SUMMIT NATO: DRAGHI RICALCA SUL SISTEMA DI DIFESA EUROPEO
Rafforzamento delle alleanze necessario in un momento di vulnerabilità strutturale
L’intervento di Mario Draghi al summit dell’Alleanza Atlantica a Bruxelles, pone l’accento sulla preservazione del sistema valoriale comune agli stati membri, tra cui l’attaccamento ad un ordine internazionale basato sulle regole, che è sistematicamente messo alla prova sul piano internazionale da strategie politiche coercitive, adottate da paesi non membri, sulle cui decisioni ricalca una forte responsabilità collettiva.
In particolare nel corso del summit si è parlato della questione Cina, individuando nella compagine indo-pacifica una serie di sfide a cui guardare in ordine ad un futuro all’insegna del conseguimento di obiettivi comuni sia sul piano della sicurezza internazionale, minata dalla mancanza di trasparenza e l’uso della disinformazione da parte della Cina, sia a livello ambientale, in particolare alla stregua della discussione della Commissione circa l’European Green Deal, per la transizione ecologica e la neutralità climatica entro il 2050. La NATO si è dichiarata aperta al dialogo con lo storico rivale orientale, sulla base dei propri interessi, “accogliendo con favore” - come si legge nel comunicato- “le opportunità di impegno con la Cina in aree di rilevanza per l’Alleanza e su sfide comuni come il cambiamento climatico. Convinti che ci sia valore nello scambio di informazioni sulle rispettive politiche e attività, per aumentare la consapevolezza e discutere potenziali disaccordi’’.
In prospettiva di tale cooperazione, gli alleati della Nato ’’esortano la Cina a impegnarsi in modo significativo nel dialogo, nel rafforzamento della fiducia e nelle misure di trasparenza riguardo alle sue capacità nucleari”, in quanto la trasparenza e la comprensione reciproche andrebbero a vantaggio sia della Nato, sia della Cina. Un rafforzamento dell’Alleanza Atlantica è quindi necessario in un momento di vulnerabilità strutturale come quello che le nostre democrazie stanno vivendo a causa della pandemia da Coronavirus.
Come spiega il premier Draghi infatti, il summit della Nato a Bruxelles è una continuazione del G7 del giorno prima, e"fa parte del processo di riaffermazione e di ricostruzione delle alleanze fondamentali degli Usa, che erano state indebolite dalla precedente amministrazione"- dice Draghi alludendo anche al fatto che la prima visita del presidente Trump nel maggio 2017 fu in Arabia Saudita. Un elemento di discussione del summit è stata la questione dell’autonomia strategica dell’Ue nell’ottica di un rafforzamento della collaborazione NATO-Ue, con un maggiore focus da parte dell’Europa sull’irrobustimento del proprio sistema di difesa e sicurezza che evidenzi il ruolo di architrave dell’Unione, per uno sviluppo complementare. L’Unione Europea ha infatti i requisiti per apportare un contributo positivo a importanti questioni di sicurezza internazionale, considerata la sua contiguità alla regione mediterranea, tra le più instabili nella compagine socio-politica a livello globale.
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