SALONE DEL MOBILE 2017: IL DESIGN SPOSA LA MODA
FUORISALONE: TUTTI GLI EVENTI PIU’ FASHION DA NON PERDERE
Ogni anno per una settimana la città di Milano accoglie per una settimana produttori, designer dell’arredamento o semplici appassionati del settore per farsi ispirare e scoprire tutte le novità in campo di arredamento d’interni che d’esterni. Se siete di Milano o d’intorni dovete assolutamente farvi coinvolgere dal fermento della città, in centro impazzano gli eventi del Fuorisalone ai quali, nella maggior parte dei casi, si può accedere liberamente. Unico dazio da pagare sono le lunghe file d’attesa, ma si può essere ricompensati dalla scoperta di posti e persone interessanti…sempre meglio di una partita di calcetto raccomandata dal nostro Ministro Poletti per trovare lavoro!
Il salone del mobile conferma, anche in questa edizione, uno stretto legame tra design e fashion, quasi tutte le maison di moda hanno fatto incursione nel mondo dell’arredamento, da soli o in partnership con marchi storici dell’arredamento disegnando complementi d’arredo, oggetti in edizione limitata, portando nelle case più prestigiose il glamour della moda. Una settimana di full immersion nel design, ma anche nel glamour grazie ai tanti party esclusivi ed eventi fashionissimi. Come abbiamo visto nella moda anche nell’arredamento quest’anno sarà un’esplosione di fantasie tropicali e di una forte voglia di riconciliazione con la natura grazie ai materiali scelti per i mobili d’arredo e ai colori neutri usati da tutti i designer.
L’installazione più originale del Fuorisalone è stata quella creata dallo studio di architettura newyorkese Diller Scofidio + Renfro , progettando una tensostruttura alta undici metri composta da trecento paia di jeans gonfiabili griffati Trussardi e uniti tra loro da funi in acciaio inox a formare una tettoia che divide lo spazio in cui si vive e il cielo.
I design danesi MINDCRAFT puntano sul tempo e le sue variazioni per il loro allestimento, il Chiostro Minore di San Simpliciano in Brera è la location perfetta per evocare il tempo della riflessione, un’oasi in cui ritrovare il tempo rubatoci dalla frenesia delle grandi città. Diciotto designer guidati dal curatore della mostra: Henrik Vibskov hanno pavimentato il Chiostro interamente di specchi allo scopo di riflettere e farci riflettere tra la storia millenaria del luogo e la contemporaneità delle opere esposte.
Nello showrrom dello stilista Jil Sanders il più acclamato design del momento, il giapponese Oki Sato presenta la sua mostra dal titolo: Nendo: invisible outlines, una ricerca sulla materia e lo spazio che occupa. Molto poetici i vasi in silicone che come un branco di bellissime meduse fluttuano in un grande acquario che grazie al flusso dell’acqua, sapientemente regolato, si muovono con movimenti ondulatori rievocando una lenta ed eterea danza. Insieme a questa installazione verrà presentata una capsule collection frutto della collaborazione tra il designer e lo stilista. I cultori del brand sono disposti a tutto pur di avere l’iconica Xiao Bag.
Nello storico showroom in Viale Umbria, il marchio Marni allestisce un parco giochi, una distesa di sabbia animata da sculture d’arredo dove vengono presentati complementi d’arredo in edizione limitata come sgabelli, sedie con braccioli contenitore, poltrone. Tutti pezzi unici numerati e fatti e decorati a mano realizzati da un gruppo di donne colombiane che la maison vuole portare all’emancipazione e indipendenza grazie al loro sapiente lavoro artigianale. Come sempre i visitatori potranno interagire con gli oggetti esposti, sostare negli appositi spazi per pic-nic e soprattutto acquistare gli oggetti.
La relazione sempre più stretta tra arredi e abiti è il fil rouge del designer Alessandro Guerriero, che nello showroom dello storico marchio del lusso del tessile per la casa Pratesi, da vita alla mostra dal nome Abitabito concepita dalla riflessione che sempre più gli spazi non si abitano solamente, ma si “indossano”, lasciandosi ispirare dai tessuti che più rappresentano la nostra personalità, una personalità che non viene più solo esibita grazie agli outfit che indossiamo, ma anche esposta a chi entra nella nostra casa. Saranno presenti tre installazioni che interpreteranno tre stanze-abito realizzate con i preziosi tessuti del marchio Pratesi.
Per Louis Vuitton è il viaggio come stile di vita la peculiarità dei suoi complementi d’arredo, l’esposizione Objets Nomades si arricchisce di nuovi dieci pezzi arrivando a venticinque complementi d’arredo esclusivi ed unici. Bellissima la seduta ornata da cinghie in pelle che ricordano tanto quelle delle famose borse della maison, oppure, di grande suggestione, il tavolo intarsiato a mano che riporta fortemente a la cultura nomade. Ogni oggetto è un viaggio nel tempo e nelle diverse tradizioni, che se non si possono acquistare si possono gratuitamente ammirare anche solo per sognare nuove e suggestive culture. Assolutamente da non perdere per chi ama il viaggio e il glamour.
La maison Dolce&Gabbana si cimenta nell’impresa di rendere i nostri piccoli elettrodomestici più glamour, assieme a Smeg, azienda leader nel campo le nostre impastatrici, i bollitori, i frullatori etc.. si trasformano in opere d’arte ricoperti dalle tipiche decorazioni siciliane, non a caso la limited edition si intitola Sicily is my love. Come era già successo per i loro accessori, spuntano vividi agrumi, fichi d’india, fiori tipici dell’isola, le inconfondibili geometrie triangolari dette crocchi.
Sono questi gli eventi più fashion del Fuorisalone che troverete in esposizione permanente sino al nove aprile e che non potrete assolutamente perdervi a Milano, ma se siete delle persone alla ricerca del bello, ma concrete, quello che fa per voi è visitare i tanti padiglioni del Salone del Mobile, dove è possibile riscoprire tutta la maestria del settore manifatturiera del mobile made in Italy, delle tante piccole e medie imprese che creano piccoli gioielli di designer che rendono più belle le case più prestigiose di tutto il mondo. Il Salone del Mobile è una tappa obbligata per guardare e toccare un “vero” mobile creato con materie di pregio e non di riccioli di truciolato o cartone compresso a cui, complice anche la crisi economica, ci siamo abituati. Scoprire che un complemento d’arredo non è un giocattolo, da montare e smontare come ci vogliono far credere dalla lontana Svezia. Approfittiamone dunque, perché sognare di possedere un pezzo unico ed originale non costa niente, tranne il biglietto d’ingresso. Del resto guardare e toccare mi risulta siano ancora atti legali e gratis…almeno sino alla prossima manovra finanziaria!
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