Sete di giustizia

L’acqua non è uguale per tutti.

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Il suo possedimento, nei prossimi 10-15 anni, scatenerà guerre socio-economiche. Già oggi, un decimo dei grandi fiumi mondiali è oggetto di contese tra Nazioni. La previsione infausta è condivisa da Riccardo Petrella, consigliere alla Commissione Europea, portavoce de “l’acqua come bene comune mondiale e patrimonio dell’umanità”.

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Italia: ogni persona beve in media 200 litri di acqua minerale l’ anno.In Ciad la metà della popolazione beve acqua contaminata; in Tanzania la diarrea è la prima causa di mortalità infantile. Nelle nostre case la distanza tra letto e rubinetto è di circa 8 metri, in Africa si percorrono decine di km al giorno per trovare l’acqua.

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Per un bagno caldo si consumano oltre 100 litri di acqua, in Camerun 1 persona su 2 vive senza servizi sanitari. Lo scarico del wc consuma fino a 20 litri d’acqua potabile, mentre nel mondo 1 miliardo e 400 milioni di persone non ha accesso ad acqua potabile.

Perchè l’acqua è così preziosa?

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La Terra e gli esseri viventi sono costituiti per lo più da acqua, basti pensare che nelle piante rappresenta mediamente l’80 % . Noi stessi siamo fatti per 2/3 di acqua, infatti è il mezzo in cui avvengono tutte le reazioni chimiche dell’organismo, per questo nel deserto morireste prima di sete che di fame. La percentuale di acqua differisce per età e sesso e talune condizioni fisio-patologiche.

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Non solo, l’acqua è venerata in tutte le civilità. E’ ritenuta sacra nelle maggior parte delle tradizioni: ebraica, buddhista zen, induista, islamica, africana, afro-brasiliana, shintoista, cristiana ed è l’ elemento in cui si svolgono riti e preghiere. “Laudato si mi Signore per nostra sorella Acqua ed ella è umile, preziosa, casta” scriveva San Francesco.

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Eppure, nonostante sia una risorsa inestimabile, il numero di persone a secco aumenta, tanto che nel 2020 saranno oltre 3 miliardi. Una risorsa sempre più rara insomma, che in funzione della sua indispensabilità, assume un valore commerciale strategico, anche in termini di speculazione finanziaria. Basti pensare che i poveri del mondo pagano l’acqua 1000 volte più di noi.

Da cosa è dovuta la crisi idrica?

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L’ ONU nel 2006 si è battuta contro la desertificazione, una delle principali piaghe. Il 20 % dei suoli agricoli irrigui è interessato dal processo di salinizzazione e ben il 6 % dell’Europa è costituito da terre aride. Perchè, fondamentalmente, chi ne ha , ne abusa, credendo che sia solo sua e che sia una fonte illimitata.

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Il suo maggior impiego, quindi lo spreco, deriva dall’ aumento degli usi civili, della popolazione urbana, ma anche dagli usi eccessivi di enti e strutture e dall’ utilizzo di depuratori. L’acqua è protagonista nell’industria chimica, agro-alimentare, negli allevamenti e persino a livello militare e bellico. La salute è un diritto di tutti i cittadini di oggi e di domani, se ognuno di noi rispettasse alcune semplici trucchetti quotidiani, aiuterebbe a vivere meglio un intero pianeta.

Cosa fare?

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Viviamo nell’ era dell’informazione, si può iniziare ad approfondire l’ argomento e a fare il “passa parola”. Iniziamo a ridurre il consumo di acqua in bottiglia e a preferire quella di rubinetto, in quanto potabile, economica e non inquina. Riducendo gli sprechi con alcuni gesti quotidiani, si risparmiano centinaia di litri l’anno. Pretendere una gestione pubblica partecipativa. Riflettendo sul fatto che non sarebbe giusto privatizzare l’aria e quindi nemmeno l’acqua.

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E in ultimo, ma non meno importante, iniziamo a sostenere la promozione relativa al portare l’acqua a chi non ce l’ha, un pozzo sicuro cambia la vita di molti.

Daniela Meringolo

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