RINVIATA MISSIONE NATO SULLA LUNA

A causa di problemi tecnici, il razzo Artemis non è potuto decollare. Ma il programma spaziale è solo posticipato

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Dopo cinquant’anni l’uomo si prepara a tornare sulla Luna: in base al programma spaziale, la prossima “passeggiata lunare” dovrebbe svolgersi nel 2025. Ad anticipare l’arrivo dell’equipaggio una serie di lanci “di prova”: il primo era previsto proprio lo scorso 29 agosto alle 14:33 (ora italiana), ma a causa di problemi tecnici ad uno dei motori del razzo Artemis la missione spaziale è stata rinviata.

Infatti, durante le procedure di controllo che interessavano i motori “Stage Core” è stata rilevata un’anomalia nel sistema di lancio denominato “Space Launch System” preparato con il propellente. I tecnici della Nasa hanno deciso quindi di sospendere la partenza e attendere di risolvere il problema, ma visto il prolungarsi delle operazioni hanno optato per il rinvio nei prossimi giorni del decollo per consentire di apportare le dovute verifiche. È stato infine individuato come giorno utile per il nuovo tentativo il prossimo 2 settembre.

Si ricorda che ben 12 uomini hanno già calpestato il suolo lunare tra il 1969 e il 1972; stavolta, per la prima volta, farà parte dell’equipaggio anche una donna.

A Cape Carnival gli ingegneri della Nasa hanno lavorato senza sosta per rendere efficienti i motori RS-25 del razzo Artemis ed eliminare eventuali crepe sulle flange che collegano gli interserbatoi.

I serbatoi del velivolo saranno riempiti di propellenti e i controlli sui motori centrali saranno maniacali, in modo tale da far arrivare parte del propellente criogenico ai motori per avere la giusta temperatura di decollo ed evitare che quanto accaduto oggi si riproponga nei prossimi giorni.

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Il nome scelto per il razzo che riporterà l’uomo sulla Luna è Artemis, in onore di Artemide, sorella gemella di Apollo, nome adottato al tempo per indicare il primo programma lunare.

Analizzando i dettagli tecnici, il vettore, Space Launch System, ha una lunghezza di 98 metri e non avrà un equipaggio essendo un volo prova. Nella capsula Orion alloggeranno dei manichini muniti di sensori per simulare tutti gli effetti del volo sull’essere umano.

Il razzo decollerà dal Kennedy Space Center in Florida e la capsula Orion, dopo aver orbitato intorno alla Luna, rientrerà sulla Terra ammarando nell’Oceano Pacifico.

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Il programma lunare è ambizioso e la Nasa conta di lanciare missioni con equipaggio una volta l’anno.

Con Artemis 2 equipaggiata con uomini a bordo nel 2024 si orbiterà intorno alla Luna senza atterrare, mentre nel 2025 con Artemis 3 si cercherà di far atterrare il razzo e riportare l’uomo sulla Luna, precisamente sul polo meridionale, dove è stata rilevata presenza di acqua sotto forma di ghiaccio.

La SpaceX di Elon Musk fornirà tutto il materiale necessario per la costruzione della base lunare su cui atterrerà Artemis 3.

La Starship di SpaceX verrà usata come navetta adibita al trasporto dell’equipaggio dalla capsula Orion al suolo lunare e viceversa.

Ma il programma è ancora più ambizioso: si cercherà infatti di costruire una stazione spaziale denominata Gateway.

Con il razzo Falcon Heavy di SpaceX si lanceranno nel 2024 i primi due elementi, cioè il modulo abitativo e il sistema di alimentazione, in modo tale da permettere agli astronauti che di lavorare e sostare nel Gateway.

La vera funzione della stazione spaziale sarà però quella di essere usata come un punto di sosta e rifornimento in vista dei prossimi viaggi verso Marte.

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Infatti l’obiettivo del programma Artemis, battezzato dalla Nasa come “il prossimo passo da gigante” è l’esplorazione del Pianeta Marte, sfruttando tutte le conoscenze apprese dai viaggi spaziali precedenti. Per far ciò occorre che l’uomo sia presente stabilmente sulla Luna, in quanto un viaggio su Marte si svolge in diversi mesi e la stazione spaziale sul satellite lunare potrebbe fungere da campo base.

Antonio Conversano

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