UNA SFORTUNATA FORTUNA
Pillole di vita
Ciascuna storia merita di essere raccontata con la voce di chi l’ha vissuta.
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo lo scritto di un nostro lettore, Stefano TAUDETTIS, da Roma, che arricchisce questa nostra rubrica "Pillole di Vita", di cui ciascun lettore potrà farsi protagonista raccontando l’aneddoto più significativo della propria vita.
UNA SFORTUNATA FORTUNA
Siamo nel 1993 quando decisi di lasciare la casa dei miei in Abruzzo e di stabilirmi a Roma per continuare gli studi e soprattutto per essere vicino alla mia fidanzata Stefania.Vivevo in subaffitto al Villaggio Olimpico, quello che aveva ospitato le Olimpiadi del 1960, un quartiere bello, pieno di verde e ben collegato con il centro.
Le case, per essere “case popolari”(dopo le Olimpiadi erano state destinate agli impiegati statali) erano davvero belle, i giardini ben curati, gli alberi meravigliosi:ad ogni angolo fontanelle dalle quali sgorgava la buona acqua di Roma e che attiravano l’attenzione dei turisti, dei camperisti e soprattutto dei rom. Tanti erano i loro camper che stazionavano lì, ma nessuno ebbe mai nulla da ridire sul loro conto, tanto meno io e vi racconto…
Villaggio Olimpico: Piazza Grecia
Un giorno, all’uscita del supermercato, l’unico del Villaggio, grande e fornito di tutto, una giovane rom mi si avvicinò: aveva nelle mani una penna biro e mi chiese di comprarla. Le dissi no grazie, no grazie, ma lei insistette mentre mi camminava accanto e, se acceleravo il passo., lei faceva altrettanto
Allora decisi di prendere degli spiccioli dal portamonete , di regalarglieli senza però prendere la penna.
A questo punto lei mi chiese se avessi un pezzetto di carta. Glielo consegnai e lei scrisse quattro numeri: 13 – 33 - 66 - 48.
“Mi raccomando. Giocali al lotto!” disse con forza andando via
Prosegui ridendo il mio cammino..
La sera però non riuscivo a pensare ad altro…e fu così che la mattina dopo, nonostante avessi soltanto diecimila lire in tasca, mi recai al botteghino del Lotto e le giocai tutte.
ricevuta del botteghino del lotto
Era la prima volta della mia vita e, non sapendo affatto le regole del gioco, “sparsi” i miei numeri “su tutte le ruote” e, quando lessi i risultati della estrazione, cominciai ad esultare perché i miei numeri c’erano e c’erano dappertutto. Che fossero usciti quindi era sicuro, anzi sicurissimo!
Corro al botteghino con la mia ricevuta e, stupore, l’impiegato, appena mi vede, si mette letteralmente le mani nei capelli e comincia ad andare avanti e indietro gridando: “ ma non è questo il modo di giocare al lotto! Non si giocano così i numeri! Perché non mi ha chiesto un consiglio?
Avevo vinto un bel milione e mezzo…ma se avessi giocato quei numeri da esperto… non oso pensare ..non oso pensare.. e non oso nemmeno pensare che qualcosa del genere possa capitarmi di nuovo!!!
Corsi al mare , ad Ostia Lido per organizzare con gli amici una grande e indimenticabile Festa!
Stefano TAUDETTIS -ROMA (Lazio)
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