SINDROME DI PINOCCHIO: Bugie per vivere o vivere di Bugie

Piccole o grandi. Innocenti o croniche. Quanti sono gli uomini bugiardi? E come difendersi?

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Avete mai conosciuto un bugiardo o una bugiarda? Secondo alcuni studiosi italiani si, perché tutti sistematicamente diciamo bugie; due estranei al primo incontro mentono più o meno 300 volte durante i primi dieci minuti di conversazione, pensate dopo... Gli esperti dicono che: "Inventando alcuni dettagli su noi stessi, riempiamo un vuoto mettendoci dentro delle qualità che pensiamo di non avere e che ci farebbero sentire più apprezzati".

Si mente in mille occasioni e per diversi motivi: per necessità, per pietà, per aiutare un amico, per amore, per compassione, per avere un posto di lavoro, anche per il quieto vivere.

Le bugie stanno alla base dei rapporti umani e non solo, anche gli animali le utilizzano: il pavone mente per conquistare la femmina, le femmine di scimmia approfittano dell’assenza del maschio per accoppiarsi con un altro maschio, oppure nascondendo le banane al capobranco per poterle mangiare da sole; in quanto a bugie gli esseri umani non si differenziano molto dagli animali.

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I ricercatori inglesi sostengono che la medaglia d’oro va agli uomini, perché mentono il triplo rispetto alle donne. Perché? Per paura, per vigliaccheria, per insicurezza, per avere rapporti sessuali più facilmente, per impressionare il sesso opposto, per non ferire i sentimenti altrui. Le donne invece mentono meno, ma meglio; secondo lo psicologo Manuel Alarcon Molina è dovuto al fatto che hanno più coraggio, sanno controllare meglio le emozioni e quando hanno un segreto davvero importante, non lo rivelano a nessuno, nemmeno alla loro migliore amica.

Ci sono tante tipologie di bugie, le bianche, sono quelle più innocue e vengono dette per non ferire la sensibilità di qualcuno, ad esempio:

"Come mi sta questo vestito amore?"

"Perfetto, sembra disegnato per te".

Ricordo che da piccola, alle scuole elementari facevo dei pessimi disegni che la maestra puntualmente mi strappava, senza preoccuparsi minimamente della mia sensibilità. Io testarda mi esercitavo a casa e quando li mostravo a mia madre mi diceva: "bellissimo è un capolavoro". Mentiva spudoratamente. L’ho capito nel tempo: questa è una bugia pedagogica. Oppure la bugia utile, detta per aiutare qualcuno. Quante bugie abbiamo detto per aiutare i nostri amici del cuore o i compagni di classe... Queste, sono bugie nelle quali ci siamo imbattuti tutti, sia come protagonisti che come spettatori. Ma il bugiardo cronico è tutt’altra cosa. E’ uno che mente su tutto, nella vita, nel lavoro, nell’amore. Anche quando non ne ha motivo, perché deve essere sempre sopra le righe. È un affabulatore, colleziona incontri ravvicinati con persone importanti e famose. Quindi donne se vi trovate di fronte a un uomo così si tratta di un pallone gonfiato, il tipico uomo che vive di bugie.

Se un semplice bugiardo va a cena con una donna, mente alla propria compagna per evitare una scenata di gelosia e ci sta’ è comprensibile. Il bugiardo cronico non va a cena con nessuno, ma dice di essere stato a cena con Sharone Stone, ricamandoci su una storia da oscar, convincendo la propria donna che non poteva perdere un’occasione simile.

Giulietta Masina raccontava che suo marito, Federico Fellini - bugiardo cronico - arrossiva solo quando diceva la verità. Smise di soffrire per le sue bugie e i suoi tradimenti solo quando decise di rifugiarsi nel tipico menefreghismo delle mogli consapevoli di amare un bugiardo cronico.

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Gli psicologi hanno tracciato un profilo dei bugiardi cronici: sono di solito persone che hanno avuto un padre severo, pronto a giudicarli per i deludenti risultati scolastici o sportivi e che li amava solo in base agli obiettivi raggiunti. Hanno una bassa autostima, ma sono narcisi e vogliono essere amati e ammirati; hanno il bisogno compulsivo di inventare storie per sostenere il proprio personaggio; sono abili manipolatori, indossano al mattino una maschera e non se la tolgono, questione di vita o di morte poiché si identificano in chi raccontano di essere. Sono dotati di grande talento nell’inventare balle e scelgono le donne quali vittime preferite. Donne giovani e belle delle quali possono vantarsi; preferibilmente deboli, quindi predisposte a scambiare lucciole per lanterne. Quella del bugiardo cronico è una sindrome tipicamente maschile. Raramente colpisce le donne e quando lo fa predilige quelle dal carattere maschile, predisposte al potere.

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Quindi care lettrici, se incontriamo uomini del genere, meglio scappare all’istante, perché pochi sono recuperabili. Non ci crederete, ma la menzogna può creare dipendenza tanto quanto la droga e l’alcol. Se non lo faremo, ci accorgeremo un giorno di avere avuto tutti gli elementi per vedere, ma di aver preferito mettere la testa sotto la sabbia. A quel punto saremo costrette a fare i conti con noi stesse e con le nostre debolezze.

Tina Camardelli

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