TERREMOTO TURCHIA E SIRIA. I MORTI SONO A CENTINAIA

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Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter è stata registrata nel sud della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale.

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Si aggrava di ora in ora - e supera al momento i 600 morti - il bilancio delle vittime: 237 persone sono rimaste uccise nelle aree sotto controllo del governo in Siria, secondo il sottosegretario alla Salute, Ahmed Dhamiriyeh, citato dalla televisione di stato. Oltre 600 i feriti nelle stesse aree. Il presidente della Syrian American Medical Society, Bassel Termanini, ha riferito alla Dpa che alla sua organizzazione, presente nel 50% circa delle strutture sanitarie delle aree sotto il controllo delle forze di opposizione - risultano 91 morti e oltre 500 feriti, soprattutto nelle zone di Aleppo e Idlib. In Turchia, i morti sono 284 e i feriti oltre duemila, ha riferito il vicepresidente Fuat Oktay.

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"La situazione è molto tragica, decine di edifici sono crollati nella città di Salgin", ha riferito un membro dell’organizzazione siriana dei caschi bianchi, in un riferimento alla città situata a cinque chilometri dal confine con la Turchia.

L’Ufficio di gestione dei disastri e delle emergenze di Ankara, che dipende dal ministero dell’Interno, ha reso noto che il sisma è stato registrato alle 4,17 ora locale, le 2,17 in Italia, ed è stato registrato a 23 chilometri a est di Nurdagi, nella provincia di Gaziantep.

Sono oltre 40 le scosse di assestamento registrate in Turchia nelle ore successive alla prima, ha riferito l’agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze del ministero degli Interni di Ankara, secondo cui la seconda più forte è stata di magnitudo 6,6. A causa della elevata magnitudo e della relativa vicinanza al mare, sia il Cat-Ingv che il Koeri hanno poi diramato un’allerta tsunami per il Mediterraneo, un’allerta di tipo Watch, ha sottolineato l’Ingv.

Il sisma è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro. Le autorità turche non hanno al momento dato notizie di vittime, ma alcuni video diffusi sui social media mostrano palazzi crollati in molte città della regione.

cms_29292/ITALIA_Bandiera.jpgItalia

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Tutta la struttura dell’ambasciata italiana ad Ankara, insieme ai consolati onorari nelle città più colpite dal devastante terremoto della notte, "si è immediatamente attivata" per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani, "siamo operativi sin dalle prime notizie del sisma", ha detto all’Adnkronos l’ambasciatore italiano ad Ankara, Giorgio Marrapodi, secondo cui i connazionali che si trovano nelle zone del sisma "sono poche decine, con molti di loro abbiamo già parlato e stanno bene, ma le verifiche continuano".

L’ambasciatore spiega di aver parlato con "i consoli onori nelle varie città, da Gaziantep ad Alessandretta, che si sono messi in contatto con i nostri connazionali e proseguono le verifiche". Nelle zone colpite, secondo Marrapodi, si trovano per lo più funzionari di organizzazioni internazionali.

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Gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati per il terremoto distruttivo" che ha colpito Siria e Turchia e sono pronti a fornire tutta la necessaria assistenza".

Fa sapere in una nota il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, secondo cui il presidente Joe Biden ha dato istruzioni all’agenzia per gli aiuti Usaid e agli altri partner del governo federale per valutare la risposta degli Stati Uniti per aiutare quanti sono più colpiti.

cms_29292/EUROPA_Bandiera.jpgUe

L’Ue è pronta ad aiutare Turchia e Siria, assicurano il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. "Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre.

I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L’Ue è pronta ad aiutare", scrive su twitter Borrell. E Michel: "Sono profondamente rattristato dalle notizie del devastante terremoto che ha colpito parti della Turchia e della Siria. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle numerose famiglie che hanno perso la vita e auguro una rapida guarigione ai feriti. L’Ue è pienamente solidale con voi".

cms_29292/Nato.jpgNato

"Piena solidarietà al nostro alleato Turchia dopo il terribile terremoto.

Sono in contatto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu.

Gli alleati della Nato stanno mobilitando il loro sostegno".

Lo scrive su twitter il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.

Redazione Esteri

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