TRUMP: LE ACCUSE DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA
Si indaga ancora sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021

La Commissione d’inchiesta costituita per indagare e dare una valutazione sull’assalto al Congresso americano avvenuto il 6 gennaio 2021 ha sentenziato che l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump scelse di non agire e, nonostante i consigli dei suoi collaboratori e dei figli, decise di assistere l’insurrezione trasmessa in tv. L’accusa è di aver tradito la Costituzione americana, sulla quale l’ex Presidente ha giurato.
Durante l’analisi dei 187 minuti dell’assalto, la Commissione ha sostenuto che Trump, dopo aver incitato la folla alla violenza, ha abbandonato Capitol Hill.
Il presidente della commissione, Bennie Thompson, ha dichiarato che tutti i consiglieri del tycoon hanno cercato di convincerlo a fermare la protesta, ma Trump è rimasto imperterrito sulla sua decisione.
Definito dall’ex vicepresidente Mike Pence un codardo, Trump ha continuato ad aizzare la folla dando l’autorizzazione ai presenti, incitandoli all’insurrezione.
Sarah Matthew, l’ex viceportavoce della Casa Bianca, ha affermato davanti alla Commissione che solo dopo diverse ore e con una delicata fase di convincimento da parte dei consiglieri, l’ex presidente si è convinto a postare sui social un video dove invitava i manifestanti a tornare a casa.
Il deputato repubblicano Adam Kinzinger, membro della commissione, ha dichiarato che “tutti alla Casa Bianca e fuori volevano uno stop delle proteste. Tutti tranne Trump”.
Durante l’udienza la commissione ha anche analizzato il video postato da Trump il giorno dopo l’assalto a Capitol Hill dove rivolgendosi alla Nazione, l’ex Presidente, condannava l’assalto, ma in molti hanno dubitato che questo video fosse stato pubblicato solo per la paura di un possibile impeachment e di un ricorso al 25mo Emendamento.
Durante l’assalto al Congresso, alla Casa Bianca era presente anche l’ex first lady Melania Trump, la quale ha sostenuto di non essere venuta a conoscenza di quanto stava accadendo; in quel caso avrebbe condannato prontamente la violenza, ha fatto sapere. “Stavo svolgendo i miei compiti, cioè catalogare gli articoli della Casa Bianca per gli archivi nazionali” ha dichiarato, riferendosi al giorno dell’assalto.
Liz Cheney, deputata repubblicana, si è scagliata contro Trump definendolo indifendibile. “Ha sfruttato il patriottismo dei suoi sostenitori usandolo come un’arma” ha detto.
Alla luce di tutto questo, ora non resta che attendere le prossime udienze che si terranno a partire dal mese di settembre.
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