TRUFFE NEI PAGAMENTI DIGITALI

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cms_29266/0.jpgL’European Data Protection Day 2023 promosso dal Consiglio d’Europa il 28 gennaio per combattere il fenomeno delle frodi è un’occasione importante per riflettere sul problema e fare tesoro di informazioni utili per difendersi dalle truffe derivanti dagli strumenti di pagamento digitale.

La data segna l’anniversario della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati personali, il primo diritto internazionale giuridicamente vincolante nel campo della protezione dei dati e mira a sensibilizzare e promuovere le migliori pratiche in materia di privacy e protezione dei dati.

Le principali tipologie di frodi

cms_29266/1.jpgLe tipologie di frodi esistenti sono molteplici. Il fenomeno più diffuso attualmente è il phishing, ovvero l’invio di e-mail ingannevoli, del tutto simili a quelle di banche e aziende note, che chiedono ai destinatari di condividere informazioni sensibili; una variante del phising è lo smishing, ossia un attacco condotto tramite SMS che chiedono di cliccare un link per bloccare un pagamento, fornire dati personali o fornire i codici di sicurezza necessari per finalizzare le transazioni e-commerce, come ad esempio i codici OTP (One Time Password); ulteriore variante è il vishing (voice phising), cioè un tentativo di frode condotto tramite una telefonata sempre con l’obiettivo dei frodatori di farsi comunicare dai titolati i dati personali, della carta o i codici di sicurezza necessari per transare

Come riconoscere un tentativo di frode

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E’ sempre bene seguire questi semplici consigli:

  • Diffidare da qualsiasi mail, SMS o telefonata che richieda dati riservati;
  • Verificare il mittente della mail: gli indirizzi e-mail da cui provengono da comunicazioni sicure terminano sempre con .it;
  • Non cliccare nessun link che conduca a pagine esterne in cui viene chiesto di inserire dati e informazioni personali;
  • Verificare i siti in cui si fanno acquisti: quelli sicuri iniziano sempre con https//
  • Diffidare da link non corretti o troppo brevi: le e-mail di phishing fanno sovente uso di URL abbreviate (short URL) per nascondere indirizzi web fraudolenti;
  • Controllare che il link presente nell’SMS ricevuto rimandi al sito ufficiale di chi lo invia e comunque non chieda l’inserimento di codici di sicurezza;

Contattare subito il servizio clienti della propria banca in caso di anomalie, problemi riscontrati durante le operazioni di pagamento in internet, o in caso si ritenga di essere stati contattati da un frodatore o di essere caduti vittime di una truffa.

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Consiglio inoltre di consultare:

https://economiapertutti.bancaditalia.it/informazioni-di-base/occhio-truffe/

https://www.bancaditalia.it/media/notizia/avviso-campagna-di-phishing-con-uso-illecito-del-nome-della-banca-d-italia/

Francesco Leccese

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