Social Network, BaitJ
L’app per risolvere i problemi del nostro passato virtuale
Privato che diventa pubblico, pubblico che diventa argomento di discussione sulla bocca di tutti. A quanti sarà venuto in mente di scomparire dalla piazza virtuale dei social, stanchi dei ripetuti attacchi alla nostra privacy e ormai esausti di un continuo presente all’interno di ogni tipo di piattaforma di condivisione. Nonostante questo insano desiderio (in quanto nonostante i buoni propositi sono ancora ben pochi i coraggiosi che compiono realmente il gesto di scomparire dalla rete di contatti intessuta grazie ai social), cancellare la propria identità dal mare magnum della rete è un’impresa improba, in quanto è difficile non lasciare tracce del nostro passato virtuale. Anni di chat, conversazioni, traffico dati, post, scambio di immagini e di dialoghi, iscrizioni a siti di qualsiasi tipo, costituiscono alla lunga un seminato di briciole che si snodano all’infinito e terminano, se terminano, in mani e in banche dati insospettabili.
C’è però chi ha fortunatamente pensato di affrontare questo problema e risolvere il fastidioso passato social di molti che hanno deciso di dire addio a post e immagini troppo ingombranti e magari anche imbarazzanti. Un’applicazione collegabile ai propri account Twitter e Facebook chiamata BaitJ consente di mantenere un’immagine on-line coerente con il nostro presente, adatta soprattutto in chiave lavorativa. Oggi più che mai i datori di lavoro sono molto attenti ai profili social dei propri dipendenti, quindi meglio stare attenti a non mostrare contenuti imbarazzanti condivisi anni fa. BaitJ funziona un po’ come un moderno smacchiatore in grado di eliminare gusti e pensieri datati e che oggi non riflettono più i nostri pensieri, ma che rimangono comunque ancora online. Attraverso BaitJ sarà possibile cercare contenuti specifici e ricerche cronologiche ad hoc tramite l’uso di u na parola chiave, e poi tutto verrà cancellato con un click.
Non solo. Questa applicazione, sviluppata in Itala, serve anche a riportare alla luce contenuti e piacevoli ricordi del passato. Il nome dell’app, Bait, rimanda al termine inglese “esca”, si lega cioè a una funzione di “pescare” appunto i ricordi del passato attraverso un esca legata a un amo “J” in grado di raggiungere ogni tipo di profondità del nostro passato sul web. L’epoca contemporanea è contraddistinta da una serie di enormi facilitazioni che permettono a ognuno di noi di affrontare la quotidianità con maggiori strumenti di problem solving inimmaginabili solo 20 anni fa. Di fronte a questa meraviglia tecnologica perdiamo di vista però alcune accortezze come la tutela della nostra privacy e la necessaria riflessione e ponderatezza su alcuni gesti e parole impresse per sempre nella memoria virtuale del web. Ora sembra che anche questa nostra disattenzione e poca accortezza possa essere corretta opportunatamente. Tornare indietro si può. Ma solo nel mondo virtuale. Ricordiamocelo.
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