SCONTRO TRA TITANI: META VS APPLE

La società di Zuckerberg accusata di aver carpito illecitamente dati personali degli utenti iOS

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cms_27620/0.jpgAncora guai per Mark Zuckerberg. La società di cui è presidente e amministratore delegato, Meta, è stata accusata dal gigante Apple di aver raccolto dati personali degli utenti collegati alle varie piattaforme tramite dispositivi mobili, nonostante le politiche adottate dall’azienda di Cupertino per impedire tale fenomeno. Come riferito dalla rete Bloomberg, il caso si sarebbe aperto con una proposta di class action depositata da due utenti di Facebook presso il tribunale federale di San Francisco. Gli stessi si sono scagliati contro i social network del gruppo Meta, rei di aver bypassato il sistema App Tracking Transparency (anche ATT) di Apple e le leggi statali e federali, raccogliendo i dati degli utenti senza il loro consenso. Denunce simili erano pervenute al tribunale pochi giorni addietro; di tutta risposta, la società si sarebbe difesa categoricamente negando il fatto e affermando che i propri browser in-app rispettano le decisioni sulla privacy, comprese le pubblicità.

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Tuttavia, i fruitori di Facebook e Instagram non si sono lasciati scoraggiare da tali dichiarazioni, allettati dalla possibilità di incassare risarcimenti come parte lesa. “Anche quando gli utenti non acconsentono a essere tracciati – hanno rilanciato alcuni querelanti - Meta tiene traccia dell’attività online degli utenti di Facebook e delle comunicazioni con siti Web esterni di terze parti iniettando codice JavaScript in tali siti. Quando gli utenti fanno clic su un collegamento all’interno dell’app di Facebook, Meta li indirizza automaticamente al browser in-app che sta monitorando anziché al browser predefinito dello smartphone, senza dire agli utenti che ciò sta accadendo o che vengono monitorati”.

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Nello specifico, Meta avrebbe sfruttato il browser in-app proprio per avviare il tracciamento indesiderato a scapito delle regole imposte da Apple, ostacolo ben presto aggirato. “Questo consente a Meta di intercettare, monitorare e registrare le interazioni e le comunicazioni dei suoi utenti con terze parti, fornendo a Meta dati che aggrega, analizza e utilizza per incrementare i propri introiti pubblicitari” spiegano i legali. Un’ipotesi che fa già tremare gli utenti iOS iscritti a Facebook e Instagram sparsi in ogni parte del globo, potenzialmente “spiati” dal freddo occhio del web.

Alice My

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