SATURNO

Saturno è il sesto pianeta del sistema Solare in ordine di distanza dalla nostra Stella ed è, fra tutti, quello più affascinante per il suo imponente sistema di anelli che gli danno un aspetto così caratteristico.
Questo “gigante gassoso” è, dopo Giove, il pianeta più massiccio del sistema Solare, ben novantacinque volte più grande della Terra.
La sua composizione è simile a quella del Sole, essendo costituito per il 75% di idrogeno e per il 25% di elio.
Saturno e la Terra a confronto
Saturno appare nettamente schiacciato ai poli, per via della sua rotazione rapida e della bassissima densità, che lo rendono facilmente deformabile. Pensate che questo pianeta ha la densità più bassa di tutto il sistema Solare, addirittura inferiore a quella dell’acqua: se, per assurdo, immergessimo il pianeta in un mare capace di contenerlo, galleggerebbe! La Terra, al contrario, ha la densità maggiore.
Il nucleo del “signore degli anelli” ha, verosimilmente, un diametro di 25.000 chilometri e una temperatura di 12.000 °C, mentre la sua atmosfera forma fasce chiare e scure parallele all’equatore con perturbazioni cicloniche - simili a quelle di Giove - e nubi composte da cristalli di ammoniaca che gli conferiscono il suo aspetto giallognolo.
Come Giove, Saturno ha delle bande colorate su tutta la sua superficie, anche se l’intensità cromatica è molto più debole.
L’asse di rotazione, inclinato di 26,731°, dà al pianeta un ciclo di stagioni simile a quello terrestre ma molto più lungo. Saturno, infatti, impiega circa 29,5 anni a compiere un’orbita intorno al Sole mentre impiega soltanto 10h 34m per completare la rotazione intorno al proprio asse.
Ma ciò che più affascina di questo pianeta sono senz’altro gli anelli.
Con un telescopio amatoriale ma sufficientemente potente, possiamo vedere Saturno - che si presenta all’occhio come un luminoso puntino grigio-giallastro - e i due anelli principali, intervallati dalla Divisione di Cassini (una striscia nera). In realtà, le sonde spaziali hanno rilevato la presenza di molti altri anelli, disposti in sette fasce intervallate tra loro. Queste fasce hanno uno spessore massimo di 2 Km e sono larghe circa 120.000 Km.
Ogni quindici anni, in prossimità degli equinozi di primavera e d’autunno di Saturno, gli anelli spariscono alla vista (tranne per telescopi più potenti) perché l’inclinazione dell’asse del pianeta è tale che si trovano di taglio sull’equatore. L’ultima volta in cui gli anelli sono "spariti" è stato il 2009; la prossima sarà, quindi, il 2024.
Gli anelli di Saturno - dettaglio
Gli anelli planetari sono composti da un’infinità di oggetti ghiacciati, la cui grandezza va dal millesimo di millimetro al metro.
La loro origine è sconosciuta per cui si può solo ipotizzare che si siano formati dalla disgregazione di un satellite di Saturno o che siano un "avanzo" del materiale da cui ha preso forma il pianeta.
Quanto alla composizione, per il 99% si tratta di acqua ghiacciata, che gli conferisce la lucentezza che tutti conosciamo.
Nascosti tra gli anelli, degli agglomerati di centinaia di metri che la NASA ha chiamato moonlet (mini lune).
Bisogna dire che Saturno ha ben 83 lune (conosciute), detenendo così il primato per il maggior numero di satelliti del sistema Solare. La luna più importante è Titano perché è l’unico satellite a possedere una densa atmosfera. È anche il primo ad essere stato scoperto, nel 1655, dall’astronomo e fisico olandese Christiaan Huygens.
La maggior parte di queste lune porta il nome dei Titani della mitologia greca. Finiti questi, hanno preso il nome da personaggi della mitologia greca e romana o da giganti di altre mitologie.
Ma chi è Saturno nella mitologia?
“Il mito di Saturno” - Pieter Paul Rubens, 1636-38
Saturno altri non è se non Crono, colui che divorò tutti i suoi figli perché gli fu profetizzato che uno di loro lo avrebbe detronizzato. E accadde proprio così. Giove (Zeus) gli fu nascosto alla nascita dalla madre Rea, una Titanide e, divenuto adulto, prese il posto del padre sul trono.
Nella mitologia romana, Saturno è il dio dell’agricoltura: difatti il suo glifo è una rappresentazione stilizzata della falce. Egli è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, da cui nasce la stirpe degli dei dell’Olimpo.
La leggenda vuole che quando Crono fu spodestato da Giove, fuggì in Occidente per approdare in Italia, in particolar modo nel Lazio, dove si nascose. Infatti “Lazio” viene dal latino latere che significa proprio “nascondersi”. Qui Crono divenne il sovrano divino dell’antichissima età dell’oro, dove abbondavano i frutti della terra e non vi erano né guerre né malattie.
La stessa Italia è chiamata spesso dai poeti “terra di Saturno”.
simbolo astrologico di Saturno
Il glifo di Saturno è composto da una croce che sormonta una coppa aperta a sinistra.
La croce si pone in alto, spazio simbolico dello spirito e della spiritualizzazione. Una spiritualizzazione, però, che non cade dal cielo ma sorge dal basso, dal luogo della nostra umanità, fino ad inglobarla. Saturno “feconda” gli sforzi umani rendendoli degni di salire al “trono” di Dio. Come fece lui. E ci stimola a tirare fuori la nostra individualità, il nostro carattere, le nostre capacità e i nostri doni per metterli “a servizio”. Le difficoltà che il devoto incontra sul suo cammino non sono mai un fattore di scoraggiamento, al contrario, sono una tappa obbligata su un percorso ad ostacoli che lo porta irrimediabilmente alla vittoria.
Saturno è, infatti, è associato alla privazione e alla serietà ma, proprio per questo, regola il senso di responsabilità dell’individuo, sostenendolo nella sua crescita interiore. Se Saturno ci mette alla prova, significa che ci ritiene degni della vittoria e, certamente, non ci abbandonerà nel momento dello sconforto. Una volta superate le difficoltà, ci sentiremo più forti, più stabili, più radicati in noi stessi e in ciò che facciamo.
Saturno è il pianeta delle sfide, è colui che OSA, che si spinge fino in fondo e torna indietro vittorioso.
Lo sanno bene i nati in Capricorno, perché da lui sono governati.
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