UNGHERIA, ANCORA DOMINIO MERCEDES
Vince Hamilton davanti a Verstappen e Bottas, ma sorgono tanti dubbi sul gap di potenza del motore rispetto alle altre scuderie

Ancora una volta la Mercedes sale sul gradino più alto del podio. La terza prova del mondiale di Formula 1 l’ha vinta il campione iridato Lewis Hamilton. Per lui è lottava vittoria in Ungheria e l’86ma in carriera, a soli 5 gp dal record di Michael Shumaker. C’è mancato poco che la scuderia tedesca, comunque, piazzasse l’ennesima doppietta; ma a rovinare la festa a Toto Wolff ci ha pensato Max Verstappen (Red Bull) protagonista di un’ottima gara su Valtteri Bottas (Mercedes) giunto alle sue spalle con meno di 1’’ di ritardo. Male le Ferrari, entrambe doppiate per tre volte da Hamilton: Vettel gira veloce nella parte centrale della gara, ma sul finale l’usura delle gomme lo rallentano facendolo arrivare solo 6°, mentre Leclerc con l’undicesima posizione, va fuori dalla zona punti. Riguardo al dominio Mercedes, fermo restando la bravura dei piloti, bisogna iniziare a interrogarsi sui perché le monoposto tedesche hanno un motore così potente, rispetto a tutte le altre scuderie (non solo Ferrari).
Girano troppo veloce nelle prove, in qualifica e nei gp. È demerito dei contendenti o tutto merito degli ingegneri e meccanici guidati da Wolff? Vincere un gran premio girando fino a tre giri dal termine (e prima del pit stop per conquistare il fastest lap) con 25’’ di vantaggio sul diretto inseguitore, fa venire dubbi anche la persona più serena e fiduciosa di questo mondo. Facendo un paragone con il ciclismo, mi vien in mente “l’era Armstrong” ai Tour de France, dove l’Uci e i patron della corsa a tappe francese imponevano regole a tutti i team, lasciando il ciclista statunitense vincere indisturbato, surclassando tutti gli altri corridori. Sappiamo poi com’è andata a finire! Spero di sbagliarmi su eventuali irregolarità nella costruzione e assemblaggio delle monoposto Mercedes, ma come qualcuno disse: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.
LA GARA - Gran Premio di Ungheria, si corre a Mogyoród per la terza uscita stagionale sul circuito “Hungaroring” (Lunghezza4 381 m). Ancora una volta le Mercedes vanno forte sia nelle prove sia nelle qualifiche. La griglia di partenza, fino alla decima posizione, vede davanti Hamilton (pole position e giro record della pista a Lewis Hamilton) e Bottas (Mercedes), seguono Stroll e Perez (Racing Point), Vettel e Leclerc (Ferrari), Verstappen (Red Bull), Norris e Sainz (Mc Laren), chiude al decimo posto Gasly (Alpha Tauri).
Pista leggermente bagnata; semafori verde, si parte con Hamilton che tiene la posizione di testa seguito da Stroll; buon spunto per Vettel, ma Verstappen alla prima curva riesce a mettersi davanti al ferrarista. Al 3° giro, i piloti iniziano a chiamare i box per cambiare le gomme: i primi sono Leclerc e Bottas. Dopo i pit stop: Hamilton, Verstappen, Magnussen, Grosjean, Stroll, Leclerc, Bottas, Vettel, Albon e Perez. Dopo 10 giri, Leclerc accusa problemi di aderenza con le gomme rosse e si fa sorpassare da Bottas. Latifi prende 5’’ di penalità per una uscita pericolosa dalla pitlane. Al 15° giro Albon (Red Bull) attacca Leclerc per la 7ma posizione, ma Vettel è incollato alle sue spalle. Nel frattempo Bottas è risalito al 4° posto. Al 18° giro, Albon sorpassa Leclerc che si ritrova appaiato a Vettel. Fatica il monegasco con i pneumatici e cede la posizione al proprio compagno di squadra; alla fine dai box si convincono a farlo rientrare per il cambio delle gomme. Al 27° giro, guida la corsa Hamilton con 13’’ di vantaggio su Verstapen, seguono Stroll, Bottas e Magnussem; ottava posizione per Vettel che ha messo nel mirino Albon. Vettel, con le gomme bianche, al 33° giro gira più veloce di tutti. Al 45° giro, Ricciardo va al pit stop lasciado la quinta posizione a Vettel. Questa la situazione a 20 giri dal termine: Hamilton, Verstappen, Bottas, Stroll, Vettel, Albon, Perez, Ricciardo, Magnussen e Leclerc. Al 61° giro Hamilton domina la gara e Sainz toglie la decima posizione a Leclerc. Vince Hamilton(Mercedes), segue Verstappen (Red Bull), Bottas (Mercedes), Stroll (racing Point), Albon (Red Bull), Vettel (Ferrari), Perez (racing Point), Ricciardo (Renault), Magnussen (Haas) e Sainz (Mc Laren).
La classifica (per le prime dieci posizioni):
Hamilton 63 punti, Bottas 58 pt, Verstappen 33, Norris 26, Perez 22, Albon 22, Leclerc 18, Stroll 18, Sainz 13 e Vettel 9.
I protagonisti
Lewis Hamilton: Noi continuiamo a spingere. Abbiamo gestito la gara alla perfezione. Ringrazio tutti quelli del team che lavorano al dipartimento motori. Questa è una delle mie gare preferite di sempre. Avevamo un grande passo… Lavorerò gara dopo gara.
Max Verstappen: Il primo giro è stato cruciale e dopo abbiamo fatto un buon passo continuando a fare un buon ritmo. È stata una buona macchina e i meccanici hanno lavorato alla perfezione. Sono riuscito a tenere duro e concludere al secondo posto.
Valtteri Bottas: Onestamente è stata abbastanza negativa per me, perché avevo l’obiettivo di vincere. Ma ho perso un sacco di aderenza e ho avuto problemi alla partenza. Con il cambio delle gomme è stato un azzardo che non ha ripagato le scelte.
(Photo courtesy Formula 1.com)
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