SANREMO: LA SERATA PIU’ ATTESA

La cronaca e le pagelle dei duetti

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Il festival della canzone italiana prosegue, nonostante tutto, nonostante le critiche. Un inizio sulle note di “Perché Sanremo è Sanremo”, quasi a voler indicare la grande serata dei duetti. Il primo pensiero va a Lucio Dalla, con i Negramaro che omaggiano il maestro con il brano “4marzo 1943”. Ottima interpretazione, il gruppo salentino sono una vera e propria garanzia. Infatti, non sono nuovi a cover del genere, vedi l’arrangiamento di “Meraviglioso”.

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Ad accompagnare Amadeus in questa serata è la modella Vittoria Ceretti, entrata nella top ten delle donne più belle. La Ceretti si mostra sicura, come se avesse già calcato il palco dell’Ariston.

Anche questa sera la simpatia e l’imprevedibilità di Fiorello aiutano a rendere la serata più gradevole. Non manca una battutina per Zingaretti, che nel pomeriggio ha sorpreso tutti rassegnando le dimissioni come segretario del Partito democratico. Il monologo sulla politica è gradevole, vedendo lo stesso Fiorello attento nell’esporre una vicenda complessa e misteriosa. Il tema degli ospiti che hanno detto no, creano molti mal di pancia all’interno dell’opinione pubblica. Amadeus ci ha tenuto a chiarire il tutto: “Io li capisco, il momento è difficile e un po’ tutti hanno paura del covid”.

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Per questo, lo showman Fiorello ironizza cantando in modo anomalo. Simpatici gli adattamenti ai testi sulle canzoni di Morandi e Massimo Ranieri. Toccante il monologo di Antonella Ferrari, l’ex ballerina oggi attrice a causa dello sclerosi multipla, commuove tutti raccontandosi in modo inedito. L’attrice si sfoga alzando la voce, dando una grade testimonianza di vita: “Da oggi potrò smettere di avere paura della paura”.

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Il tema centrale della serata, è sicuramente la difficile situazione dei teatri. Infatti, lo spazio dedicato agli attori è notevole. Sul palco dell’Ariston Valeria Fabrizi, meglio conosciuta come Suor Costanza in che Dio ci aiuti, che appare emozionata per la sua prima volta al festival.

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Simpatico siparietto tra Ibrahimovic e Mihajlovic, che hanno ripercorso insieme gli aneddoti delle loro grandi carriere. Un omaggio dovuto quello all’allenatore del Bologna, che ha combattuto una battaglia difficile contro la leucemia. Molto belle le sue parole nel descrivere la malattia: “E’ stata una malattia perfida, ma dopo aver incassato il colpo ho ricominciato a pensare positivo”. Oltre il racconto, c’è spazio anche per la musica, dove Sinisa, Ibra, Fiorello e Amadeus, si cimentano in “Io Vagabondo”, con il giocatore del Milan in difficoltà. In linea con la tematica sportiva, assistiamo ad un’altra grande testimonianza. Donato Grande, atleta nello sport Powerchair footbal, che tra l’altro veste anche la maglia della nazionale. Nonostante la disabilità, Donato è l’esempio concreto di chi non si arrende mai.

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Ritorna il tema delle donne, con un duetto interessante tra Achille Lauro e Emma Marrone. Amadeus (dopo le critiche della scorsa edizione), decide di tornare su un tema così complesso.

Una serata gradevole con grande musica, mai come in questo momento abbiamo bisogno di respirare normalità.

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Le pagelle dei big:

Noemi con Neffa: Prima di andare via (7)

Il ritmo non manca e il sound è gradevole, Neffa appare leggermente sotto tono, ma la grinta di Noemi compensa tutto.

Aiello con Vegas Jones: Gianna (3)

Molti ci chiediamo il perché della sua presenza al festival, ma a questa domanda non ci è dato sapere.

Annalisa con Federico Poggipollini: La musica è finita (7)

Canzone scontata ma la sua voce è devastante. Un’ Annalisa in gran forma a questo festival.

Arisa con Michele Bravi: Quando (4)

Bello rivedere Michele Bravi all’Ariston, non possiamo dire la stessa cosa per il brano. Interpretato malissimo, facendo svanire l’essenza di un capolavoro simile.

Bugo con i Pinguini Tattici Nucleari: Un’avventura (3)

L’arrangiamento non è male, ma Bugo ci mette del suo per rovinare tutto, sembra che non sia ancora entrato nel mood sanremese. I Pinguini nonostante l’impegno non incantano.

Colapesce e Dimarrtino: Povera Patria (2)

Brano difficile da interpretare, troppo pretese da parte del duo. La voce inedita di Battiato non basta.

Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass: Il mio canto libero (5)

L’impegno non manca, ma non sembrano all’altezza dell’Ariston. Prestazione mediocre, senza lasciare il segno, se non le stonature.

Ermal Meta con la Napoli Mandolin Orchestra: Caruso (8)

Il brano aiutava, ma Ermal Meta si supera interpretando la canzone in modo magistrale.

Extraliscio e Davide Toffolo con Peter Pichler: Medley Rosamunda (7)

Non si può negare l’originalità e la creatività nell’interpretare vecchi brani della nostra storia. L’arrangiamento è splendido adattato in modo innovativo. Veramente una bella versione, da riascoltare sicuramente.

Fasma con Nesli: La fine (4)

Esibizione condizionata da un microfono non funzionante (cosa abbastanza scandalosa), ma Amadeus (giustamente) la fa ripetere. Nel complesso l’arrangiamento non sembra un granché, con Nesli al di sotto delle aspettative. Fasma non sappiamo se sa cantare, visto che utilizza sempre l’auto-tune.

Francesca Michelin e Fedez: Medley Allora Felicità (7)

Vedere Fedez non rappare fa effetto, ma tutto sommato riesce nell’impresa. Interessante il gioco di musicalità, insomma una gradevole sorpresa. Brava la Michelin (come al solito).

Francesco Renga con Casadilego: Una ragione di più (5)

Interpretazione discreta, il suo modo di cantare alla lunga tende ad annoiare anche sella voce della Casadilego è molto bella.

Fulminacci con Valerio Ludini e Roy Paci: Penso positivo (9)

Dinamico, propositivo, esplosivo. Un’esibizione degna di questa serata, con la sorpresa Ludini. Eccezionale anche Roy Paci, che con la sua tromba fa venire giù (si fa per dire) l’Ariston.

Gaia con Lous And The Yakuza: Mi sono innamorato di te (4)

Poco da dire, interpretazione da rivedere. Gaia ci mette del suo per rovinare il pezzo di Tenco. Molto brava Lous And The Yakuza, ma capita in un momento sbagliato.

Ghemon con i Neri Per Caso: Medley- L’Essere infinito (7)

I Neri per caso sono una garanzia per il festival. Gradevole l’esecuzione del Medley, con una chiave interpretativa molto bella.

Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior: Gli anni (7)

L’originalità non manca e neanche la creatività. Gio Evan finalmente si mette in mostra.

Irama: Cyrano (5)

Anche questa sera l’esibizione avviene tramite video registrazione. Brano impegnativo, ma il giovane cantante riesce a tenere il passo. Esibizione quasi sufficiente, ma davanti a brani del genere non è facile per nessuno.

La Rappresentante di Lista con Donatella Rettore: Splendido splendente (5)

Torna la Rettore, ma il duo non convince. L’arrangiamento presenta delle lacune e delude le aspettative.

Lo Stato Sociale con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino: Non è per sempre (6)

L’interpretazione del brano non è niente di eccezionale. Molto bello il messaggio lanciato sui teatri, un segno di speranza per il nostro Paese.

Madame: Prisencolinensinainciusol (10)

Senza dubbio la cover più articolata. La capacità di Madame di interpretare vari generi è impressionante anche per la provocazione lanciata sui banchi a rotelle.

Malika Ayane: Insieme con te non ci sto più (6)

Interpretazione sufficiente, vista la voce ci si aspettava molto di più. A tratti sembrava svogliata.

Maneskin con Manuel Agnelli: Amandoti (10)

La grinta di questo giovani è fuori discussione, musicalmente e vocalmente sono pura poesia. Grande esibizione di Manuel Agnelli.

Max Gazzè con Daniele Silvestri e la The Magical Mistery Band: Del mondo (5)

Colpo scenico molto bello, ma cosa voleva dire Max Gazzè?

Random con The Kolors: Sono un ragazzo fortunato (5)

Pessima interpretazione di un brano energico già di suo. Random non sembra ancora pronto per Sanremo.

Willie Peyote con Samuele Bersani: Giudizi universali (6)

Un duo insolito, che non sfigura. Willie Peyote oggi non fa il rap e appare leggermente fuori luogo.

Orietta Berti con Le Deva: Io che amo solo te (8)

Grande interpretazione della Berti molto più a suo agio nell’interpretare un brano storico.

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Classifica della serata:

  1. Ermal Meta – “Caruso” (Lucio Dalla) con Napoli Mandolin Orchestra2) Orietta Berti – “Io che amo solo te” (Sergio Endrigo) con Le Deva 3) Extraliscio feat. Davide Toffolo – Medley “Rosamunda” (Gabriella Ferri) con Peter Pichler 4)Willie Peyote – “Giudizi universali” (Samuele Bersani) con Samuele Bersani 5) Arisa – “Quando” (Pino Daniele) con Michele Bravi 6) Maneskin – “Amandoti” (Cccp Di Giovanni Lindo Ferretti) con Manuel Agnelli 7)Annalisa – “La musica è finita” (Ornella Vanoni) con Federico Poggipollini 8)Max Gazzè – “Del mondo” (Csi Di Giovanni Lindo Ferretti) con Daniele Silvestri e The Magical Mistery Band 9)La Rappresentante di Lista – “Splendido splendente” (Donatella Rettore) con Donatella Rettore 10) Ghemon – Medley “Le ragazze”, “Donne”, “Acqua e sapone”, “La canzone del sole” con i Neri Per Caso 11) Lo Stato Sociale – “Non è per sempre” (Afterhours) con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino 12) Gaia – “Mi sono innamorato di te” (Luigi Tenco) con Lous And The Yakuza 13) Irama – “Cyrano” (Francesco Guccini)14. Colapesce e Dimartino – “Povera patria” (Franco Battiato) 15) Fulminacci – “Penso positivo” (Jovanotti) con Valerio Lundini e Roy Paci 16) Malika Ayane – “Insieme a te non ci sto più” (Caterina Caselli) 17) Noemi – “Prima di andare via” (Neffa) con Neffa 18) Madame – “Prisencolinensinainciusol” (Adriano Celentano) 19) Francesco Renga – “Una ragione di più” (Ornella Vanoni) con Casadilego 20) Fasma – “La fine” (Nesli) con Nesli 21) Francesca Michielin e Fedez – Medley (Calcutta – “Del verde”, Daniele Silvestri – “Le cose che abbiamo in comune”, Jalisse – “Fiumi di parole”, “Non amarmi” – Aleandro Baldi e Francesca Alotta, “Felicità” – Al Bano e Romina Power) 22) Aiello – “Gianna” (Rino Gaetano) con Vegas Jones 23) Bugo – “Un’avventura” (Lucio Battisti) con i Pinguini Tattici Nucleari 24). Gio Evan – “Gli anni” (883) con i cantanti di The Voice Senior 25) Random – “Ragazzo fortunato” (Jovanotti) con i The Kolors 26) Coma_Cose – “Il mio canto libero" (Lucio Battisti) con Alberto Radius e Mamakass.

Giuseppe Capano

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