TEMPO DI NATALE…LEGGIAMO

Con i nostri bimbi e bimbe, abili e super abili

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In questi giorni nei quali ormai siamo alle porte del Natale, con tutto ciò che esso significa (grandi pranzi, grandi acquisti...) vorremmo approfondire con voi gli obiettivi di sviluppo sostenibile:

n° 1. Sconfiggere la povertà,

n° 2. Sconfiggere la fame,

n°12. Consumo e produzione responsabili.

E allora propongo per i nostri piccoli le storie dei fantastici raccontastorie di Storie di Pace per Tutti, i volontari impegnati nell’affermare i valori per costruire una cultura di pace, attraverso le storie destinate a tutte le bambine e i bambini e ragazze e ragazzi. Non dimentichiamo che bisogna raccontare in maniera inclusiva, sostenendo la cultura della diversità, dell’accessibilità a tutti i bambini e le bambine, attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi, tra cui i simboli CAA e il Lis.

cms_28794/1.jpgUna ricetta miracolosa (video lettura accessibile)

Comincio con una “Una ricetta miracolosa”, una video – lettura accessibile ispirata all’ albo illustrato scritto da Gaetan Doremus, edito da Terre di Mezzo. Una ricetta miracolosa ci suggerisce un’idea geniale per preparare una cena con ingredienti preziosi che aiutano a sconfiggere la fame, la povertà e la solitudine.

E pensando proprio alla povertà, che riflette diversità territoriali ma anche locali, e alla fame, lasciamoci ispirare dal condominio della video-lettura accessibile «Una ricetta miracolosa». I protagonisti di questa storia dopo essersi trovati nella condizione del bisogno di condividere il cibo – «fette di torta, fette di vita»- per poter mangiare tutti, riflettono sulla vicenda:

[...] È una cosa così piacevole e così nuova che alcuni si chiedono molto seriamente: «Domani come faremo a tornare alle vecchie abitudini?»

https://www.youtube.com/watch?v=CjbKTSJImEE

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cms_28794/2_1671680675.jpgSignor Orso ha fame, di Alice Campanini (Storie Cucite, 2022) - Libro in simboli

A un grande letargo segue necessariamente un grande appetito, e infatti, risvegliatosi da un lungo sonno, il signor Orso si ritrova con lo stomaco piuttosto brontolante. Inesperto e un po’ tontolone, tuttavia, Orso non riesce a trovare la colazione adatta a lui e anche l’aiuto del suo amico riccio Filippo sembra portare a ben pochi risultati. Fiori, bambù, carote e cortecce lasciano a desiderare ma talvolta (Newton insegna!), quando si è perseveranti, le soluzioni possono cascare dal cielo!

Con la consueta dose di genuinità e candore, i personaggi creati da Alice Campanini si trovano coinvolti in piccole avventure che mettono alla prova la loro inventiva e i loro rapporti di amicizia. Il riccio Filippo, già presente in Un riccio per amico e di Bosco dove sei?, in questo è maestro: la sua generosità e il suo prendersi cura degli altri sono, infatti, il motore di tutti i racconti che lo vedono protagonista.

Semplice e iterato nella struttura narrativa, Il signor Orso ha fame presenta un testo non troppo asciutto ma nemmeno troppo complesso: un giusto equilibrio per lettori che non manifestino grandi difficoltà a seguire storie di una certa lunghezza e a comprendere frasi in cui non mancano espressioni metaforiche e costruzioni con una o più coordinate e/o subordinate.

I simboli impiegati, come da modello in-book, sono i WLS, il che garantisce una certa flessibilità e ricchezza espressiva. Riquadrati e dedicati a singoli elementi lessicali, i simboli sono fisicamente inseriti sulle stesse pagine in cui compaiono le illustrazioni, continuando però a risultare molto leggibili. La composizione grafica appare infatti equilibrata e non confusiva.

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cms_28794/3.jpgCiao ciao giocattoli di Marta Pantaleo (Carthusia, 2016 Silent book)

Tempo di scatoloni, cernite, cambiamenti. Forse una nuova casa. Fatto sta che il protagonista di "Ciao ciao Giocattoli" si trova alle prese con una serie di giocattoli con cui probabilmente non gioca più perché è ormai cresciuto. Ma i giocattoli hanno questa qualità speciale: che non servono solo nel momento in cui li si usa, bensì riservano una certa utilità per il dopo, per il momento cioè in cui, solo guardandoli, fungono da detonatori di pensieri. Perché se può esserci (ma non è detto!) un momento in cui ci si sente troppo grandi per giocare con pinguini di peluche, carretti e navi di legno, non si è mai troppo grandi per assaporare i ricordi felici che questi custodiscono. Dietro ogni oggetto c’è infatti la memoria di una viaggio, di un’esperienza, di una tenerezza o di una condivisione con persone care che lo rendono carico di affetto e significato.

E così accade proprio al ragazzo dipinto da Marta Pantaleo nel silent book pubblicato da Carthusia. I giocattoli che nelle prime pagine popolano immobili la sua stanza diventano poi protagonisti di sfrenate avventure sulla neve, nel bel mezzo del mare ghiacciato o in sella a una slitta: sono i ricordi di un passato felice che continua ad esistere e ad accompagnare il ragazzo anche quando farà letteralmente spazio nella sua vita, cedendo i balocchi a un negozio. Qui troveranno senz’altro nuova vita – ne abbiamo conferma nell’ultima pagina – quando altri bambini ne prenderanno possesso riattivando il felice circolo dei momenti spensierati che poi diventeranno sereni ricordi.

Con uno stile particolarissimo che ricorda – non solo per i contenuti – le atmosfere nordiche, Marta Pantaleo dà vita a un libro per immagini in cui chiunque può ritrovarsi e che aiuta a sentirsi coinvolti in un percorso di crescita che ci accomuna. Con un gioco sottile tra passato e presente, l’autrice scava nel sentimento profondo tra attaccamento e distacco che coglie qualunque ragazzo che abbandoni l’infanzia per diventare grande. Questo aspetto, che dona complessità e ricchezza al libro e che probabilmente ha concorso alla sua premiazione al Silent Book contest 2016, lo rende fruibile anche a bambini e ragazzi con difficoltà di decodifica del testo (poiché qui questo è assente) ma con una certa dimestichezza nella decodifica delle figure e dei loro legami narrativi.

Fonte: https://www.storiepertutti.it/

Antonella Giordano

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