TEMPO DI NATALE …LEGGIAMO
…un libro e una penna possono cambiare il mondo

Eccomi a voi con il periodico appuntamento dedicato ai miei consigli di lettura. In questo tempo di Natale vi propongo alcuni libri che, spero, possano interessarvi. Come sempre con il consueto “aforisma incentivante”: Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo (Malala Yousafzai)
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Ethics Gym, Mariagrazia Villa, Franco Angeli
La cura del bene in senso morale è la prima competenza che ogni comunicatore dovrebbe acquisire per avere successo.
Perché comunicare con un’etica è un vantaggio professionale, non solo personale?
Perché significa saper costruire relazioni potenti, empatiche, durature.
E un networking autentico serve ad aumentare il proprio potenziale e, pertanto, le performance, la produttività, la qualità del lavoro e il benessere individuale e di team.
Sulla scorta degli antichi, che ritenevano che le virtù andassero esercitate quotidianamente sino a trasformarle in buone abitudini, qui vi spiegheremo come mandare in palestra il nostro agire comunicativo per diventare dei veri e propri campioni dell’etica.
Pronti ad allenarvi?
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L’orlo del bosco. La cura delle dipendenze tra catene a libertà, Cecco Bellosi, DeriveApprodi
La droga è tornata come grande questione sociale.
Attraversa ceti e classi, integrati ed esclusi.
Alla ricerca performante della cocaina, illusoria degli psicofarmaci, lenitiva dell’eroina, straniante del crack, consolatoria della bottiglia triste e solitaria.
In fabbriche, scuole, famiglie, carceri, ponti, strade. Li unisce l’esplosione delle solitudini nelle lande desolate della postmodernità.
In un mondo dominato dai Big Data e Big Pharma tra spaesamento, paura, angoscia, rabbia, rancore.
E social autistici.
L’orlo del bosco è la soglia tra luce e oscurità: questo è il senso del viaggio dell’autore nella sofferenza delle dipendenze, della follia, delle solitudini.
Li dove praticare una cura non significa imporre modelli normativi né discipline.
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Storia di un’ossessione. Lev Tolstoj e Vladimir Čertkov, Roberta De Giorgi, Del Vecchio Editore
Il volume di Roberta De Giorgi con grande originalità, e dovizia di materiali d’archivio, ci presenta la proposta letteraria di Tolstoj da una nuova prospettiva: immersa in un entusiasta, attivo, coraggioso, corale e multiforme contesto qual è stato il movimento per il pacifismo e antimilitarismo di fine Ottocento in Russia, il cui centro di gravità è stato il lungo e affettuoso sodalizio tra Tolstoj e Vladimir G. Čertkov (1854-1936).
Tolstoj, conclusa la stagione dei grandi romanzi, sperimentò una forma ibrida di comunicazione, mescolando, da una parte, la novella per il popolo con il saggio morale, e dall’altra la letteratura con la critica sociale, appoggiandosi sul più devoto, tenace e convinto dei suoi sostenitori, che per età ed energia si fece carico della diffusione dei precetti morali tolstoiani, del sostegno alle sette religiose, delle battaglie contro la coscrizione obbligatoria e la caccia, per la terra ai contadini e le comunità agricole autonome.
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Malinconie smargiasse (poesie 2011-2022), Franco Falasca, Fabio D’Ambrosio editore
La cultura è al servizio dell’uomo e non l’uomo al servizio della cultura.
La letteratura di Franco Falasca tra carta e bit. Finalmente l’essere si libera della Storia, dello Spiritualismo, della Civiltà, dello sperimentalismo asettico, dell’Altro da sé, ed eiacula nella solitudine quantica dell’Universo, senza verità, nella descrizione fenomenica sincera di ciò che appare in un flusso dove non c’è più lo psicologismo, per proiettarsi nel brivido dell’esistenza.
La letteratura di Falasca su carta o smartphone è razionale e metafisica, antidoto alla fragile psiche preda della paura delle difficoltà invisibili.
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Guida alla politica mediorientale, Rosita Di Peri, Francesco Mazzucotelli, Mondadori Libri
Nel dibattito pubblico italiano, e talvolta anche in quello accademico, il Medio Oriente è rappresentato da coppie di stereotipi inconciliabili: magia delle Mille e una Notte e intransigenza del radicalismo religioso; sensualità dell’harem e repressione delle donne; rivoluzione e dittatura; attivismo e terrorismo. Tali stereotipi sono generati da meccanismi complessi e refrattari a quadri analitici rigidi.
In particolar modo, i processi politici della regione, se non adeguatamente contestualizzati, si appiattiscono su una generica nozione di fallimento e violenza
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In questa lezione aperta, a cui parteciperanno esperti di diverse aree del Mondo Arabo-islamico (Nordafrica e Mediterraneo, Medio Oriente, Asia Centrale), si illustreranno gli strumenti metodologici necessari a comprendere la complessità dei processi politici, illustrando gli snodi della storia e del pensiero politico contemporanee e i principali dibattiti in corso in ambito politologico, storiografico e antropologico.
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