TENSIONI SULL’ASSE BERLINO-PARIGI

L’incontro tra Macron e Scholz delude le aspettative e lascia presagire tempi difficili

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Si è tenuto all’Eliseo un incontro tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, per discutere e trovare una soluzione unitaria sulle sfide che attendono le due nazioni nel prossimo futuro.

Dal meeting, però, pare non siano emersi i presupposti per il raggiungimento di un obiettivo comune, in quanto le divergenze tra i due leader si riflettono sulle varie decisioni politiche adottate. Infatti, già prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino, in tema di commercio energetico la Francia si era dimostrata alquanto restìa nei confronti della proposta della Germania circa il progetto del gasdotto Nord Stream 2 per importare gas dalla Russia all’Europa passando appunto per la Germania. Questo perché Macron temeva una dipendenza senza precedenti da parte dell’Europa nei confronti della Russia per la fornitura di gas, in linea con le preoccupazioni espresse dagli Stati Uniti d’America.

Altra questione molto delicata riguarda la manovra economica di 200 miliardi di euro adottata dalla Germania per tutelarsi dall’aumento dei prezzi delle energie, a scapito del tanto voluto e invocato tetto europeo sul prezzo del gas, interpretato dai francesi come una distorsione dei mercati.

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Nell’incontro, per l’appunto, si è discusso di innumerevoli argomenti come il tetto sul prezzo del gas, la fornitura dello stesso, gli armamenti e la politica estera in relazione alla guerra in Ucraina. Il summit si è caratterizzato per un’atmosfera di tensione diffusa, in quanto Berlino punta a ridurre l’inflazione che divampa inesorabile in Europa, mentre Parigi è favorevole a delle misure che portino vantaggi a tutto il continente e non solo alla singola Germania.

Per quanto riguarda gli armamenti, già da tempo i due interlocutori stanno discutendo della possibilità di dare vita ad una difesa europea comune, proposta lanciata dalla Germania insieme ad altri 14 Stati, ma che la Francia non condivide, preferendo rimanerne estranea. Prova di questo tentativo di unione militare è il nuovo sistema di difesa aereo che può contare sul nuovo caccia Fcas, che Macron però non condivide, in quanto detto sistema di difesa sarebbe di matrice israelita e americana, facendo venire meno l’utilità del sistema di difesa italo-francese Samp/T.

Altro spinoso problema è l’idea lanciata dal Presidente francese di ripensare e rifondare l’Unione Europea denominandola Comunità Politica Europa; suggerimento, questo, non esposto direttamente a Scholz ma condiviso dal Parlamento tedesco.

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Certamente le comunicazioni tra Macron e Merkel erano più distese e fruttuose di quelle che intercorrono attualmente tra il presidente francese e il nuovo cancelliere tedesco, il quale, sebbene dichiari la propria apertura al dialogo, in realtà sembra non approvare in toto la linea francese.

In un recente intervento, il leader della Cdu, Friedrich Merz, ha osservato che Scholz dovrebbe impegnarsi nel trovare un punto di incontro con Macron, in quanto le relazioni tra la Francia e la Germania sono state sempre proficue.

Antonio Conversano

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