STORIE DAL PIANETA TERRA. IL PENTAGRAMMA KAZAKO

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Kazakistan, lo stato estero che una volta gli italiani chiamavano Cosacchia. Una nazione tornata alla ribalta delle cronache internazionali nel 2013, quando il programma Google Earth mostrò uno strano disegno sul suolo. Una figura geometrica particolare, da molti identificato con un pentagramma, del diametro di 366 metri, non proprio un puntino. Per la precisione si tratta di una stella a 5 punte, rivolta verso il basso, con le estremità che non toccano direttamente il cerchio ma sono ad esso collegate tramite dei prolungamenti. Ed all’interno di questa stella compare un pentagono. Qualcuno ha provato ad ipotizzare possa trattarsi di un sito per l’osservazione del lancio di missili, ma secondo gli esperti, la località in questione sarebbe troppo lontana per essere adibita a tale scopo. Una archeologa russa ha invece spiegato che la zona era stata concepita dai sovietici, prima della caduta dell’U.R.S.S., come parco divertimenti. Ovvio, chi non penserebbe a costruire un parco giochi per famiglie dove l’inverno dura in media 111 giorni all’anno, con temperature che vanno sotto lo zero, e dove l’estate è torrida ma anche piovosa, con frequenti temporali che causano inondazioni? Questa spiegazione in effetti non convince, ma evidentemente il mistero resta. Inoltre il disegno, visibile dall’alto, come ha dimostrata il programma di Google, è stato, se così si può dire, inchiostrato, piantando filari di alberi lungo le linee componenti il disegno, come ad evitare che potessero venire cancellate. Tornando invece al pentagramma stesso, dando credito agli studiosi dell’occulto, può avere valenza positiva ed essere di protezione quando la punta è rivolta verso l’alto, mentre è negativo se è nel verso opposto, come in questo caso. Quindi abbiamo un disegno visibile dall’alto, rappresentante un simbolo negativo, ma al cui interno è iscritto un pentagono, che invece sarebbe simbolo di salute, contenente diverse sezioni auree. Piccolo inciso, la sezione aurea è detta anche proporzione divina perché riscontrabile in molteplici contesti naturali, e proprio a causa di questa ricorrenza ha convinto diversi pensatori, dell’esistenza di un rapporto tra l’universo e la natura, tra il grande ed il piccolo. L’unica certezza dunque, in merito a questo disegno, è che non si tratta di una formazione naturale, però ci si ferma qui, non si conosce altro, perlomeno pubblicamente. Un simbolo esoterico in una nazione dove apparentemente di esoterico non c’è nulla. Forse. Perché in realtà ad Astana, la capitale, si trova il Palazzo della Pace, una enorme piramide divisa in tre parti, ricca di simboli massonici e religiosi.

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Inoltre davanti al Palazzo Presidenziale si trovano due colonne, come quelle che secondo la simbologia massonica erano davanti al Tempio di Re Salomone. Potrebbe essere finita qui, ma anche lo Stadio a forma di occhio, in grado di chiudersi, fa la sua parte in una città definita da molti come la capitale mondiale degli Illuminati, un’organizzazione tentacolare che, dicono le leggende complottiste, guida il percorso dell’umanità. Chissà dove sta la verità, a chi si deve quel disegno sul terreno, e perché si trova in una nazione che ha una capitale il cui nome è stato cambiato diverse volte, fino a quello definitivo attribuitole nel 1998. Il pianeta terra ha tante storie da raccontare, questa è una di quelle, e forse un giorno qualcuno ci racconterà anche come si può anagrammare il nome Astana.

Paolo Varese

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