SS NOME DI MARIA

«12 settembre: Santissimo Nome della B. V. Maria. In questo giorno viene rievocato l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il Figlio santissimo e viene posta avanti gli occhi dei fedeli la figura della Madre del Redentore per essere piamente invocata.»
Così recita il Martyrologium Romanum parlando di questa antica devozione che i Pontefici hanno arricchito di indulgenze nel corso dei secoli.
“Madonna col Bambino e angeli” di Filippo Lippi, 1465, particolare
La devozione al nome di Maria risale alla metà del XII secolo ma la festa fu istituita nel 1513 da Papa Giulio II, per la sola diocesi di Cuenca, in Spagna. Fu in seguito soppressa da San Pio V e ripristinata, nel 1671, da Papa Sisto V, che la estese al Regno di Napoli, fino a Milano. Fu poi “grazie” all’inspiegabile vittoria riportata contro i Turchi dal re di Polonia Giovanni Sobieski, che Papa Innocenzo XI estese la festa a tutta la Chiesa, nell’anno 1683. Papa Pio X le assegnò la data definitiva tutt’oggi in vigore: il 12 settembre. Questa memoria liturgica fu nuovamente tolta dal calendario romano da Papa Paolo VI e definitivamente inserita da Giovanni Paolo II nel 2002.
Quella del SS Nome di Maria non è l’unica festività cristiana che nasce per commemorare delle importanti vittorie. Si pensi alla Madonna del Rosario, legata alla battaglia di Lepanto (7 ottobre 1671) e alla Trasfigurazione di N.S., istituita per ricordare la liberazione di Belgrado (6 agosto 1455).
Va detto che la devozione al SS. Nome di Maria nasce e si sviluppa di pari passo con la devozione al SS. Nome di Gesù: l’una non va senza l’altra.
Nella Bibbia, il nome di una persona ne indica l’identità e la missione, per cui è interessante comprendere e conoscere le radici del nome di Maria.
Ambito Carpigiano, affresco con gloria del Nome di Maria, (1873-1893)
L’origine di questo nome potrebbe essere di egizia. Se così fosse, contiene la radice del verbo AMARE. Maria è, dunque, l’Amata celebrata nel Cantico dei Cantici, colei in cui «non vi è difetto» (cf. Ct 4,7) così come la «piena di grazia», secondo le parole dell’arcangelo Gabriele (Lc 1,28).
L’ebraico Maryam ci riporta, invece, alla parola MARE, da cui scaturisce il senso di abbondanza e di maternità della «Madre di tutte le grazie».
Sempre dall’ebraico, alcuni rabbini fanno risalire il nome Maryam dalla radice MRR, «essere amaro, amarezza». Questo perché dopo la nascita di Maryam, sorella di Mosé, il Faraone iniziò a rendere amara la vita degli Israeliti. Nell’interpretazione cristiana, questo significato viene ricondotto a Maria corredentrice: «Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore» (Lam 1,12).
Un’altra probabile radice é MOREH+YAM (= signora + mare), “Signora del mare”. Anche questo significato è legato al periodo dell’Esodo del popolo ebraico dalla terra d’Egitto. Maria, come la sorella di Mosé, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso. Recita Sant’Ambrogio da Milano in una sua esortazione: «Maria è la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo».
Una classica “immaginetta” di Maria, Stella del Mare
La presenza della radice "mare" nel nome di Maria, ha suggerito, nel corso dei secoli diverse interpretazioni. Cito, in particolare, quella di un grande devoto della Madre di Dio, San Luigi Maria Grignion de Montfort: «Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria». (Trattato della Vera Devozione, 23)
La Chiesa invoca Maria nel bellissimo inno «Ave, Maris Stella». Questa preghiera, di origine incerta ma che sappiamo risalire almeno al IX secolo, unisce la probabile radice etimologica M + ’OR (ebr.= luce) + YAM (= mare), con le più alte considerazioni scaturite dalla devozione di San Bernardo: «Ella è la pura e gloriosa stella che sorge da Giacobbe ed illumina tutto il mondo; la sua luce brilla nei cieli e penetra negli abissi, percorre la terra, infiamma d’amor divino ogni cuore, suscita le virtù e distrugge il vizio. Ella è la candida e dolce stella dalla Provvidenza innalzata sopra il profondo mare dell’universo, per illuminarlo con lo splendore del suo esempio».
Qualunque sia la vera radice di questo nome - il più diffuso e amato nel mondo - ciascuno di noi può trovare il significato che più gli parla al cuore. Perché, alla fine, il nome è la persona e la persona è Amore.
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