SHOPPING NEL VECCHIO CONTINENTE: LA CITTA’ CHE NON TI ASPETTI
Specchio, servo delle mie brame: qual è la borsa più desiderata del reame?

Il rito dello struscio, antica tradizione napoletana, ma diffusasi in tutto il bel paese consiste nel passeggiare per le vie del centro cittadino sfoggiando il proprio outfit, per fare nuovi incontri, per sedersi al bar più cool, per guardare le vetrine e fare, immancabilmente, shopping. Le città deserte e le serrande abbassate, che abbiamo visto durante il covid-19, sono solo un brutto ricordo che appartiene al passato, lo shopping online, se pur in continuo incremento, non ha definitivamente messo la parola fine allo shopping fisico. Uno studio del colosso immobiliare commerciale Cushman & Wakefield in partnership con Mytraffic, specialista di analisi dei flussi ha rilevato che, se pur con le difficoltà che hanno alcune vie dello shopping, lo studio ha evidenziato che il sessanta per cento delle città e vie Europee prese in considerazione hanno avuto un incremento di presenze.
Lo studio ha analizzato le vie dello shopping di sette città europee arrivando a decretare Amsterdam e precisamente Kalverstraat, via al centro della città, la vincitrice con un aumento del trenta per cento di passaggi riprendendosi, con gli interessi, il venti per cento lasciato sul terreno a causa della pandemia. Certamente l’incremento è dovuto anche al ritorno dei turisti, tesi applicabile in tutta Europa, ma soprattutto alla voglia di riprendersi la propria città dopo due anni di reclusione e distanziamento sociale. A sorpresa, ammettiamolo non abbiamo mai pensato ad Amsterdam come ad una città fashionista, è Amsterdam la città in cui si fa più shopping fisico, le vie dello shopping cambiano rotta.
La città che si aggiudica il secondo posto è Madrid, precisamente la Gran Via con un aumento del ventisei per cento di passaggi rispetto allo scorso anno. La via di Madrid ha visto anche nuove aperture come lo store di Uniqlo, la riapertura dello store di Pull&Bear, attendendo lo store di Nike e il secondo in città di Victoria’s Secret. Una via in fermento che si proietta in forte incremento, la via più vitale, anche se con meno passaggi della via della città dei canali.
Il gradino più basso del podio se lo è aggiudicato la città di Parigi e la sua via più iconica, gli Champs-Elysees che tutti avremmo pensato al primo posto. L’incremento dei passaggi è stato del “solo” quindici per cento decretando la chiusura di molti brand di fascia media a discapito di aperture di brand di sportswear tra cui Adidas e Foot Locker. La ville lumiere continua a confermarsi una città del lusso come dimostrano le aperture, una su tutte, quella della boutique della maison Yves Saint Laurent, una magra consolazione per la blasonata Parigi che si è vista scippare lo scettro dalla plebea Amsterdam nel suo mondo d’elezione: quello del fashion e dello shopping.
Il quarto posto va ad un’altra blasonata del fashion e dello shopping come Milano e precisamente a Corso Vittorio Emanuele II con il suo “piccolo” sei per cento di aumento di passaggi, ma che registra l’apertura dello store di Armani Exchange e quello del brand polacco del fast fashion Reserved. Milano batte Roma, anche se l’asse meneghino del fashion che si snoda tra piazza Duomo e piazza San Babila resta dietro l’asse del fashion della città eterna tra via del Corso e via dei Condotti.
Le due strade in cui, negli ultimi dodici mesi, non c’è stato un aumento di passaggi, ma un calo si trovano a Berlino, precisamente Kurfurstendamm con un calo di passaggi del dodici per cento e a Londra, precisamente l’iconica Oxford Street con un calo di passaggi del diciotto per cento.
Tra gli accessori più amati dalle donne le borse sono senza dubbio al primo posto, ma quali sono le più desiderate dalle fashioniste di tutto il mondo? Secondo i dati di Slingo, che ha analizzato le ricerche fatte su Google e Instagram nel triennio 2020-2023, la borsa con il più alto di desiderabilità al mondo è la Birkin della maison Hermes. Nonostante le lunghe liste d’attesa, nonostante il suo prezzo proibitivo, l’iconica borsa della maison non sembra essere scalfita dalla crisi o subire un declino di popolarità, anzi il suo tasso di desiderabilità è aumentato del diciannove per cento. Desiderare fa bene, fosse solo perché non costa nulla…almeno per ora! Al secondo posto si posiziona la Neverfull della maison Louis Vuitton, mentre al terzo posto si posiziona la Marmount della maison Gucci.
La collezione resort spring-summer 2024 della maison Genny, disegnata dalla designer Sara Cavazza racconta di glamour seduttivo in modo sussurrato, dove non è l’ostentazione di capi ed accessori, ma la consapevolezza di indossare capi sartoriali e timeless il fil rouge. Il tessuto d’elezione per la bella stagione come il lino viene accompagnato dall’organza, dalle piume e dallo sparkling, il mood è sporty-chic, la silhouette è fluida, le linee sono pulite e nette. La palette colori trasuda freschezza, ma anche glamour grazie al sapiente connubio tra bianco, rosa cipria e beige con nuance più pop come l’arancio, il fuxia, il verde, l’azzurro e l’oro. Il must per la maison è il colore in total look che rende subito l’outfit glam-chic. Genny è la prova che quando sono gli abiti a parlare non servono fashion show spettacolari e front row acchiappa like per far parlare di sé.
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