta ed Enna. La prima, fondata nel 1232 da Federico II di Svevia, ha tra i suoi figli illustri: Orso Mario Corbino. Il figlio del piccolo pastaio che per leggere e studiare utilizzava anche la luce a gas dei lampioni stradali e che diventò, nel secolo scorso, scienziato, senatore e grande manager della ricerca. Enna, invece, fu fondata dai Sicani, circa 2700 anni fa. E proprio in quell’antica cittadina, il capoluogo di provincia più alto d’Europa, Euno, nel 136 a.C., capeggiò la prima rivolta servile contro Roma. Arditamente lanciava il grido di libertà per i suoi compagni d’avventura, il diritto affermando di ogni uomo a nascere libero ed anche a liberamente morire.
Remon ha qualcosa in comune con Corbino ed Euno? Forse. Come cantava Lucio Battisti tanti anni fa, e come è di moda dire oggi, lo scopriremo solo vivendo.
Di certo, il 4 dicembre 2022, l’egiziano seguiva attentamente, al Circolo Hennion di Enna, la presentazione del libro Talìa che ha due capitoli dedicati a Corbino e a Euno.
Il 25 marzo scorso, è stata la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri (1265-1321). Scrivendo di Remon Karam e al suo viaggio nel mare della vita, pensiamo a Dante e al verso della Divina Commedia: Il sentiero per il Paradiso inizia all’Inferno. È stato quasi sempre così. Ai tempi di Internet come ai tempi di Dante e come ai tempi di Seneca (5 a.C. - 65 d. C.)
Ma per “arrivare in Paradiso”, fortuna, salute e una buona guida non sono sufficienti. Come ben sa Remon, ci vogliono studi, tenacia, sacrifici, passione, autostima, fantasia, resilienza e tante altre qualità per trasformare i sogni in realtà.
È anche fondamentale la sinergia, come scrive, l’ingegnere Roberto Vacca, nel suo libro “La via della ragione”, 1993, ed. Bompiani: La morale antica diceva: “Ama il tuo prossimo!” Qui si dimostra che amandolo o no, dobbiamo cooperare col prossimo e insegnargli a cooperare con noi. È questa la via della ragione.
Ma quali sono i sogni di Remon, oltre a quello di avere la cittadinanza italiana? “Vorrei fare l’ambasciatore o entrare al Parlamento europeo per aiutare chi è costretto a scappare. Vorrei fare qualcosa di buono per gli altri e portare avanti la mia battaglia”
Molto bene. Oltre duemila anni fa, gli abitanti dell’antica Entella furono riconoscenti verso gli ennesi e lo scrissero sul famoso Decreto A2. Oggi, come ha dichiarato davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche Remon è riconoscente verso gli ennesi e verso tutti quelli che l’hanno aiutato e vuole anche fare qualcosa di buono per gli altri.
Ha idee chiare, altri sogni da realizzare e tanta autostima.
In bocca al lupo, dott. Remon Karam!
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