RILEGGENDO POESIA – MASSIMO MORASSO - La notte e, intorno…
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“Il ritmo è ampio, a tratti salmodiante, tanto che ricorda la grande poesia di Dylan Thomas, di cui eredita la tematica del respiro del mondo, collocandosi nella tradizione visionaria di William Blake. Ma il linguaggio è misto, composito: con questo impasto in cui spocchia si può trovare accanto a palpito e trasfigurazione, la grande ala del sacro vola grazie ai mezzi umili della quotidianità […] Genesi, Espiazione, Le oscurità sono i tre grandi momenti di un unico poemetto. […] Il poema, di dimensioni ancora più ampie, è rappresentato da tre plaquette e dal volume Viatico, uscito nel 2010.” Così Bianca Garavelli su POESIA (n. 285, settembre 2013) - la rubrica era Lo scaffale di Poesia - presentava l’ultima fatica letteraria di Massimo Morasso, La caccia spirituale (Jaka Book, Milano, 2012).
A noi invece spetta il compito di far conoscere l’autore a un pubblico (almeno così ci auguriamo) il più vasto possibile. Massimo Morasso non ha un sito personale, quindi dobbiamo affidarci al solito dedalo del web, augurandoci che le eventuali omissioni siano trascurabili.
Massimo Morasso (Genova, 1964) è un saggista, poeta e traduttoreitaliano. Ha frequentato la Facoltà di Lettere presso l’Università degli Studi di Genova, dove si è laureato con una tesi su Rilke. Nel 2001 ha scritto la Carta per la Terra e per l’Uomo, un manifesto di etica ambientale sottoscritto da vari premi Nobel per la Letteratura e premi Pulitzer per la Poesia. I suoi lavori critici e creativi sono stati pubblicati su numerose antologie e riviste, quali, fra le altre: Humanitas, Micromega, Atelier e Poesia.
Nel 2017, con la raccolta poetica L’opera in rosso pubblicata da Passigli, ha ottenuto i Premi Gozzano e Prata. (Prata non è un refuso: è in provincia di Avellino e non è da confondersi col Premio Prato, NdA). È l’autore del manifesto La via anagogica per una nuova critica anagogica della poesia che è stato pubblicato sul n.2 della rivista "AV". È direttore editoriale delle Edizioni Contatti. Tra i riconoscimenti che ha ottenuto, importantissimo il premio Catullo dell’Accademia Mondiale della Poesia dell’UNESCO, conferitogli nel 2018. Ha pubblicato La leggenda della primavera (in tre diverse plaquettes uscite per L’Obliquo: Nel ritmo del ritorno, 1997; Distacco, 2000; Le storie dell’aria, 2000), Viatico (Raffaelli, 2010) e La caccia spirituale (Jaca Book, 2012), trittico che compone il ciclo polistilistico de Il portavoce (1995-2010). Per alcuni anni ha scritto nel segno unico dell’attrice Vivien Leigh, dando alle stampe Le poesie di Vivien Leigh. Canzoniere apocrifo, (Marietti, 2005) e La vita intensa. I racconti di Vivien Leigh (Le Mani, 2009). Traduttore dal tedesco (Meister, Rilke, Goll) e dall’inglese (Yeats), si è dedicato anche alla critica letteraria (La furia per la parola nella poesia tedesca degli ultimi due secoli, puntoacapo, 2009, e In bianca maglia d’ortiche. Per un ritratto di Cristina Campo, (Marietti, 2010) e d’arte (Essere trasfigurato, Qiqajon, 2012). Il suo ultimo libro è la raccolta di saggi narrativi Il mondo senza Benjamin (Moretti&Vitali, 2014). Questo è quanto apprendiamo dal sito https://site.unibo.it/atlante-poeti/it/poeti-nord-ovest/massimo-morasso, che, evidentemente, deve ancora essere aggiornato. Germanista di formazione (alcuni siti web sembrano essersene dimenticati, NdA) ha tradotto in volume dal tedesco (Yvan Goll ed Ernst Meister) e dall’inglese (Navarro Scott Momaday, William Butler Yeats e David Jones) e studiato a fondo la poetica di Rilke. Massimo Morasso è uno degli autori più consapevoli e avveduti della generazione degli autori nati tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta. Da diversi anni, insieme a Giancarlo Pontiggia e a Carlo Prosperi (Presidente della Giuria), è giurato nella sezione libri editi di poesia del Concorso Gozzano-Monti di Terzo - Monastero Bormida (AL). Il concorso – chi scrive può testimoniarlo direttamente – è completamente autofinanziato (non ha sponsor e soprattutto non ha influencer, se possiamo permetterci questa digressione lessicale) e nell’estate del 2021 Morasso, Pontiggia e Prosperi si sono letti (davvero e seriamente) tutti i quattrocento libri pervenuti. Quattrocento, non quaranta, valutando prima autonomamente e poi congiuntamente, in scienza e coscienza. Massimo Morasso è un grande autore e una persona seria. Esattamente ciò che serve alla poesia.
La notte e, intorno…
La notte e, intorno, l’hu di una civetta
senza altre armi che i suoi occhi spalancati.
Creatura affine
sola con il suo lasciapassare di visioni.
Ma le costellazioni e chi le muove
non l’ascoltano? Come non fosse
la sua parola da lei a me
niente di più del verso di un uccello?
Siamo, civetta,
dei giardinieri in un giardino smisurato
e il nostro, non lo senti?
è un canto di pietà.
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