Tragedia di Ponte Milvio: confermato il decesso a causa di una sola auto

Nella mattinata di oggi i funerali delle due sedicenni

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Nella giornata di ieri, una seconda autopsia ha smentito l’ipotesi avanzata da alcuni testimoni, secondo cui le due sedicenni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, nella notte di domenica scorsa nei pressi di Ponte Milvio, all’altezza dell’incrocio con via Flaminia, sarebbero state investite da più di un auto.

Infatti, le due ragazze sarebbero state entrambe vittime dello stesso incidente causato da Pietro Genovese, figlio ventenne del noto regista Paolo.

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Sui due corpi non sono stati rinvenuti altri segni, se non le fratture alla scatola cranica causate dal violento impatto con una sola auto.

Non vi è altra ricostruzione se non quella operata dagli inquirenti lo scorso lunedì 23 dicembre, con l’accusa allo stesso Pietro Genovese di duplice omicidio stradale ai danni delle due sedicenni, per l’alto tasso alcolemico di 1,4, il triplo rispetto ai valori consentiti dalla legge fino ai ventuno anni, cosa che potrebbe costargli quasi 12 anni di reclusione.

Bisogna aggiungere che allo stesso ragazzo avevano appena riconsegnato la patente, dopo che in passato gli era stata sospesa, per ben due volte, per possesso di hashish.

Le madri delle due ragazze colpite da questa triste vicenda chiedono giustizia tramite i propri legali, e oggi si celebreranno i funerali nella chiesa del Preziosissimo Sangue, sita nella stessa zona dove abitavano le due sedicenni.

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Sono stati tanti i segni di cordoglio per le due ragazze da parte di chi le conosceva e non: biglietti, foto e fiori.

In merito alla vicenda si è espresso anche il capo della polizia Antonio Di Maggio, con questa dichiarazione: “In occasione di queste festività natalizie il mio primo pensiero va alle famiglie colpite da tragici eventi come quelli accaduti in questo fine settimana, in cui hanno perso la vita prematuramente Gaia e Camilla e il giovane Raphael, senza dimenticare tutte le vite spezzate troppo presto. Non mi stancherò mai di ripetere parole che spero non restino vuote, e ricordare di porre la massima attenzione quando ci si mette al volante, di non bere, di rispettare i limiti di velocità e di evitare tutte quelle condotte che possano mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri”.

Francesco Ambrosio

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