UCRAINA, MISSILI RUSSI SU KIEV

Zelensky: "Nessun missile russo ci spezza" - "Forze speciali Nato in Ucraina" -

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cms_26582/ucraina_kiev_deserta_afp.jpgI missili della Russia sono tornati a colpire Kiev. Diverse esplosioni sono state udite stamattina nella capitale ucraina. Il bilancio è di un morto e cinque feriti. Lo ha riferito la polizia nazionale, secondo cui l’attacco ha causato un incendio in un edificio residenziale di nove piani, gli ultimi tre dei quali sono parzialmente crollati. La vittima sarebbe il padre di una bimba di 7 anni che è stata estratta viva dalle macerie.

I missili che hanno colpito il condominio sarebbero stati lanciati dal Mar Caspio. E’ quanto riferisce la Bbc, citando come fonte un portavoce delle forze armate ucraine. Questo "è il primo attacco di questo tipo alla città da settimane, e arriva quando i leader del G7 si incontrano in Germania", scrive Bbc.

Secondo la Guardia nazionale ucraina, almeno 14 missili hanno colpito Kiev.

"Gli attacchi missilistici della Russia contro la città hanno distrutto più di 200 appartamenti" ha reso noto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in un’intervista video ai giornalisti pubblicata da The Guardian e da altri media. "Si tratta probabilmente di una aggressione simbolica, prima del vertice Nato - ha aggiunto il primo cittadino - perché l’ultimo era avvenuto durante la visita del segretario generale delle Nazioni Unite a Kiev".

Un razzo ha colpito il terreno di un asilo, ha detto Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli interni ucraino.

Il ministero della Difesa russo ha sostenuto in una nota che l’obiettivo dell’attacco di questa mattina a Kiev era "una infrastruttura militare", la fabbrica di missili Artyom. Il ministero ha definito "false" le notizie secondo cui sarebbe stata colpita un’area residenziale. Il ministero ricorda che quella fabbrica era già stata obiettivo ad aprile.

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cms_26582/00.jpg"Nessun missile russo, nessun attacco può spezzare lo spirito degli ucraini. E ciascuno dei loro missili è un argomento nei nostri negoziati con i partner". Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelenski, durante il video quotidiano rivolto al popolo ucraino. Zelenski ha sottolineato che le truppe russe sono state "costrette a organizzare uno show missilistico" a causa del protrarsi del conflitto, che va avanti da cinque mesi.

"Questa è una fase della guerra moralmente difficile. Sappiamo che il nemico non ci riuscirà, capiamo che possiamo ancora difendere il nostro stato, ma non siamo in grado di capire quanto durerà. Non capiamo quanti colpi, perdite e sforzi saranno necessari prima di vedere quella vittoria, che è già al nostro orizzonte", ha affermato il leader ucraino.

Per Zelensky bisogna prestare attenzione non solo agli "attacchi missilistici alle città di tutto il Paese", ma anche alla pressione "sull’emotività del nostro popolo". Zelensky ha anche ricordato che parteciperà al vertice del G7 e al vertice della Nato, dove ribadirà che i pacchetti di sanzioni contro la Russia non sono sufficienti e che l’Ucraina ha bisogno di maggiore assistenza militare. L’Ucraina "ha bisogno più di qualsiasi altro posto al mondo" dei "sistemi moderni di cui dispongono i nostri partner", ha affermato.

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cms_26582/ucraina_soldati_4_afp_1-0-2789233853.jpgForze speciali di paesi della Nato operative in Ucraina dopo l’inizio della guerra con la Russia. Il New York Times, in un report basato sulle informazioni fornite da 3 fonti, riferisce che decine di commando - da paesi che comprendono Regno Uniti, Francia, Canada e Lituania - hanno operato all’interno dell’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno ritirato i propri 150 istruttori miliari prima dell’inizio della guerra a febbraio. Secondo il NYT, i reparti di forze speciali provenienti da paesi Nato sono rimasti in Ucraina o sono entrati e usciti dal paese.

I commando, scrive il quotidiano, sarebbero stati impegnati nell’addestramento delle truppe ucraine e avrebbero fornito indicazioni per l’impiego di armi sul campo. Le forze speciali degli Stati Uniti, si legge, hanno creato un ’hub’ della coalizione in Germania per pianificare e coordinare l’assistenza militare alle truppe ucraine. La ’cellula’, per usare la parola utilizzata dal New York Times, si è allargata fino a comprendere 20 nazioni ed è strutturata sul modello già impiegato dagli Usa e dagli alleati Nato in Afghanistan.

(fonte AdnKronos - foto dal web)

Redazione Esteri

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