Taranto, manifestazione ILVA contro i licenziamenti
L’acquisizione da parte di Am - Investco Italy ( la cordata costituita da Arcelor Mittal Marcegaglia) degli stabilimenti siderurgici di Taranto e Genova , potrebbe determinare il licenziamento del personale in esubero , pari a circa quattromila unità. Contro questa ipotesi drammatica è stato indetto nel capoluogo Jonico, lunedì 9 ottobre, uno sciopero di 24 ore dei lavoratori ILVA e di coloro i quali sono occupati nel settore appalto/indotto.
Queste in sintesi le proposte di Am Investco unitamente a quelle del governo :
- 3311 esuberi ( solo per Taranto)
- Azzeramento degli accordi vigenti
- Licenziamento ed assunzioni con il job act ( la qual cosa determinerebbe l’azzeramento dell’anzianità contributiva)
- Azzeramento degli Istituti contrattuali
- Discriminazione tra i lavoratori
- Nessuna prospettiva per i lavoratori degli appalti.
A nulla quindi sono valse le rassicurazioni del Governo, nella persona del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, il quale ha affermato che i lavoratori in esubero saranno impiegati per attività di bonifica dello stabilimento siderurgico.
Lo sciopero continuerà ad oltranza, in attesa di sviluppi derivanti dal tavolo di trattativa tra la proprietà dell’ILVA e i sindacati FIM, FIOM, UILM e USB che tutelano i lavoratori.
Qualora non vi fossero risvolti positivi , saranno programmate ulteriori manifestazioni di protesta, quali cortei, in tutta la città.
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