SCIOPERI IN TUTTA LA FRANCIA

“No alla riforma pensioni di Macron!”

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"Sono gli stipendi e le pensioni che devono essere aumentati, non l’età pensionabile", si legge su un grande striscione portato dai lavoratori che ha aperto la marcia di protesta a Tours, nell’ovest della Francia.

Il presidente Emmanuel Macron, all’inizio di questa settimana, ha affermato che il suo piano riguardante la riforma pensioni era “giusto e responsabile” e deve essere messo in atto. La nuova riforma proposta dal governo prevede di alzare l’età pensionabile di due anni, ovvero a 64.

Questa notizia è stata accolta con malcontento generale in tutta la Francia, generando insurrezioni e scioperi.

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I lavoratori francesi hanno scioperato e si sono uniti alle innumerevoli marce in tutto il Paese, fermando i treni e tagliando la produzione di elettricità.

Lo sciopero ha interrotto le traversate in traghetto tra Dover e Calais, un’importante rotta marittima per il commercio tra la Gran Bretagna e il continente.

Sono state bloccate le spedizioni presso le raffinerie di Total Energies.

Durante la protesta di Parigi la polizia ha sparato gas lacrimogeni, arrestando circa venti persone, indicate come pericolose.

Il governo afferma che la riforma delle pensioni è vitale per garantire che il sistema non fallisca. Spostare l’età pensionabile di due anni e prolungare il periodo di versamento porterebbe ulteriori 17,7 miliardi di euro ($ 19,1 miliardi) di contributi pensionistici annuali, consentendo al sistema di raggiungere il pareggio entro il 2027, secondo le stime del Ministero del Lavoro.

D’altro canto i sindacati sostengono che ci sono altri modi per garantire la fattibilità del sistema pensionistico, come tassare i super ricchi o aumentare i contributi dei datori di lavoro o quelli dei pensionati benestanti.

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Laurent Berger, leader del CFDT, il più grande sindacato francese, ha dichiarato: “Questo problema può essere risolto in un modo diverso, attraverso la tassazione. I lavoratori non dovrebbero pagare per il deficit del settore pubblico”.

Detto ciò, la riforma delle pensioni deve ancora passare in parlamento, dove Macron ha perso la maggioranza assoluta ma spera di farla approvare con il sostegno dei conservatori.

Marlen Cirignaco

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